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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5428 del 9 maggio 1992
«Non può essere riconosciuta l'attenuante del motivo di particolare valore morale o sociale a chi uccida il coniuge venuto meno all'obbligo di fedeltà, non essendo l'omicidio del coniuge un atto idoneo a reintegrare l'ordine familiare turbato, ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12558 del 16 marzo 2004
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante della provocazione occorrono: a) lo «stato d'ira» costituito da una situazione psicologica caratterizzata da un impulso emotivo incontenibile, che determina la perdita dei poteri di autocontrollo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12307 del 29 novembre 2000
«Non vi è compatibilità tra l'attenuante della provocazione e un reato a condotta abituale, quale quello di maltrattamenti in famiglia previsto dall'art. 572 c.p., contrassegnato costitutivamente da una serie di comportamenti antigiuridici di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 708 del 26 gennaio 1993
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante della provocazione, lo stato d'ira non è incompatibile con la preordinazione del reato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6068 del 10 febbraio 2015
«Integra il delitto di esercizio arbitrario continuato delle proprie ragioni, e non quello di maltrattamenti in famiglia, la condotta intimidatrice reiteratamente posta in essere in danno di familiari conviventi allo scopo di recuperare somme di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2186 del 20 aprile 2000
«È ravvisabile la costituzione in associazioni per delinquere di due famiglie, intese come tali per parentela, affinità, amicizia, legami clientelari dei membri, le quali conducano per tempo indeterminato una faida sanguinaria, l'una contro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7162 del 15 giugno 1998
«In tema di connotati distintivi dell'associazione per delinquere rispetto al reato meramente concorsuale, il fatto che una pluralità di fatti delittuosi siano stati commessi da appartenenti allo stesso gruppo familiare non comporta di per sè...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44086 del 23 ottobre 2014
«In tema di reati contro la famiglia, il delitto previsto dall'art. 12 sexies della legge 1° dicembre 1970, n. 898, si configura per il semplice inadempimento dell'obbligo di corresponsione dell'assegno nella misura disposta dal giudice in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44090 del 23 ottobre 2014
«E configurabile lo stato di quasi flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia purché: a) il singolo episodio lesivo risulti non isolato ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti o in altro modo lesivi; b) l'episodio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13088 del 20 marzo 2014
«Le pratiche vessatorie realizzate ai danni di un lavoratore dipendente al fine di determinare l'emarginazione (cd. mobbing), anche dopo le modifiche apportate dalla legge n. 172 del 2012, possano integrare il delitto di maltrattamenti in famiglia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10994 del 8 marzo 2013
«I reati di maltrattamenti in famiglia e di abbandono di persone minori o incapaci possono concorrere in quanto le relative fattispecie incriminatrici sono poste a tutela di beni diversi ed integrate da condotte differenti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34432 del 12 settembre 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, ricorre l'esimente del diritto di critica giudiziaria allorché sussista il requisito della verità del fatto riferito e criticato, l'interesse pubblico alla notizia e la continenza espressiva. (In...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44516 del 28 novembre 2008
«Non integra il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù la condotta posta in essere da chi pratichi l'accattonaggio per alcune ore del giorno facendosi aiutare dal figlio minore, e ciò per l'assenza di una condizione di integrale...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15973 del 11 luglio 2014
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, eseguita mediante consegna dell'atto a persona di famiglia che conviva, anche temporaneamente, con il destinatario, il rapporto di convivenza, almeno provvisorio, può essere presunto sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7072 del 24 marzo 2010
«È nulla la sentenza emessa dal giudice prima della scadenza dei termini dal medesimo fissati ai sensi dell'articolo 190 c.p.c. per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica, risultando in tal modo impedito ai difensori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20928 del 16 ottobre 2015
