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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3132 del 19 dicembre 1998
«In tema di riesame delle misure cautelari, ove l'istante si avvalga della facoltà prevista dall'art. 583 c.p.p. di trasmettere la richiesta a mezzo posta, il termine di cessazione dell'efficacia della misura stabilito dall'art. 309, comma decimo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2130 del 19 maggio 1998
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, nel termine previsto dall'art. 309, comma quinto, c.p.p., di atti che non siano stati prodotti dal P.M. all'atto della presentazione della richiesta del provvedimento cautelare al giudice per le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1575 del 11 febbraio 1998
«Costituisce atto pubblico la lettera con la quale il sindaco risponde ad una formale richiesta di informazioni rivolta all'ufficio comunale, quando essa comporti una attività valutativa e ricognitiva da parte del pubblico ufficiale redigente....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4498 del 24 febbraio 1998
«In tema di riesame di misure coercitive, la perdita di efficacia della misura, di cui al comma decimo dell'art. 309 c.p.p., consegue solo in caso di mancata trasmissione, in violazione del comma quinto dell'art. 309 del medesimo codice, di «tutti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4501 del 29 gennaio 1998
«In tema di riesame di misure coercitive, la perdita di efficacia della misura, di cui al comma decimo dell'art. 309 c.p.p., consegue solo in caso di mancata trasmissione, in violazione del comma quinto dell'art. 309 del medesimo codice, di «tutti...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 19 gennaio 1999
«In tema di misure cautelari reali, il controllo del giudice del riesame non può investire la concreta fondatezza dell'accusa, ma deve esser limitato alla verifica dell'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2119 del 9 ottobre 1998
«L'art. 302 c.p.p. fissa la regola secondo cui in tutti i casi di sopravvenuta inefficacia della misura cautelare per motivi formali (come nelle ipotesi di mancato interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p., o di mancata adozione della decisione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3047 del 8 luglio 1998
«La sanzione di inefficacia del provvedimento coercitivo, a causa dell'omessa trasmissione degli atti — ivi compresi quelli sopravvenuti a favore dell'indagato — da parte dell'autorità giudiziaria procedente non oltre il quinto giorno dall'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 536 del 29 marzo 1994
«In tema di applicazione di misure cautelari reali il principio del ne bis in idem è operante esclusivamente nel caso in cui la caducazione del precedente provvedimento sia dipesa dalla insussistenza delle condizioni normative richieste per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4433 del 9 febbraio 1994
«Anche in tema di misure cautelari è valido il principio del ne bis in idem, sia pure rebus sic stantibus; per superarlo è necessario che lo stato risultante dagli atti subisca una trasformazione in senso favorevole all'indagato sì che risultino...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5843 del 11 maggio 2000
«Il giudice richiesto dal pubblico ministero di emettere una nuova misura cautelare a seguito della declaratoria di inefficacia della precedente, deve nuovamente procedere al vaglio della sussistenza, al momento della decisione, del grave quadro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«Al fine dell'individuazione del giudice per le indagini preliminari territorialmente competente ai sensi dell'art. 328, primo comma bis, c.p.p., il criterio per stabilire quando e come si debba ritenere che un delitto sia stato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30474 del 10 agosto 2005
«Il rapporto di alternatività che deve ritenersi esistente tra appello proposto dal pubblico ministero avverso ordinanza reiettiva della richiesta di applicazione di misura cautelare e formulazione, da parte dello stesso pubblico ministero, di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3871 del 12 ottobre 1996
«In tema di appello avverso le misure cautelari personali l'obbligo di dare immediato avviso all'autorità procedente sussiste anche quando gli atti pervengano al tribunale del riesame da altra autorità (nel caso di specie dalla Corte di cassazione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39926 del 24 ottobre 2008
«L'appello del pubblico ministero avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di misura cautelare è inammissibile per genericità dei motivi se, per l'illustrazione delle censure, si limita a richiamare la richiesta rigettata e non indica i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5589 del 5 febbraio 2008
