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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 27 gennaio 2009
«Non sussiste il vizio di "extrapetizione" (art. 112 c.p.c.) se il giudice dell' opposizione a decreto ingiuntivo - giudizio di cognizione proposto non solo per accertare l'esistenza delle condizioni per l'emissione dell' ingiunzione, ma anche per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9507 del 27 settembre 1997
«La disposizione dell'art. 113 c.p.p., relativa alla «ricostituzione di atti» — applicabile per analogia al rito civile, nel quale mancano specifiche norme che disciplinino la materia — prevede l'emissione di un provvedimento di natura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12969 del 13 luglio 2004
«Il nuovo testo dell'art. 111 Cost., novellato dalla legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2, non impone alcuna interpretazione correttiva della disciplina del reclamo fallimentare tale da richiedere, in nome del principio di imparzialità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4551 del 21 agosto 1997
«Perché si abbia un conflitto di competenza, occorre la coesistenza di volontà contrastanti di due o più giudici di prendere o ricusare la cognizione del medesimo fatto-reato nei confronti della stessa persona, con conseguente paralisi dell'iter...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14316 del 8 giugno 2002
«La causa di incompatibilità prevista dall'art. 34, comma 2, bis c.p.p., nei confronti del giudice il quale, nel medesimo procedimento, abbia esercitato funzioni di giudice per le indagini preliminari, non è configurabile quando — successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26414 del 11 luglio 2002
«L'art. 195, comma 4, c.p.p., nel testo sostituito dall'art. 4 della L. 1 marzo 2001, n. 63, limita il divieto di testimonianza indiretta degli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria al solo contenuto di dichiarazioni acquisite con le specifiche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20325 del 27 settembre 2007
«Il pagamento degli stipendi, pensioni, salari ed altri emolumenti di cui all'art. 46, primo comma, n. 2, legge fallimentare, effettuato dal debitore direttamente al fallito prima dell'emanazione del decreto con cui il giudice delegato, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5994 del 14 marzo 2011
«In tema di espropriazione forzata presso terzi, l'attuazione delle ordinanze di assegnazione del giudice dell'esecuzione si compie non al momento della loro emissione, bensì quando il terzo, debitore del debitore, effettua il pagamento nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5230 del 4 marzo 2011
«In tema di efficacia della dichiarazione di fallimento sulla capacità patrimoniale del debitore, se è vero che compete al curatore la legittimazione alla restituzione di tutte le somme affluite sul conto del fallito ed ivi pervenute dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17310 del 23 luglio 2009
«In caso di emissione di assegno circolare su richiesta di persona già dichiarata fallita, l'inefficacia di tale atto, al pari di quella degli atti che determinano la successiva circolazione del titolo di credito - se compiuti in pagamento di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5987 del 18 marzo 2005
«Il fallimento del traente, intervenuto prima dell'accettazione della tratta da parte del trattario, interrompe il processo formativo della delegazione di pagamento insita nell'emissione di una cambiale tratta, onde il pagamento eseguito dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 246 del 12 gennaio 1999
«In tema di sanzioni amministrative irrogate ex art. 193 c.s. (guida di veicoli senza copertura assicurativa), la confisca del veicolo disposta dal prefetto è destinata ad acquistare efficacia al verificarsi della duplice condizione che l'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12388 del 19 settembre 2000
«Ai fini dell'emanazione del decreto ingiuntivo, per prova scritta deve intendersi qualsiasi documento che, sebbene privo di efficacia probatoria assoluta, risulti attendibile in ordine all'esistenza del diritto di credito azionato;...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 349 del 29 marzo 1994
«La richiesta di proroga della custodia cautelare può essere avanzata dal pubblico ministero anche dopo la richiesta di rinvio a giudizio oppure anche successivamente all'emissione, da parte del giudice, del decreto che dispone il giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26171 del 6 dicembre 2006
