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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1948 del 25 maggio 1996
«Il principio del favor rei stabilito dall'art. 2 c.p. comporta che, in caso di depenalizzazione con la trasformazione del reato in illecito amministrativo con la previsione dell'obbligo di trasmissione degli atti all'autorità competente, debba in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25510 del 12 giugno 2003
«La tutela del regolare esercizio dell'attività di controllo è ora affidata ad una nuova disposizione, quella contenuta nell'art. 2625 c.c., che ha depenalizzato, in parte, l'illecito previsto dal vecchio art. 2623 c.c. (nel caso in cui non vi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4334 del 1 febbraio 2012
«Il giudice dell'esecuzione è tenuto a dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato anche quando quest'ultimo sia stato trasformato in illecito amministrativo dopo l'intervento di una causa estintiva, in quanto, in applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4968 del 7 settembre 2000
«...edilizie in contrasto con la disciplina urbanistica locale, in relazione alla quale si trattava di stabilire se tale condotta rientrasse nella nuova definizione dell'illecito come fatto compiuto «in violazione di norme di legge o di regolamento»).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1243 del 4 marzo 1981
«In tema di azione risarcitoria per fatto illecito, proposta nei confronti di due convenuti in forza di un dedotto vincolo di solidarietà, ed accolta dal primo giudice nei confronti di uno solo dei medesimi, l'appello principale del soccombente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3267 del 12 febbraio 2008
«Ove un'opera cinematografica abbia arrecato ad un terzo un danno illecito, tutti i soggetti che, ai sensi dell'art. 44 della legge 22 aprile 1941, n. 633, vanno considerati coautori di detta opera, sono solidalmente tenuti al risarcimento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4299 del 29 aprile 1999
«Poiché la violazione dei doveri di cui agli artt. 1337 e 1338 c.c. dà luogo a responsabilità extracontrattuale, il conseguente debito del responsabile deve ritenersi di valore e non di valuta, comporta la maturazione di interessi dal fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4591 del 22 febbraio 2008
«...primo grado aveva avuto ad oggetto la normale responsabilità per fatto illecito (ai sensi dell'art. 2043 c.c.) solo nel caso in cui essa implichi l'accertamento di fatti in tutto o in parte diversi da quelli allegati e provati nel primo giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3803 del 25 febbraio 2004
«Nel giudizio avente ad oggetto l'accertamento della responsabilità del danno da fatto illecito imputabile a più persone (nel caso di specie, incidente stradale), il giudice di merito adito dal danneggiato può e deve pronunciarsi sulla graduazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4382 del 19 aprile 1995
«Il potere-dovere del giudice d'appello, che sia chiamato a pronunciarsi sulla liquidazione del danno da illecito (contrattuale od extracontrattuale), di tenere conto dell'ulteriore svalutazione verificatasi dopo la sentenza di primo grado, senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6999 del 24 giugno 1993
«...dai creditori iscritti a seguito del provvedimento di vendita o di assegnazione emesso illegittimamente, giacché la mancata notifica dell'avviso, costituendo violazione di un obbligo imposto da una norma giuridica, concreta un fatto illecito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9394 del 11 giugno 2003
«...dai creditori iscritti a seguito del provvedimento di vendita o di assegnazione emesso illegittimamente, giacché la mancata notifica dell'avviso, costituendo violazione di un obbligo imposto da una norma giuridica, concreta un fatto illecito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4000 del 23 febbraio 2006
«...seguito del provvedimento di vendita o di assegnazione emesso illegittimamente, giacchè la mancata notifica dell'avviso, costituendo violazione di un obbligo imposto da una norma giuridica, concreta un'ipotesi di fatto illecito extracontrattuale.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1963 del 21 gennaio 2011
«La condotta di chi circola abusivamente con il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo, ai sensi dell'art. 213 c.s., integra esclusivamente l'illecito amministrativo previsto dal quarto comma dello stesso articolo e non anche il delitto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28615 del 29 luglio 2005
«Nei reati colposi conseguenti a incidenti stradali è esclusa la responsabilità del conducente quando il fatto illecito altrui, ed in particolare della vittima, configuri per le sue caratteristiche una vera causa eccezionale, atipica e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36055 del 8 settembre 2004
