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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44787 del 20 novembre 2003
«Sussiste la fattispecie di corruzione impropria prevista dall'art. 318 c.p. quando l'atto amministrativo è adottato nell'esclusivo interesse della pubblica amministrazione, tanto è vero, se non fosse corrisposta la somma di denaro da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3388 del 23 gennaio 2003
«Persona offesa del delitto di corruzione propria è soltanto la pubblica amministrazione, interessata a che i propri atti non siano oggetto di mercimonio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5843 del 23 aprile 1990
«Ed invero l'interesse tutelato dalla disposizione in esame non è tanto quello dell'imparzialità della pubblica amministrazione, dato che l'atto da compiere è conforme ai criteri di una sana e corretta amministrazione, bensì quello della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1252 del 20 gennaio 2004
«...personale, posto che le rispettive fattispecie incriminatrici tutelano beni diversi, quali sono l'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione per un verso, e il buon funzionamento dell'attività giudiziaria per l'altro.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5579 del 27 maggio 1991
«In materia di reati contro la pubblica amministrazione, dopo la modifica introdotta dalla L. 26 aprile 1990, n. 86, risulta confermata la tradizionale distinzione tra concussione e corruzione: nella prima viene in evidenza lo stato di soggezione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18372 del 22 aprile 2013
«...l'impiegato dell'ufficio provinciale del lavoro addetto alla formazione delle graduatorie del collocamento obbligatorio, in quanto, svolgendo un'attività certificatoria, concorre alla formazione della volontà della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1762 del 29 aprile 1999
«...identificabili nel prestigio e nel buon funzionamento della pubblica amministrazione relativamente al primo delitto e nella regolarità del gettito fiscale, nonché nella disciplina del corpo della Guardia di Finanza, quanto al secondo delitto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2790 del 16 marzo 1992
«La qualità di pubblico ufficiale deve essere attribuita a tutti gli insegnanti di scuole statali, in quanto essi esercitano una funzione disciplinata da norme di diritto pubblico e caratterizzata dalla manifestazione della volontà della pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11382 del 11 marzo 2003
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione, nel caso di una richiesta, anche reiterata, di denaro da parte del pubblico ufficiale, che venga comunque rifiutata, non ricorre il delitto di concussione, neppure nella forma del tentativo, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9306 del 26 agosto 1994
«...di una persona non autorizzata una notizia destinata a rimanere segreta e si configura come un reato di pericolo, nel senso che sussiste sempre che dalla rivelazione del segreto possa derivare un danno alla pubblica amministrazione o a un terzo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46174 del 29 novembre 2004
«...che si tratta di un reato di pericolo concreto che tutela il buon andamento della amministrazione, che si intende leso allorché la divulgazione della notizia sia anche soltanto suscettibile di arrecare pregiudizio a quest'ultima o ad un terzo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19180 del 11 maggio 2001
«Il delitto di cui all'art. 328, secondo comma, c.p., non è ravvisabile qualora ritardi od omissioni riguardino i rapporti tra organi della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7281 del 20 giugno 2000
«...ricezione della denuncia avrebbe esposto i pubblici ufficiali a conseguenze penali e che nel bilanciamento tra l'interesse al buon andamento della pubblica amministrazione e il diritto di difesa doveva essere attribuita prevalenza a quest'ultimo).»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1181 del 3 maggio 2000
«Il delitto di omissione di atti di ufficio, nella ipotesi di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., lede — di norma — solo l'interesse della pubblica amministrazione al corretto esercizio delle pubbliche funzioni in vista del perseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12977 del 11 dicembre 1998
«...risponde al richiedente, perché con il silenzio-rifiuto, sia pure per una presunzione, si ha il compimento dell'atto e viene comunque a determinarsi una situazione che è concettualmente incompatibile con l'inerzia della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6778 del 7 giugno 2000
