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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8564 del 8 aprile 2009
«Nell'ipotesi di nullità di un contratto, la disciplina degli eventuali obblighi restitutori è mutuata da quella dell'indebito oggettivo, con la conseguenza che qualora l" 'accipiens sia in mala fede nel momento in cui percepisce la somma da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4745 del 4 marzo 2005
«Nell'ipotesi d'azione di ripetizione d'indebito oggettivo, ex art. 2033 .c.c., il debito dell' accipiens ; a meno che egli, non sia in mala fede, produce interessi solo a seguito della proposizione di un'apposita domanda giudiziale, non essendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9018 del 26 agosto 1993
«Colui che, avendo pagato per evitare l'esecuzione forzata minacciata in base ad un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo successivamente revocato con sentenza pronunciata in seguito a giudizio di opposizione, chiede la restituzione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1981
«Qualora venga acclarata la mancanza di una causa acquirendi — tanto nel caso di nullità, annullamento, risoluzione o rescissione di un contratto, quanto in quello di qualsiasi altra causa che faccia venir meno un vincolo originariamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 469 del 7 febbraio 1975
«La disciplina delle obbligazioni derivanti, a carico delle parti, dalla declaratoria di nullità di un negozio dalle stesse stipulato va desunta, quanto alle reciproche restituzioni, dai principi propri della ripetizione dell'indebito oggettivo....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2784 del 30 dicembre 1970
«La dichiarazione di invalidità di un contratto che abbia avuto esecuzione, legittima l'azione di ripetizione d'indebito quando si chieda la restituzione della prestazione obiettivamente non dovuta, e non già quando si chieda il corrispettivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24418 del 2 dicembre 2010
«L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16612 del 19 giugno 2008
«In tema di azione di ripetizione, l'indebito oggettivo opera non solo quando l'originaria causa di pagamento sia venuta meno, ma anche quando essa manchi fin dall'origine; ai sensi degli artt. 2033 e 2935 c.c., la prescrizione del diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7651 del 13 aprile 2005
«Qualora con sentenza sia dichiarata la nullità del titolo sulla base del quale è stato effettuato un pagamento, la domanda di restituzione dà luogo a un azione di ripetizione di indebito oggettivo il cui termine di prescrizione inizia a decorrere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5512 del 14 giugno 1996
«Nell'indebito inerente alla consegna di cosa determinata (art. 2037 c.c.) l'impossibilità di restituzione del bene, che trasforma l'obbligazione restitutoria dell' accipiens in obbligazione di versare l'equivalente in denaro, deve essere dedotta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4089 del 30 dicembre 1968
«L'art. 2038 c.c. — a causa del riferimento limitato in esso contenuto ad un oggetto specifico («cosa») — assume il carattere di norma speciale derogativa del principio generale del rimborso dei pagamenti non dovuti stabilito dall'art. 2033 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4005 del 17 dicembre 1968
«L'obbligo di corrispondere gli interessi anche anteriormente alla domanda — qualora sussista l'obbligazione principale di restituire una cosa determinata ricevuta indebitamente in mala fede, la quale sia stata sostituita, stante l'impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13021 del 23 dicembre 1997
«Il diritto del privato al risarcimento del danno patrimoniale conseguenziale ad un atto amministrativo illegittimo, previo annullamento di esso da parte del giudice amministrativo, non postula la prova della colpa della pubblica amministrazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10189 del 28 aprile 2010
«La norma dell'art. 2052 c.c. - in base alla quale chi si serve di un animale è responsabile dei danni dallo stesso cagionati per il tempo in cui lo ha in uso - trova il proprio fondamento nel principio per cui chi fa uso dell'animale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12964 del 16 giugno 2005
«Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l'attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5552 del 9 marzo 2011
