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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27506 del 22 dicembre 2006
«È inammissibile il reclamo proposto dall'aggiudicatario di un immobile avverso il decreto del giudice delegato al fallimento, con cui viene dichiarato decaduto dall'aggiudicazione per omesso deposito del prezzo residuo, ove sia già stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7532 del 12 aprile 2005
«Il provvedimento del giudice delegato che, su istanza del curatore, ritiene non opponibile al fallimento la sentenza di accoglimento della domanda diretta ad ottenere l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3167 del 23 maggio 1984
«Il decreto, reso dal giudice delegato, a norma dell'art. 72 terzo comma della legge fallimentare, sulla richiesta di assegnazione di un termine al curatore, per l'eventuale subingresso al fallito in un contratto non ancora eseguito alla data del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7953 del 31 marzo 2010
«In tema di concordato preventivo, il P.M. non è legittimato a proporre reclamo, ai sensi degli artt. 26 e 164 della legge fall., avverso il decreto di liquidazione delle competenze professionali spettanti ai difensori del liquidatore e della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6710 del 19 marzo 2009
«In sede di reclamo al tribunale fallimentare, proposto, ai sensi dell'art. 26 legge fall., avverso i provvedimenti del giudice delegato, il curatore, controparte del reclamante, partecipa al procedimento in quanto contraddittore necessario....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18436 del 6 agosto 2010
«In tema di giudizio di rendiconto del curatore, ai sensi dell'art. 116 legge fall. - nel testo, "ratione temporis" vigente, anteriore al d.l.vo n. 5 del 2006 - la contestazione svolta dal debitore avanti al giudice delegato preclude che questi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4783 del 26 febbraio 2010
«In tema di reclamo endofallimentare avverso i decreti del giudice delegato, ai sensi dell'art. 26, comma terzo, legge fall. (mod. dal d.l.vo n. 5 del 2006), il termine di dieci giorni decorre, per l'istante, dalla comunicazione integrale del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4128 del 21 marzo 2003
«In tema di fallimento, il reclamo ex art. 26 legge fall. assolve, nei riguardi degli atti esecutivi interni alla procedura concorsuale, ad una funzione di controllo assimilabile a quella che nella esecuzione individuale è propria della opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19979 del 18 luglio 2008
«L'art. 91 cod.proc.civ. , secondo cui il giudice con la sentenza che chiude il processo dispone la condanna alle spese giudiziali, intende riferirsi a qualsiasi provvedimento che, nel risolvere contrapposte pretese, definisce il procedimento e ciò...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11317 del 16 giugno 2004
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1 della legge n. 742 del 1969, che non si applica ai giudizi di opposizione all'esecuzione e di opposizione agli atti esecutivi, non si applica neppure alle cause riguardanti i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 675 del 26 gennaio 1999
«In tema di fallimento, la transazione tra procedura concorsuale e terzo creditore è consentita, in via di principio, dall'art. 35 della legge fallimentare e, pur se incidente sulla formazione dello stato passivo, non può ritenersi illegittima in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7876 del 5 aprile 2006
«Avverso il provvedimento del tribunale fallimentare che pronunci in tema di revoca del curatore non è ammesso il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., atteso che il conferimento dell'ufficio non consolida un diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3361 del 18 aprile 1997
«Il principio fissato dall'art. 1916 c.c. in tema di assicurazione privata contro i danni in forza del quale la surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato consegue al pagamento dell'indennità, subisce adattamenti e modifiche nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6340 del 26 giugno 1998
«Il regime dell'assicurazione della responsabilità civile contenuto nell'art. 1917 c.c. — non modificato, per quanto attiene al rapporto tra assicurato e assicuratore, dall'art. 18 della legge sulla assicurazione della Rca 24 dicembre 1969, n. 990,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6799 del 5 maggio 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'obbligazione diretta dell'assicuratore (o dell'impresa designata alla liquidazione dei danni a carico del Fondo di garanzia per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17831 del 13 dicembre 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della r.c.a., la responsabilità ultramassimale dell'assicuratore per mala gestio — e cioè per colpevole ritardo nella corresponsione dell'indennità o comunque nel mettere a disposizione il massimale di polizza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18032 del 14 maggio 2001
