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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1138 del 8 maggio 2000
«Dopo che la misura cautelare personale sia divenuta inefficace per motivi di forma, se il giudice intende reiterare il provvedimento sulla base degli stessi presupposti, deve, preventivamente, procedere a nuovo interrogatorio dell'imputato, stante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 146 del 28 febbraio 1992
«La misura cautelare della custodia in carcere, divenuta inefficace per omesso interrogatorio della persona sottoposta alle indagini nel termine previsto dall'art. 294 c.p.p., può essere nuovamente adottata, su richiesta del pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34119 del 18 settembre 2001
«...che dispone il giudizio e la sentenza di condanna di primo grado, non contempla un'ipotesi di proroga di quei termini, ma solo un loro incremento, destinato, come tale, ad operare ex lege, indipendentemente da una richiesta del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34120 del 18 settembre 2001
«In tema di durata massima della custodia cautelare, allorché si versi nell'ipotesi prevista dall'art. 303, comma 1, lett. d), c.p.p. (termini riferibili al giudizio di cassazione), per impugnazione proposta esclusivamente dal pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 375 del 13 gennaio 1998
«Il giudice procedente che ritenga doversi disporre la cessazione della custodia cautelare per intervenuto decorso dei relativi termini non è tenuto ad acquisire preventivamente il parere del pubblico ministero, mancando nel vigente codice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3525 del 23 marzo 1994
«...locuzione «per altra causa» è compresa anche l'ipotesi che il procedimento regredisca dalla fase del giudizio dinanzi al tribunale a quella degli atti preliminari dinanzi al Gip, non escluse le indagini di competenza del pubblico ministero).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4597 del 5 maggio 1993
«...a quella degli atti preliminari dinanzi al Gip, da cui non sono escluse le indagini di competenza del pubblico ministero, posto che il termine di durata massima della custodia cautelare è fatto decorrere dall'inizio della custodia della misura.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4581 del 30 maggio 1997
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 303 c.p.p., secondo la quale nei casi in cui il procedimento regredisca ad una fase o a un grado di giudizio diversi i termini della custodia cautelare decorrono ex novo, pur avendo riguardo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37839 del 15 ottobre 2007
«È legittimo il provvedimento di revoca dell'ordinanza di scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare, adottato dal giudice su richiesta del pubblico ministero prima della proposizione di qualsiasi impugnazione, in ragione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29059 del 18 luglio 2001
«Qualora, nel corso delle indagini preliminari, il giudice disponga la trasmissine degli atti al pubblico ministero presso altro giudice, ritenuto competente, si dà luogo ad una situazione inquadrabile nelle previsioni di cui all'art. 303, comma 2,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1246 del 6 giugno 1997
«Ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare nella fase delle indagini preliminari, allorquando il pubblico ministero, nell'esercitare l'azione penale con la richiesta di rinvio a giudizio, muta l'originaria...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 11 ottobre 2000
«Ai fini del computo del termine massimo di custodia cautelare nella fase del giudizio non può tenersi conto delle nuove contestazioni effettuate dal pubblico ministero, dovendosi fare riferimento esclusivamente all'imputazione formulata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 508 del 11 giugno 1998
«In tema di riesame delle misure cautelari la mancata trasmissione, da parte del pubblico ministero, di atti sopravvenuti favorevoli all'indagato non determina una nullità incidente sul procedimento di riesame, neppure sotto il profilo della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5276 del 8 febbraio 2002
«La richiesta del pubblico ministero volta ad ottenere il ripristino della custodia cautelare in carcere ex art. 307, comma 2, c.p.p., può limitarsi a fare riferimento alla sentenza di condanna — che ne costituisce il presupposto indefettibile — ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 460 del 18 febbraio 1999
«A fronte di una generica richiesta di applicazione di custodia cautelare, avanzata dal pubblico ministero nel corso del giudizio di primo grado nei confronti di soggetto già detenuto, in vista di una sua eventuale scarcerazione, il giudice, nel...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 172 del 20 febbraio 1997