«In tema di omissione o rifiuto di atti d'ufficio, il diritto di ottenere dalla Pubblica amministrazione risposta alla propria istanza o richiesta, e che configura il reato di cui al secondo comma dell'art. 328 c.p., nasce dalla congruità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2351 del 23 febbraio 1998
«In materia di omissione di atti d'ufficio, l'ipotesi prevista dall'art. 328 cpv. c.p. è diretta a disciplinare esclusivamente i rapporti tra la pubblica amministrazione e i soggetti ad essa esterni, fornendo a questi ultimi uno specifico e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10070 del 10 luglio 1990
«Invero, se ad integrare il reato di cui all'art. 328 c.p. non è sufficiente qualsiasi omissione, ma occorre che essa sia compiuta indebitamente, non vi è dubbio che il sopravvenire di una nuova delibera della pubblica amministrazione, che prenda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 797 del 21 gennaio 1999
«In tema di omissione di atti di ufficio, la fattispecie di cui al comma secondo dell'art. 328 c.p. è diretta ad assicurare risposta alle aspettative del privato che formalmente inviti la pubblica amministrazione ad emettere un atto che riguardi la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10219 del 29 settembre 1998
«Tale interesse non si identifica con quello generale al buon andamento della pubblica amministrazione, che riguarda tutti i consociati, ma in quello che fa capo a una situazione giuridica soggettiva su cui il provvedimento è destinato direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32019 del 29 luglio 2003
«La persona offesa del reato di omissione di atti di ufficio, nell'ipotesi di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., è la sola pubblica amministrazione in quanto il bene protetto dalla fattispecie è il buon andamento della pubblica amministrazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10490 del 23 novembre 1984
«Ne consegue che è ipotizzabile il concorso materiale tra i due reati, poiché la violenza o minaccia diretta verso il pubblico ufficiale è caratterizzata dalla qualità del soggetto passivo contro cui è indirizzata l'azione violenta o intimidatrice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4293 del 6 aprile 2000
«Ciò che assume rilievo è solo il fatto che il comportamento posto in essere provochi quella lesione della libera concorrenza che la norma penale intende tutelare a garanzia degli interessi della pubblica amministrazione. (Fattispecie in cui alcuni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11483 del 15 dicembre 1997
«È configurabile anche nell'ipotesi di gare informali, in cui la pubblica amministrazione, pur non essendovi tenuta, procede alla consultazione di ditte private tra loro in concorrenza, decidendo così di porre un limite alla propria attività,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7955 del 18 luglio 1995
«...relativo, rilevante essendo al riguardo solo il fatto che il comportamento posto in essere provochi la lesione del principio della libera concorrenza, che la norma intende tutelare a garanzia degli interessi della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1542 del 14 febbraio 1995
«In presenza di una turbativa d'asta di privati al cui accordo il pubblico ufficiale sia rimasto estraneo, ove questi venga a formare un atto del procedimento relativo alla gara, ovvero a compiere un'operazione ad essa relativa, al fine di favorire...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9845 del 20 settembre 1991
«...fuori di questa: ciò che ha rilievo è solo il fatto che il comportamento posto in essere provochi quella lesione del principio della libera concorrenza che la norma penale intende tutelare a garanzia degli interessi della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1174 del 28 gennaio 1999
«Ai fini della sussistenza della fattispecie criminosa del reato di inadempimento di contratti di pubbliche forniture di cui all'art. 355 c.p., l'appaltatore non può giustificare il suo inadempimento adducendo il fatto che la pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6980 del 17 giugno 1995
«In tema di delitti contro la pubblica amministrazione, l'art. 357 c.p., come sostituito dagli artt. 17 legge 26 aprile 1990, n. 86 e 4 legge 2 febbraio 1992, n. 181, ricollega esplicitamente la qualifica di pubblico ufficiale non tanto al rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7958 del 11 luglio 1992
«Ai sensi dell'art. 357 c.p., come novellato dalle leggi n. 86 del 1990 e n. 181 del 1992, la qualifica di pubblico ufficiale deve essere riconosciuta a quei soggetti che, pubblici dipendenti o semplici privati, quale che sia la loro posizione...»