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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16532 del 24 aprile 2007
«...secondo cui costituisce massima di esperienza conforme al principio di saggezza popolare del «tentar non nuoce» che un avvocato generalmente solleciti i pubblici dipendenti delle cancellerie per ottenere notizie coperte dal segreto d'ufficio).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2735 del 2 febbraio 2017
«In tema concessioni di beni pubblici e relativa tutela possessoria, la disciplina dettata per il demanio si estende, in quanto compatibile, anche al mare territoriale (benché quest'ultimo non vi rientri, configurandosi come una "res communis...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53436 del 16 dicembre 2016
«Il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p.), è configurabile anche in presenza di una condotta ingannevole del soggetto investito di qualifica pubblicistica nei confronti del privato, quando essa sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27392 del 4 luglio 2016
«In tema di reati contro la P.A., la disposizione di cui all'art. 360 cod. pen., che prevede la configurabilità del reato anche nelle ipotesi in cui il soggetto investito del pubblico ufficio abbia perduto la qualifica soggettiva pubblicistica,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13425 del 4 aprile 2016
«Il reato di cui all'art. 374 bis cod. pen., se aggravato dal fatto di essere stato commesso da un pubblico ufficiale, si pone in rapporto di specialità rispetto al delitto di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40679 del 29 settembre 2016
«In materia di pene accessorie per i reati di violenza sessuale, l'art. 609 nonies, primo comma, n. 4), cod. pen. distingue l'"interdizione temporanea da pubblici uffici" dall'"interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2578 del 31 agosto 1995
«Non può ritenersi legittimamente disposto il sequestro preventivo di un bene individuato come corpo del reato di abuso di ufficio qualora siano stati contestati ai pubblici amministratori comportamenti realizzanti inosservanza di norme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 96 del 4 gennaio 1996
«I componenti le commissioni di gara d'appalto per forniture alle Usl, dotati di poteri certificativi ed abilitati ad esprimere apprezzamenti tecnici latamente discrezionali, concorrono a manifestare la volontà dell'amministrazione e sono pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11774 del 13 novembre 1998
«Il primo mira a tutelare il patrimonio del Fondo europeo dalle depauperazioni conseguenti a fraudolente captazioni delle sovvenzioni comunitarie, mentre il secondo tende alla tutela della veridicità ideologica di determinati documenti redatti da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8996 del 19 agosto 1994
«Il privato può commettere il reato di cui all'art. 479 c.p. (falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) solo quale concorrente del pubblico ufficiale, ex art. 117 c.p., ovvero inducendolo in errore, ex art. 48 c.p. Tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2334 del 8 marzo 1995
«Pertanto, non rileva che il privato stesso abbia predisposto fondi occulti, per corrompere poi i pubblici ufficiali, se vi sia stata coartizione della sua volontà. (Fattispecie in cui è stato ravvisato il delitto di concussione, benché il privato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18757 del 28 luglio 2017
«Costituiscono atti pubblici, a norma dell'art. 2699 c.c., soltanto gli atti che i pubblici ufficiali formano nell'esercizio di pubbliche funzioni certificative delle quali siano investiti dalla legge, mentre esulano da tale nozione gli atti dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19319 del 21 aprile 2017
«...impropria susseguente, ai sensi dell'art. 322, comma primo, cod. pen., in ragione della inoffensività della condotta dell'agente. (In motivazione, la Corte ha rilevato che con il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, adottato con il d.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41768 del 13 settembre 2017
«L'utilizzo di denaro pubblico per finalità diverse da quelle previste integra il reato di abuso d'ufficio qualora l'atto di destinazione avvenga in violazione delle regole contabili, sebbene sia funzionale alla realizzazione, oltre che di indebiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35227 del 18 luglio 2017
«La resistenza o la minaccia adoperate nel medesimo contesto fattuale per opporsi a più pubblici ufficiali non configura un unico reato di resistenza ai sensi dell'art. 337 cod. pen., ma un concorso formale omogeneo di reati e dunque tanti distinti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52725 del 20 novembre 2017