«In tema di determinazione del trattamento retributivo spettante al lavoratore subordinato, una volta accertata in giudizio l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato in contrasto con la qualificazione del rapporto come autonoma operata dalle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23129 del 16 novembre 2010
«Nelle società di persone è configurabile un rapporto di lavoro subordinato tra la società e uno dei soci purché ricorrano due condizioni: a) che la prestazione non integri un conferimento previsto dal contratto sociale; b) che il socio presti la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23933 del 25 novembre 2010
«Il "comando" o "distacco" di un lavoratore disposto dal datore di lavoro presso altro soggetto, destinatario delle prestazioni lavorative, è configurabile quando sussista oltre all'interesse del datore di lavoro a che il lavoratore presti la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14458 del 7 novembre 2000
«Il «comando» o «distacco» di un lavoratore disposto dal datore di lavoro presso altro soggetto, destinatario delle prestazioni lavorative, è configurabile quando sussiste l'interesse del datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6446 del 8 luglio 1994
«Il lavoratore turnista che presti la propria opera per sette o più giorni consecutivi, pur godendo complessivamente di riposi in ragione di uno per settimana, ha diritto, oltre che ad un compenso per la penosità del lavoro domenicale, ad un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13860 del 19 ottobre 2000
«Dal mancato godimento delle ferie deriva — una volta divenuto impossibile per l'imprenditore, anche senza sua colpa, adempiere l'obbligazione di consentire la loro fruizione — il diritto del lavoratore al pagamento dell'indennità sostitutiva, che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10193 del 12 luglio 2002
«Si ha trasferimento di azienda - anche in base alla nozione indicata dalla giurisprudenza comunitaria e dalla Direttiva CE n. 50 del 1998 - ogni volta che venga ceduto un insieme di elementi costituenti un complesso organico e funzionalmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2521 del 6 marzo 1998
«Il trasferimento d'azienda — in qualunque forma realizzato e quindi anche, indirettamente, attraverso la restituzione dei beni aziendali dall'imprenditore affittuario al proprietario e la cessione in affitto da questo ad altro datore di lavoro —...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14680 del 29 dicembre 1999
«In caso di prescrizione del credito dell'Inps nei confronti del datore di lavoro per contributi previdenziali e di successiva costituzione di rendita vitalizia a norma dell'art. 13 L. n. 1338 del 1962 con versamento della relativa riserva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5611 del 18 maggio 1991
«Il carattere dell'intangibilità della retribuzione, inderogabilmente sancito dall'art. 2099 c.c. ed accentuato, con riguardo alla retribuzione corrisposta sotto forma di contributi a fondi aziendali, dall'art. 2117 dello stesso codice, il quale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5943 del 23 aprile 2002
«Per stabilire se sussiste la giusta causa di licenziamento e se è stata rispettata la regola codicistica della proporzionalità della sanzione occorre accertare in concreto se —, in relazione alla qualità del singolo rapporto intercorso tra le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4935 del 1 aprile 2003
«L'art. 102 bis disp. att. c.p.p., nel prevedere che chi sia stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere ovvero a quella degli arresti domiciliari ha diritto ad essere reintegrato nel posto di lavoro qualora venga pronunciata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12193 del 28 dicembre 1990
«Il rapporto associativo che lega gli iscritti a fondi di previdenza costituiti ai sensi dell'art. 2123, secondo comma, c.c., essendo accessorio al rapporto di lavoro, non può sopravvivere all'estinzione di quest'ultimo, accompagnata, secondo i...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 15333 del 12 luglio 2011
«L'allevamento di cavalli da polo non rientra nell'esercizio normale dell'agricoltura ai sensi dell'art. 2135 cod. civ. e, per la sua autonomia rispetto allo sfruttamento del terreno, non presenta alcun collegamento con l'utilizzazione del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9079 del 5 luglio 2001
«L'incaricato delle vendite cui nell'organizzazione dell'impresa sia attribuita unicamente la mansione di raccogliere le proposte e di trasmetterle all'imprenditore affinché ne valuti la convenienza ed eventualmente le accetti, non può accettarle...»