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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 443 del 17 gennaio 2002
«La norma dettata dall'art. 116, secondo comma, c.p.c., nell'abilitare il giudice a desumere argomenti di prova dalle risposte date dalle parti nell'interrogatorio non formale, dal loro rifiuto ingiustificato a consentire le ispezioni da esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 701 del 21 gennaio 1995
«Perché una presunzione sia giuridicamente valida e consenta di ritenere un fatto accertato nel giudizio, non è necessario che il fatto ignoto appaia come l'unica conseguenza possibile dei fatti noti, ma è sufficiente che sia da questi deducibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3253 del 2 marzo 2012
«Gli atti ed i certificati della P.A., essendo assistiti da una presunzione di legittimità, in difetto di prova contraria, possono essere posti a base della decisione anche quando la P.A. che li ha emessi sia parte in causa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10820 del 11 maggio 2007
«Non è preclusa la prova testimoniale contro le attestazioni, recepite nei verbali annessi al rapporto della polizia giudiziaria, le quali, assolvendo alla funzione — diversa da quella propria dell'atto pubblico — di informativa all'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1391 del 18 febbraio 1985
«La copia fotostatica o fotografica di un documento (nella specie: di assegni bancari) ha la stessa efficacia probatoria dell'originale, quando non sia formalmente disconosciuta dalla parte contro la quale è prodotta. La volontà di disconoscere il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 8 gennaio 2007
«Il fascicolo di parte che l'attore ed il convenuto debbono depositare nel costituirsi in giudizio dopo avervi inserito, tra l'altro, i documenti offerti in comunicazione, ai sensi degli artt. 165 primo comma e 166 c.p.c., applicabili anche in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11555 del 14 maggio 2013
«Il giudice di merito può utilizzare per la formazione del proprio convincimento anche le prove raccolte in un diverso processo tra le parti o altre parti, sempre che siano acquisite al giudizio della cui cognizione è investito; ne consegue che non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23446 del 5 novembre 2009
«La sentenza civile, oltre a produrre gli effetti propri del giudicato, può avere, anche rispetto ai terzi che non furono parti del giudizio, la diversa efficacia di prova documentale in ordine alla situazione giuridica che abbia formato oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9040 del 8 aprile 2008
«Il giudizio circa l'utilità e la pertinenza di un mezzo di prova rientra nei poteri di valutazione del giudice di merito, il quale può anche utilizzare per la formazione del proprio convincimento prove raccolte in altro giudizio tra le stesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7518 del 4 giugno 2001
«Se il giudice è libero di utilizzare, per la formazione del suo convincimento, anche prove raccolte in un diverso processo svoltosi tra le stesse od altre parti, tale prova può valere, come indizio idoneo a fornire elementi di giudizio, solo una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 623 del 20 gennaio 1995
«Il giudice può utilizzare, per la formazione del proprio convincimento, anche le prove raccolte in un diverso processo, svoltosi tra le stesse o altre parti, una volta che la relativa documentazione sia stata ritualmente prodotta dalla parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10055 del 27 aprile 2010
«Il giudice civile, in presenza di una sentenza penale di condanna non definitiva, può trarre elementi di convincimento dalle risultanze del procedimento penale, in particolare utilizzando come fonti le prove raccolte e gli elementi di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16069 del 20 dicembre 2001
«Il giudice di merito, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, oltre che utilizzare prove raccolte in diverso giudizio fra le stesse o altre parti, può anche avvalersi delle risultanze derivanti da atti di indagini preliminari svolte in sede...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2200 del 15 febbraio 2001
«La sentenza penale non irrevocabile, ancorché non faccia stato nel giudizio civile circa il compiuto accertamento dei fatti materiali formanti oggetto del giudizio penale, costituisce in ogni caso un documento, che il giudice civile è tenuto ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15826 del 15 dicembre 2000
«Il giudice che fondi il proprio convincimento sulle risultanze di una sentenza penale non è tenuto a disporre la previa acquisizione degli atti del relativo processo e ad esaminarne il contenuto qualora, per la formazione di un razionale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3049 del 16 marzo 2000