«In tema di prova testimoniale, la norma di cui all'art. 197, lett. a), c.p.p., che prevede la non compatibilità con l'ufficio di testimone per i soggetti che siano imputati di reato connesso, deve essere interpretata nel senso che tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18438 del 8 settembre 2011
«È ammissibile l'azione di responsabilità nei confronti del cessato curatore fallimentare, pur in assenza della previa revoca dell'incarico e nonostante l'avvenuta approvazione del rendiconto, in quanto, da un lato, nonostante l'art. 38 legge fall....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 710 del 13 gennaio 2011
«Esercitata l'azione risarcitoria, da parte del nuovo curatore fallimentare, nei confronti di una banca, per la sottrazione di somme depositate su libretto di deposito a risparmio nominativo intestato ad un fallimento, ma oggetto di indebiti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16214 del 23 luglio 2007
«L'azione di risarcimento dei danni nei confronti del curatore del fallimento, derivante da fatti illeciti che non incidano sul patrimonio fallimentare, ma danneggino direttamente beni del fallito rimasti estranei alla procedura concorsuale, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15668 del 13 luglio 2007
«In tema di responsabilità del cessato curatore fallimentare, costituiscono illecito sia la violazione dei doveri specifici di intrasmissibilità delle proprie funzioni, ai sensi degli artt. 32 e 34 legge fall., ove manchi un'apposita autorizzazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 13805 del 31 maggio 2013
«La valutazione del tribunale circa la diligenza e la sollecitudine con cui il curatore fallimentare abbia svolto la propria attività può incidere sulla misura del compenso da liquidarsi in suo favore dopo l'approvazione del conto della gestione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26730 del 19 dicembre 2007
«Avverso il provvedimento, adottato dal tribunale fallimentare prima della chiusura della procedura, di liquidazione del compenso finale al cessato curatore ai sensi dell'art. 39 legge fallim. (nel testo previgente al D.L.vo n. 5 del 2006), è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22380 del 19 ottobre 2006
«La riapertura del fallimento conseguente alla risoluzione del concordato fallimentare produce la reviviscenza dell'originario procedimento concorsuale e non un nuovo, autonomo procedimento; con la conseguenza che il compenso del curatore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso i provvedimenti definitivi di contenuto decisorio adottati dal tribunale fallimentare, e dunque anche avverso il decreto che pronuncia sul compenso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19230 del 4 settembre 2009
«È affetto da carenza assoluta di motivazione, denunciabile con ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost., il decreto con cui il tribunale fallimentare liquidi il compenso a due curatori succedutisi nel corso della procedura,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10353 del 17 maggio 2005
«In tema di fallimento, il decreto di liquidazione del compenso al curatore deve essere specificamente motivato in ordine alle specifiche opzioni discrezionali adottate dal giudice di merito così come demandategli dall'art. 39 legge fall. e dalle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«Il procedimento per l'omologazione del concordato fallimentare - come disciplinato dall'art. 129 legge fall., nel testo introdotto dal d.l.vo 9 gennaio, n. 5 - non prevede l'impulso d'ufficio, bensì l'iniziativa di parte, mediante ricorso ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12140 del 26 maggio 2009
«Per effetto della dichiarazione di fallimento, fatte salve le ipotesi di cui all'art. 46 della legge fall. e salva l'applicazione di normative particolari di diritto amministrativo in materia, tutte le attività del fallito vengono acquisite alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12114 del 19 agosto 2003
«Il sistema concorsuale, proprio della procedura fallimentare, è informato a due fondamentali principi: quello della universalità oggettiva, derivante dall'art. 42 della legge fall., e quello della universalità soggettiva, derivante dagli artt. 51...»