«In tema di procedure concorsuali, il principio del previo accertamento del credito nelle forme dell'insinuazione al passivo non è applicabile ove l'obbligo, per la curatela, di restituzione delle somme percette segua de iure al venir meno, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5423 del 5 marzo 2010
«L'accoglimento, con l'ordinanza prevista dall'art. 186 quater c.p.c. (nel testo anteriore alla modifica introdotta dall'art. 2, comma 1, lett. m, della legge 28 dicembre 2005, n. 263), della domanda principale, nei casi di incompatibilità con la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9180 del 26 febbraio 2003
«A seguito dell'entrata in vigore della normativa sul giudice unico, nell'ipotesi in cui, alla data di efficacia del D.L.vo n. 51 del 1998, sia stata fissata un'udienza dibattimentale innanzi al pretore, e sia mutata la sede di trattazione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1817 del 1 luglio 1999
«L'invito a comparire di cui all'art. 555 c.p.p. non è previsto anche per il procedimento per decreto penale di cui agli artt. 565 e 459 c.p.p. La nuova normativa (di cui alla legge 234 del 1997) lo ha introdotto soltanto nelle ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2912 del 4 marzo 1999
«Ai fini dell'interruzione del corso della prescrizione nel procedimento pretorile l'atto, completo dell'indicazione della generalità dell'imputato, del capo d'imputazione e delle persone da citare, con cui a conclusione delle indagini preliminari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3258 del 14 febbraio 2007
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11770 del 21 maggio 2007
«In tema di prove, devono essere notificati personalmente alla parte chiamata a rendere il giuramento decisorio, pure se non contumace, e salvo che non sia presente alla loro emissione, anche i provvedimenti di rinvio della udienza fissata per la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17760 del 3 maggio 2001
«La omissione dell'invito a rendere l'interrogatorio di garanzia prima della emissione del decreto a giudizio, in quanto concernente una facoltà di intervento dell'imputato, rientra tra le nullità a regime intermedio, la cui rilevabilità o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5133 del 16 settembre 1981
«La valutazione dell'opportunità di ordinare l'intervento in causa del terzo a norma dell'art. 107 c.p.c. rappresenta una prerogativa esclusiva e discrezionale del giudice di primo grado, sia per i limiti temporali stabiliti, per la chiamata di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18609 del 11 maggio 2011
«Il difensore che deduca la nullità d'ordine generale a regime intermedio per non aver ottenuto, nonostante la tempestiva richiesta in vista del giudizio di riesame, l'accesso alle registrazioni di conversazioni intercettate, e utilizzate per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5903 del 18 gennaio 1999
«Ai fini dell'utilizzabilità dei risultati delle intercettazioni per l'emissione di una misura cautelare non è necessaria la trasmissione del verbale previsto dall'art. 268, comma primo, c.p.p., ma è sufficiente la trasmissione, con la richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2146 del 4 luglio 1995
«La circostanza che l'indagato o il suo difensore non abbiano potuto prendere visione del decreto di autorizzazione delle intercettazioni ambientali non determina, salvo che non sia stata sollevata specifica questione sulla loro legittimità, alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3289 del 15 giugno 1999
«Ai fini dell'utilizzabilità dei risultati delle intercettazioni per l'emissione di una misura cautelare non è necessaria la trasmissione del verbale previsto dall'art. 268, comma primo, c.p.p., ma è sufficiente la trasmissione, con la richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2163 del 8 giugno 1994
«Ai fini della legittimità dell'emissione di un provvedimento di custodia cautelare non è necesario che vengano trasmessi agli organi decidenti gli atti comprovanti la regolarità formale delle operazioni di intercettazione telefonica e quelli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2433 del 2 febbraio 2011
«Per il disposto degli artt. 299 e 300, secondo comma, c.p.c. la morte della parte (avvenuta tra l'emissione della sentenza non definitiva e l'udienza di prosecuzione del giudizio) non determina l'interruzione del processo ove gli unici eredi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24246 del 27 maggio 2004
«La remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso per cassazione e ritualmente accettata, determina l'estinzione del reato che prevale su eventuali cause di inammissibilità e va rilevata e dichiarata dal giudice di legittimità, purché...»