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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1994
«Allorquando venga proposto, ai sensi dell'art. 311, comma secondo, c.p.p., ricorso diretto per cassazione avverso ordinanze che dispongono misure cautelari, è proponibile la censura prospettata sulla base dell'asserita violazione, da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 231 del 27 febbraio 1996
«In tema di competenza per materia all'adozione di provvedimenti cautelari in fase di indagini preliminari, posto che in tale fase non può parlarsi propriamente di «reati» ma solo di fluide «ipotesi di reato», non può escludersi la competenza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1925 del 10 maggio 1995
«L'incompetenza del giudice che ha disposto la misura cautelare è sindacabile in sede di impugnazione della misura stessa e nessuna preclusione sussiste, nel procedimento de libertate, al riconoscimento dell'incompetenza del Gip del tribunale non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1655 del 28 aprile 1995
«Anche nell'ambito del procedimento de libertate è possibile sollevare la questione di competenza del giudice. Invero, ciascun giudice, nell'assumere un provvedimento, è sempre obbligato al rispetto della propria competenza e su tale sua...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19 del 12 dicembre 1994
«Allorché la misura cautelare della custodia in carcere sia stata sostituita con gli arresti domiciliari in forza di norma di legge sopravvenuta, al ripristino di essa, seguito alla caducazione di tale norma, non si applica il disposto dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 14 dicembre 1995
«Ai fini della configurabilità, sul piano soggettivo, del concorso esterno nel delitto associativo non si richiede, in capo al concorrente, il dolo specifico proprio del partecipe, dolo che consiste nella consapevolezza di far parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30172 del 17 luglio 2003
«L'irretrattabilità del c.d. foro commissorio stabilita dall'art. 627 c.p.p., secondo il quale nel giudizio di rinvio non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento pronunciata dalla Corte di cassazione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena, una volta concesso, non può essere revocato, salvo che ne vengano meno i presupposti, né è rinunciabile non rientrando nel potere dispositivo del condannato, né può formare oggetto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20512 del 8 maggio 2003
«L'azione penale una volta esercitata è irretrattabile anche da parte del pubblico ministero presso il giudice investito di competenza ex art. 22, terzo comma, c.p.p.; la trasmissione degli atti a seguito della ritenuta incompetenza territoriale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2108 del 8 maggio 1998
«È abnorme il provvedimento emesso in forma di sentenza con il quale il giudice per le indagini preliminari, a fronte di richiesta di archiviazione per un certo fatto addebitato ad un determinato soggetto, ritenuta la configurabilità di altra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1981 del 18 aprile 1998
«Atteso il fondamentale principio secondo cui non può darsi pronuncia di sentenza se non quando vi sia stato esercizio dell'azione penale in una delle forme previste dalla legge, deve qualificarsi come abnorme il provvedimento adottato in forma di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4386 del 21 gennaio 1995
«Il provvedimento col quale il Gip dichiara la propria incompetenza funzionale in tema di indagini preliminari relative a reati ministeriali nei confronti dei soggetti qualificati (ministri) ovvero dei concorrenti cosiddetti «laici», non è...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 1802 del 10 settembre 1993
«Nel sistema del vigente codice di procedura penale, il difensore d'ufficio, una volta incaricato, non perde detta sua qualità sol perché, ai sensi dell'art. 97 comma 4 c.p.p., nei casi ivi previsti, gli venga designato un sostituto, anche quando,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4121 del 26 gennaio 1993
«Provvedimento abnorme è quello che si concreta in una pronuncia che per la sua stranezza e la singolarità del contenuto si pone al di fuori delle norme e dell'intero ordinamento processuale, così da rendere indispensabile il rimedio del ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4120 del 21 gennaio 1993
«Provvedimento abnorme è quello che si concreta in una pronuncia che, per la stranezza e la singolarità del suo contenuto, si pone al di fuori delle norme e dell'intero ordinamento processuale, così da rendere indispensabile il rimedio del ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1509 del 16 ottobre 1992
«Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari con il quale venga decisa la questione relativa alla costituzione delle parti o alla competenza territoriale non è impugnabile, non essendovi previsione al riguardo. Essa rientra nei poteri...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1938 del 9 ottobre 1998
«Il principio secondo il quale l'ordinanza ammissiva di incidente probatorio non ha carattere decisorio ma strumentale e non è pertanto soggetta ad alcuna forma di gravame, si estende anche alla pronuncia con la quale il giudice dichiari, a seguito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4705 del 25 novembre 1996
«Quando, a seguito del proscioglimento all'udienza preliminare per una parte delle contestazioni mosse, i reati per i quali deve essere disposto il rinvio a giudizio sono di competenza di un giudice inferiore, il Gip presso il tribunale deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1164 del 4 maggio 1993
«In materia di procedimenti incidentali riguardanti l'applicazione e l'efficacia di misure cautelari, la risoluzione, in sede di legittimità, della questione relativa alla competenza del giudice che ha imposto la misura non è concludente, giacché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 781 del 27 agosto 1991
«Il giudice che emetta un provvedimento di custodia cautelare deve procedere all'interrogatorio ancorché per gli stessi fatti altro giudice lo abbia effettuato a seguito di propria ordinanza di custodia. Infatti, l'interrogatorio, quando è condotto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10947 del 16 marzo 2011
«Non è abnorme e non è, pertanto, ricorribile per cassazione l'ordinanza dettata a verbale con la quale il giudice di pace trasmetta gli atti al P.M. dichiarando la propria incompetenza per materia, trattandosi di provvedimento che riveste,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4125 del 5 ottobre 1998
«È legittimo e non abnorme il provvedimento con il quale il giudice, investito della cognizione del processo con sentenza dichiarativa d'incompetenza per territorio, trasmette gli atti al pubblico ministero competente, a seguito della sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1787 del 8 aprile 1998
«Qualora, esercitata l'azione penale, il giudice innanzi al quale sia stato incardinato il giudizio dichiari la propria incompetenza territoriale, deve considerarsi preclusa al pubblico ministero presso il giudice competente, al quale gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2253 del 31 maggio 1995
«Poiché, ai fini della validità degli atti e provvedimenti del giudice, occorre aver riguardo alla loro sostanza ed agli effetti che essi sono idonei a produrre, in linea con la funzione pratica ad essi assegnata, esplicitamente o implicitamente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12317 del 25 febbraio 2004
«Deve considerarsi abnorme la decisione con la quale il tribunale in composizione monocratica, a seguito di contestazione modificativa (per fatto diverso) effettuata in udienza dal pubblico ministero, dichiara la propria incompetenza per materia e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4367 del 14 agosto 1996
«In considerazione del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, è inammissibile il ricorso avverso la sentenza con la quale il giudice di primo grado, ai sensi dell'art. 23, comma 1, c.p.p., abbia dichiarato la propria incompetenza per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2076 del 18 gennaio 2010
«Il giudice dell'impugnazione cautelare "de libertate", che rilevi l'incompetenza territoriale del giudice che ha emesso il provvedimento, deve estendere il suo controllo anche alle ragioni di urgenza che legittimano l'intervento cautelare del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12944 del 20 marzo 2003
«L'eccezione di incompetenza per territorio del giudice che ha adottato una misura cautelare può essere dedotta anche in sede di riesame, con l'effetto che l'incompetenza dichiarata dal giudice dell'impugnazione rende provvisoria l'efficacia del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1018 del 6 maggio 1999
«Nel caso in cui l'udienza di convalida dell'arresto o del fermo sia tenuta da un giudice incompetente ratione loci, ai sensi dell'art. 390, primo comma, c.p.p., non solo l'eventuale ordinanza di convalida costituisce un provvedimento nullo, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3653 del 16 giugno 1992
«In tema di provvedimenti cautelari, l'art. 27 c.p.p. attiene ai concetti di competenza per materia e per territorio; ma nell'incompetenza per materia vanno ricompresi tutti i casi in cui il giudice non può conoscere dell'affare per ragioni diverse...»