«L'eccezione relativa alla titolarità del rapporto sostanziale controverso attiene al merito della controversia ed è soggetta alle preclusioni di legge previste per ciascun grado di giudizio dal codice di rito, sicché la sua riproposizione, ove sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21257 del 26 maggio 2014
«La Corte di appello, qualora riqualifica un fatto giudicato dal tribunale, riconducendo lo stesso ad una fattispecie di reato di competenza del giudice di pace, può decidere nel merito l'impugnazione ex art. 24, comma secondo, c.p.p. senza dover...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4876 del 2 febbraio 2015
«In tema di disciplina degli arresti domiciliari, la condizione di assoluta indigenza dell'imputato, cui la legge subordina l'autorizzazione ad allontanarsi dal luogo di arresto per esercitare un'attività lavorativa, non può essere automaticamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21900 del 28 maggio 2014
«È configurabile lo stato di quasi flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia purché: a) il singolo episodio lesivo risulti non isolato ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti o in altro modo lesivi; b) l'episodio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1724 del 29 gennaio 2015
«In tema di fallimento, poiché la disposizione di cui all'art. 44, secondo comma, legge fall. deve essere coordinata con quelle contenute negli artt. 42, secondo comma, e 46, primo comma, n. 1, della stessa legge, il pagamento ricevuto dal fallito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49642 del 28 dicembre 2009
«Integra il concorso dell'"extraneus" nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, il soggetto che agevoli il titolare della società fallenda nella costituzione di una società di cui assuma l'amministrazione e con cui la prima stipuli un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36118 del 9 settembre 2004
«In tema di bancarotta fraudolenta, il previo concerto di tutti i soci, illimitatamente e personalmente responsabili delle obbligazioni sociali, in ordine all'alienazione di beni ad uno di essi appartenenti ben può essere desunto dall'attivo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38244 del 28 settembre 2004
«Ai fini della configurabilità del reato di bancarotta postfallimentare, spetta al prudente apprezzamento del giudice penale fissare la quota dei proventi necessari al mantenimento del fallito o della sua famiglia, che non deve essere conferita al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7487 del 27 marzo 2007
«In tema di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, nel giudizio promosso dal danneggiato nei confronti dell'assicuratore ai sensi dell'articolo 18 della legge 24 dicembre 1969 n. 990 — ratione temporisapplicabile —...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26767 del 22 dicembre 2016
«In tema di disconoscimento di paternità, il quadro normativo (artt. 30 Cost., 24, comma 2, della Carta dei diritti fondamentali della UE, e 244 c.c.) e giurisprudenziale attuale non comporta la prevalenza del “favor veritatis” sul “favor minoris”,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19599 del 30 settembre 2016
«È riconoscibile in Italia un atto di nascita straniero, validamente formato, dal quale risulti che il nato è figlio di due donne (una che l'ha partorito e l'altra che ha donato l'ovulo), atteso che non esiste, a livello di principi costituzionali...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14175 del 12 luglio 2016
«In materia di separazione personale dei coniugi, la formazione di una nuova famiglia e la nascita di figli dal nuovo partner, pur non determinando automaticamente una riduzione degli oneri di mantenimento dei figli nati dalla precedente unione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2949 del 16 febbraio 2016
«Ai fini della costituzione della servitù di presa d'acqua per destinazione del padre di famiglia occorre che l'originario unico proprietario abbia impresso un'oggettiva situazione di subordinazione o servizio tra i fondi, mediante collocazione nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1266 del 25 gennaio 2016
«Le unioni di fatto, quali formazioni sociali rilevanti ex art. 2 Cost., sono caratterizzate da doveri di natura morale e sociale, di ciascun convivente nei confronti dell'altro, che si esprimono anche nei rapporti di natura patrimoniale e si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10402 del 20 maggio 2016
«La responsabilità del proprietario, o di chi si serve di un animale, di cui all'art. 2052 c.c., si fonda non su un comportamento o un'attività - commissiva od omissiva - ma su una relazione intercorrente tra i predetti e l'animale, il cui limite...»