«...c.p.p., in assenza della richiesta del pubblico ministero, la cui sussistenza non può ritenersi implicita nel parere del P.M. contrario all'accoglimento dell'istanza di scarcerazione e privo di richieste in ordine ad eventuali misure alternative.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1011 del 25 maggio 2000
«...si deduceva la perdita di efficacia della misura per avere il pubblico ministero trasmesso gli atti al tribunale del riesame — in un procedimento di impugnazione svoltosi nel giugno del 1994 — oltre cinque giorni dal deposito della richiesta).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1415 del 23 settembre 2000
«In materia di misure cautelari, nell'ipotesi in cui, a seguito di appello del pubblico ministero avverso il diniego di adozione della misura da parte del giudice per le indagini preliminari, il provvedimento restrittivo venga adottato dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51 del 4 marzo 2000
«...sussistenti anche le esigenze cautelari di cui all'art. 274, lett. c) c.p.p., diverse da quelle — previste dalla lett. b) dello stesso articolo — ritenute nell'ordinanza applicativa della misura e prospettate dal pubblico ministero al giudice).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1633 del 2 luglio 1993
«...309, nono comma, c.p.p., possono essere successive non solo a quelle sulla cui base è stata fondata la richiesta della misura cautelare da parte del pubblico ministero, ma anche al provvedimento che l'ha disposta ed alla stessa istanza di riesame.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 16 febbraio 1995
«Ne consegue, in virtù del principio di tassatività sul quale è basato il sistema delle impugnazioni, che il provvedimento con il quale il tribunale del riesame, in via interlocutoria, rigetti l'eccezione di inammissibilità dell'istanza di riesame...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38775 del 19 novembre 2002
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, in violazione di quanto previsto dall'art. 309, comma 5, c.p.p., di taluno fra gli atti a suo tempo presentati dal pubblico ministero al giudice, ai sensi dell'art. 291 c.p.p. comporta, quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1905 del 16 giugno 1999
«L'art. 309, ottavo comma, c.p.p., nello stabilire che l'avviso della data fissata per l'udienza è comunicato al pubblico ministero e notificato all'imputato e al suo difensore almeno tre giorni prima, prevede un termine dilatorio entro il quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2829 del 1 agosto 2000
«Il c.d. giudicato cautelare si forma sul materiale probatorio esaminato originariamente dal giudice che ha emesso il provvedimento coercitivo e trasmesso al tribunale del riesame a norma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p., ma non sugli atti...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37695 del 8 novembre 2002
«...cui all'art. 268, comma 3, c.p.p., che il pubblico ministero attesti la indisponibilità degli impianti installati presso la procura della Repubblica e l'urgenza ontologicamente correlata alla sequenza delle indagini e delle stesse intercettazioni.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3443 del 22 dicembre 1998
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame dei decreti di autorizzazione all'effettuazione di intercettazione di comunicazioni, pur non dando luogo a perdita di efficacia della misura cautelare, ai sensi dell'art. 309, commi 5 e 10,c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3310 del 21 novembre 1996
«Avendo l'art. 16 della legge 8 agosto 1995, n. 332 trasformato da «meramente ordinatorio» a «perentorio» il termine previsto per la trasmissione degli atti da parte del pubblico ministero (art. 309, commi quinto e decimo c.p.p.) — i decreti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1887 del 25 agosto 1993
«La trasformazione del rito da immediato ad abbreviato, poi, è consentita a norma dell'art. 458, primo comma c.p.p., a condizione che l'imputato depositi la relativa richiesta, a pena di decadenza, nella cancelleria del giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38653 del 18 novembre 2002
«Non dà luogo a perdita di efficacia della misura cautelare, ai sensi dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., la mancata trasmissione al tribunale del riesame, da parte del pubblico ministero, del fascicolo degli atti investigativi compiuti dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 454 del 29 marzo 2000
«...atti al tribunale del riesame da parte del pubblico ministero; e la S.C. ha ritenuto che tale deduzione non possa ritenersi equivalente a quella dell'inosservanza del termine di cinque giorni per la trasmissione degli atti allo stesso tribunale).»