«In tema di disciplina igienica dei prodotti destinati all'alimentazione, sulla base della disposizione di cui all'art. 5, comma primo lett. b) della legge 30 aprile 1962, n. 283, chiunque detiene per la somministrazione un prodotto non conforme...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1951 del 21 febbraio 2000
«In tema di c.d. «illecito sportivo» l'autore dell'evento lesivo che sia stato rispettoso delle regole del gioco, del dovere di lealtà nei confronti dell'avversario e dell'integrità fisica di costui non sarà perseguibile penalmente in quanto non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11526 del 12 novembre 1987
«Colui che sfida o accetta la sfida, per risolvere la contesa o dar sfogo al proprio risentimento, versa consapevolmente nell'illecito e da tale suo stato non può invocare, non solo la legittima difesa e l'eccesso colposo, ma neppure l'attenuante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16260 del 7 aprile 2003
«L'imputabilità, quale capacità di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volontà del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi, sebbene la prima, quale componente naturalistica della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3596 del 10 dicembre 1971
«È bensì vero che, quando sia intervenuta l'estinzione del reato, il giudice civile ha il potere-dovere di sostituirsi al giudice penale per accertare, con piena libertà di apprezzamento, se nel fatto lesivo, già costituente reato, ricorrano gli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11344 del 10 maggio 1993
«Una volta accertato il carattere penalmente illecito di un determinato organismo associativo, la spendita di una qualsiasi attività in favore di esso, con il beneplacito di coloro che nel medesimo organismo operano già a livello dirigenziale, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40688 del 17 ottobre 2012
«...del contributo in questione. (Nella specie, la Corte ha precisato che resta assorbito in quello di cui all'art. 316 ter c.p. anche nell'ipotesi in cui il fatto integri l'illecito amministrativo di cui all'art. 316 ter, comma secondo, c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11145 del 24 marzo 2010
«...quale, ai sensi dell'art. 316 ter, comma secondo, c.p., il fatto degrada a mero illecito amministrativo, occorre tener conto della complessiva somma indebitamente percepita dal beneficiario, e non di quella allo stesso mensilmente corrisposta.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26998 del 20 giugno 2003
«In tema di delitti contro la pubblica amministrazione, l'attenuante della particolare tenuità prevista dall'art. 323 bis c.p. concerne il fatto illecito in tutti i suoi profili, compreso quello psicologico, e possono di conseguenza rilevare anche...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9642 del 6 novembre 1996
«Il danno non patrimoniale — quale sofferenza patita in conseguenza di un fatto illecito incidente sulla sfera psichica e morale della persona — si realizza nel momento stesso in cui si verifica l'evento dannoso; pertanto è con riferimento a tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1479 del 18 febbraio 1997
«In base al terzo comma dell'art. 2947 c.c., il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, che sia considerato dalla legge come reato, si prescrive nello stesso termine di prescrizione del reato se quest'ultimo si prescrive in un termine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1031 del 14 gennaio 2003
«In tema di obbligazioni nascenti dal reato, la morte di una persona causata dall'altrui fatto illecito non fa acquistare al defunto - e quindi agli eredi - né il diritto al risarcimento del danno biologico né quello al risarcimento del danno per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2203 del 26 gennaio 2001
«L'art. 1 bis del D.L.vo 22 gennaio 1948, n. 66, introdotto dall'art. 17 del D.L.vo n. 507 del 1999, nel prevedere come illecito amministrativo, «se il fatto non costituisce reato», la condotta di chi, «al fine di impedire od ostacolare la libera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1823 del 16 febbraio 2000
«In tema di reato di frode di pubbliche forniture, l'espressione «Commette frode», contenuta nell'art. 356 c.p., non allude necessariamente a un comportamento subdolo o artificioso, ma si riferisce a ogni violazione contrattuale, a prescindere dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51780 del 27 dicembre 2013
«Nel reato di omissione di referto, l'obbligo di riferire si configura per la semplice possibilità che il fatto presenti i caratteri di un delitto perseguibile di ufficio, secondo un giudizio riferito al momento della prestazione sanitaria in...»