«L'omessa intestazione con la mancanza delle parole «Repubblica italiana» e «In nome del popolo italiano», indicate nel comma 1 dell'articolo 132 del c.p.c., è irregolarità formale non incidente sulla validità della sentenza di primo grado...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9157 del 15 settembre 1997
«La portata e il valore della pronuncia giurisdizionale vanno individuati tenendo conto non soltanto delle statuizioni finali formalmente contenute nel dispositivo, ma anche delle enunciazioni contenute nella motivazione, le quali incidono sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1481 del 18 febbraio 1997
«Nel rito del lavoro, allorquando la motivazione della sentenza si limiti alla mera esplicitazione di statuizioni già sostanzialmente argomentabili dalla struttura logico-semantica del dispositivo, non può invocarsi il principio della non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11358 del 30 dicembre 1994
«La natura di un provvedimento giudiziale deve essere desunta non dalla forma in cui il provvedimento è stato emanato o dalla qualificazione che gli è stata attribuita dal giudice che lo ha emesso, ma dal suo effettivo contenuto in relazione alle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6706 del 16 giugno 1993
«Il principio secondo cui la portata precettiva della sentenza va individuata tenendo conto non solo delle statuizioni formali contenute nel dispositivo ma anche delle enunciazioni della motivazione dirette in modo univoco all'attribuzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23670 del 11 novembre 2011
«La mancata indicazione espressa della parte nella sentenza - non prescritta a pena di nullità dall'art. 132, secondo comma, n. 2, c.p.c. - non ne determina la nullità per inidoneità al raggiungimento dello scopo ove l'atto abbia indicato un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6439 del 16 luglio 1996
«L'omessa indicazione, nell'epigrafe della sentenza, del conferimento della procura alle liti costituisce un'irregolarità formale emendabile con la procedura della correzione degli errori materiali, e non un motivo di nullità della sentenza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16999 del 2 agosto 2007
«L'erronea trascrizione nella sentenza delle conclusioni delle parti, mentre costituisce, di norma, una semplice irregolarità formale irrilevante ai fini della validità della sentenza, determina un effetto invalidante della medesima allorché abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12475 del 10 novembre 1999
«La mancata trascrizione delle conclusioni delle parti non costituisce di per sé motivo di nullità della sentenza, occorrendo a tale fine che l'omissione abbia in concreto inciso sull'attività del giudice nel senso cioè di avere determinato o la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22845 del 10 novembre 2010
«In tema di contenuto della sentenza, la concisa esposizione dello svolgimento del processo e dei motivi in fatto della decisione, richiesta dall'art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c. nella versione anteriore alla modifica da parte dell'art. 45, comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5101 del 26 maggio 1999
«La circostanza che il giudice non abbia formalmente suddivisa la sentenza in due parti, una delle quali esclusivamente dedicata allo svolgimento del processo, non implica nullità se dalla lettura dell'atto sia comunque possibile individuare i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7477 del 31 marzo 2011
«È conforme al disposto dell'art. 132, secondo comma, n. 4, c.p.c., con riferimento al requisito dell'esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione, la sentenza di merito la cui motivazione, pur riportando ampi stralci del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7943 del 30 marzo 2007
«Quando la motivazione richiama un orientamento giurisprudenziale consolidato — tra l'altro riportando le massime in cui esso si è espresso — la motivazione deve ritenersi correttamente espressa da tale richiamo, che rinvia — in evidente ossequio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12114 del 2 luglio 2004
«In mancanza di un'espressa comminatoria non è configurabile nullità della sentenza nell'ipotesi di mera difficoltà di comprensione del testo stilato in forma autografa dall'estensore, di sua difficile leggibilità, atteso che in tali casi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8297 del 30 luglio 1999
«La mancanza della data di pubblicazione della sentenza non è causa di nullità (ovvero di inesistenza) della sentenza stessa tutte le volte in cui la cancelleria del tribunale abbia annotato l'avvenuta pubblicazione della sentenza nel registro...»