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, integra un unico reato e non il concorso formale omogeneo di reati, la violenza o la minaccia nei confronti di più pubblici ufficiali od incaricati di pubblico servizio, posta in essere nel medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39341 del 22 agosto 2017
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, integra un unico reato e non il concorso formale omogeneo di reati, la minaccia nei confronti di più pubblici ufficiali od incaricati di pubblico servizio, posta in essere nel medesimo contesto fattuale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9960 del 28 febbraio 2017
«I reati di millantato credito e di truffa possono concorrere - stante la diversità dell'oggetto della tutela penale, consistente, per il primo delitto, nel prestigio della P.A. e, per il secondo, nel patrimonio - qualora allo specifico raggiro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38381 del 1 agosto 2017
«...delegato alla relativa trascrizione nei pubblici registri, ai sensi degli artt. 2657 e ss. cod. civ. (Fattispecie in cui la Corte ha escluso che la condotta si riferisse ad un'ipotesi di falsità materiale di cui all'art. 478 cod. pen.).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17391 del 18 aprile 2018
«Sussiste la circostanza aggravante del fatto commesso su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, nel caso in cui il furto sia commesso in un ospedale, inserito nel servizio nazionale e, pertanto, stabilimento pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27623 del 21 novembre 2017
«La condanna ex art. 96, comma 3, c.p.c., applicabile d'ufficio in tutti i casi di soccombenza, configura una sanzione di carattere pubblicistico, autonoma ed indipendente rispetto alle ipotesi di responsabilità aggravata ex art. 96, commi 1 e 2,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48603 del 23 ottobre 2017
«In tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, è ammessa la costituzione di parte civile per far valere il risarcimento del danno all'immagine arrecato all'ente pubblico, non essendo prevista una riserva di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18214 del 17 settembre 2015
«Il contratto di locazione ad uso abitativo stipulato senza la forma scritta ex art. 1, comma 4, della 1. n. 431 del 1998 è affetto da nullità assoluta, rilevabile da entrambe le parti e d’ufficio, attesa la "ratio" pubblicistica del contrasto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2935 del 13 giugno 1978
«Nella redazione della relata di notificazione deve ritenersi consentito all'ufficiale giudiziario di correggere gli eventuali errori materiali commessi, purché tali correzioni, in applicazione dei principi generali operanti in materia di atti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5160 del 21 settembre 1981
«...dell'attività di ricezione del direttore del carcere ex art. 80 citato, come ivi configurate, comportano un implicito riconoscimento allo stesso, quale pubblico ufficiale, dell'autorizzazione a redigere atti pubblici ai sensi dell'art. 2699 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5707 del 12 novembre 1984
«I certificati medici rilasciati da pubblici ufficiali fanno fede, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti che il sanitario rogante attesta di essere avvenuti alla sua presenza o essere stati da lui compiuti, mentre, per quanto riguarda la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4496 del 10 luglio 1986
«...a sede degli uffici pubblici, con i loro arredi (art. 826, ultimo comma, c.c.) – «gli altri beni destinati a pubblico servizio», accertandosi tale destinazione in concreto e con riguardo ai singoli beni sui quali si esperisce l'azione esecutiva.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8210 del 27 luglio 1995
«In tema di decadenza del convenuto contumace dal diritto di impugnazione, per decorrenza del termine annuale stabilito dall'art. 327 c.p.c., qualora in esito all'indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5292 del 12 giugno 1997
«La possibilità di compromettere in arbitri le controversie insorte in materia di concessioni di lavori pubblici trova fondamento nella disposizione di cui all'art. 31 bis, comma quarto, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 (introdotto dal D.L. 3...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11949 del 25 ottobre 1999
«Né risulta a ciò di ostacolo il disposto in parte qua, della legge 689 del 1981, ben potendo i verbali dei pubblici ufficiali attingere il loro contenuto da segnalazioni e denunce effettuate da privati cittadini, pur senza fare, in tal caso, fede...»