«Avverso il provvedimento adottato dal giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di revoca dell'isolamento continuo quale modalità esecutiva della custodia cautelare in carcere è ammissibile l'appello ai sensi dell'art. 310 c.p.p., ma non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35214 del 21 settembre 2007
«In tema di impugnazione del P.M., la legittimazione a impugnare ai sensi dell'art. 310 c.p.p. il provvedimento con il quale il Gip ha negato, in sede di udienza di convalida dell'arresto, l'applicazione della misura cautelare spetta al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6908 del 19 febbraio 2007
«La persona offesa del reato non è legittimata a proporre appello, ai sensi dell'art. 322 bis c.p.p., avverso il provvedimento con il quale il giudice abbia respinto la richiesta di sequestro preventivo avanzata dal pubblico ministero, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2453 del 21 giugno 2000
«Nel caso in cui il Gip, richiesto dell'applicazione di una misura cautelare, si dichiari incompetente a provvedere, non perché individui la competenza di altro giudice, ma — come nella fattispecie — a seguito di una valutazione di merito attinente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4639 del 2 dicembre 1999
«Poiché le impugnazioni avverso i provvedimenti in materia di libertà personale non hanno di regola effetto sospensivo (artt. 588, comma 2, e 310, comma 3, c.p.p.) deve considerarsi legittimamente adottata l'ordinanza de libertate emessa dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3213 del 23 gennaio 1998
«Nel giudizio di appello contro i provvedimenti de libertate, quando l'impugnazione sia stata proposta dal P.M., l'indagine — a differenza del caso in cui appellante sia l'imputato ed in ossequio quindi al principio costituzionale del favor...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3638 del 25 agosto 1997
«L'art. 89, comma 4, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nel prevedere la inapplicabilità delle disposizioni di favore di cui ai precedenti commi 1 e 2 (divieto di custodia cautelare ed obbligo di revoca della medesima nei confronti di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 261 del 7 febbraio 1996
«Il provvedimento col quale il giudice adotta altra misura cautelare nei confronti dell'imputato scarcerato per decorrenza dei termini, ai sensi dell'art. 307, primo comma, c.p.p. trova l'unica ragione giustificativa nella persistenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3367 del 15 settembre 1995
«Avverso il provvedimento di proroga della custodia cautelare non è ammesso il ricorso per saltum in Cassazione, ma è esperibile l'appello di cui all'art. 310 c.p.p. dinanzi al tribunale della libertà, che può provvedere alla motivazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1835 del 29 agosto 1995
«Quando il Gip, ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, abbia respinto la richiesta dal pubblico ministero di applicazione di una misura cautelare personale per assenza di esigenze cautelari e il P.M. abbia proposto appello su...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43566 del 23 dicembre 2002
«In tema di termini di durata massima della custodia cautelare, poiché a norma dell'art. 304, commi 1 e 4, c.p.p. è consentita l'immediata appellabilità dell'ordinanza che ne dispone la sospensione, la mancata presentazione, da parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1071 del 30 maggio 2000
«È inammissibile l'appello proposto al tribunale del riesame avverso il rigetto della richiesta di revoca della misura cautelare allorché non vengano rispettate le forme di cui al quarto comma dell'art. 309 e al secondo comma dell'art. 310 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6520 del 18 gennaio 2000
«Non rientra nel novero dei provvedimenti impugnabili a norma dell'art. 310 c.p.p., in quanto non idoneo ad incidere sullo status libertatis, il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta di revoca del divieto di incontro con i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 13 maggio 1996
«La nullità dell'interrogatorio previsto dall'art. 294 c.p.p., come atto successivo alla adozione di un provvedimento cautelare — derivi essa dalla omissione del prescritto avviso al difensore o da qualsiasi altra ragione — non incide sulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6592 del 11 febbraio 2013
«L'appello del P.M., ex art. 310 cod. proc. pen., avverso ordinanza cautelare, i cui motivi siano riferiti al solo punto dell'adeguatezza della misura emessa, non attribuisce al tribunale del riesame la cognizione anche sui punti della gravità...»