-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 222 del 18 febbraio 1999
«Deve considerarsi abnorme, perché determina un'inammissibile regressione del procedimento, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, ammesso il giudizio abbreviato, dispone la trasmissione degli atti al pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4327 del 4 febbraio 2004
«La morte dell'imputato, prosciolto dal giudice delle indagini preliminari in applicazione degli artt. 425 e 129 c.p.p. con sentenza non definitiva, perché impugnata con ricorso per cassazione dalla parte offesa ai sensi dell'art. 428, comma terzo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1173 del 4 maggio 1994
«L'impugnativa del pubblico ministero avverso la sentenza pronunziata dal giudice per le indagini preliminari — dichiarativa «di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste» — devolve al giudizio della corte di appello competente il punto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 828 del 16 marzo 1994
«Le parti non possono proporre ricorso per cassazione avverso il decreto del Gip che dispone il giudizio, giacché, una volta che il giudice per le indagini preliminari si sia spogliato del procedimento, disponendo il giudizio e il rinvio...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29821 del 27 luglio 2001
«È manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 76 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 432 c.p.p. nella parte in cui prevede l'allegazione al fascicolo del dibattimento del provvedimento che abbia disposto la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2970 del 28 settembre 1999
«Il che comporta che la fonte di prova deve avere idoneità ad essere valutata positivamente ai fini di un'ipotesi di affermazione di responsabilità dell'eventualmente rinviato a giudizio e che, a tal fine, occorre, da parte del giudice per le...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4332 del 2 agosto 1996
«Devono ritenersi legittimamente acquisiti, e quindi pienamente utilizzabili ai fini cautelari, gli elementi raccolti dal pubblico ministero al fine di presentare al giudice per le indagini preliminari la richiesta di revoca della sentenza di non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3855 del 10 novembre 1992
«Il che comporta che la fonte di prova deve avere idoneità ad essere valutata positivamente ai fini di un'ipotesi di affermazione di responsabilità dell'eventualmente rinviato a giudizio e che, a tal fine, occorre, da parte del giudice per le...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15045 del 11 aprile 2001
«Qualora, notificato il decreto di giudizio immediato, l'imputato avanzi, entro il prescritto termine di sette giorni, richiesta di applicazione della pena, ai sensi dell'art. 446, comma 1, c.p.p., spetta al giudice per le indagini preliminari e...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44711 del 18 novembre 2004
«Ne consegue che il giudice dibattimentale il quale abbia respinto in limine litis la richiesta di accesso al rito abbreviato - «rinnovata» dopo il precedente rigetto del giudice per le indagini preliminari ovvero proposta per la prima volta, in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5709 del 4 giugno 1993
«Il requisito probatorio necessario per l'instaurazione del giudizio immediato e quello richiesto per il giudizio abbreviato sono tra loro distinti, dal momento che la prova evidente, idonea all'accoglimento - da parte del giudice - della richiesta...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1109 del 7 aprile 1992
«In tema di giudizio abbreviato, a seguito della modifica additiva apportata all'art. 464, primo comma, c.p.p. dalla Corte costituzionale con sentenza n. 23 del 1991 - in base alla quale al giudice del dibattimento è riconosciuta la facoltà di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 694 del 16 maggio 1998
«In tema di giudizio abbreviato, la parte che invoca l'applicazione della diminuente di cui all'art. 442 c.p.p., dolendosi del rigetto della richiesta di adozione del rito speciale a causa dell'ingiustificato dissenso del pubblico ministero, ha...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10248 del 13 novembre 1997
«Qualora la corte di appello, investita di gravame avverso sentenza pronunciata dal giudice per le indagini preliminari all'esito di giudizio abbreviato, avente ad oggetto anche reati di competenza della corte di assise, connessi con altri di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9267 del 30 agosto 1995
«...'ergastolo. In questo caso, il giudice per le indagini preliminari non è competente a definire il giudizio con le forme stabilite dagli artt. 444 e 442 c.p.p., anche se ritiene che in concreto debba essere applicata una pena diversa...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3088 del 25 gennaio 2006
«Sulla richiesta di applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p., ritualmente proposta dopo la notificazione del decreto che dispone il giudizio immediato, è competente a decidere il giudice per le indagini preliminari.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 115 del 9 febbraio 1998
«Con il consenso del pubblico ministero, infatti, il procedimento si avvia verso un epilogo anticipato che, con l'assunzione da parte dell'inquisito della qualità di imputato, e l'esercizio dell'azione penale, non consente il ritorno alla fase...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 795 del 8 gennaio 2013
«È inammissibile la richiesta di applicazione della pena formulata dall'imputato dinanzi al giudice del dibattimento, instaurato in virtù di decreto che dispone il giudizio emesso all'esito dell'udienza preliminare, nella quale nessuna analoga...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3472 del 15 ottobre 1992
«...stato il dissenso del pubblico ministero ed il dissenso stesso risulti ingiustificato, la pena richiesta dall'imputato può essere egualmente applicata, ma soltanto in dibattimento ed all'esito di questo, e non nel corso delle indagini preliminari.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4199 del 27 gennaio 1998
«La richiesta di applicazione di pena patteggiata deve essere considerata irrevocabile, una volta che su di essa sia stato manifestato il consenso dell'altra parte, in quanto le dichiarazioni congiunte di volontà determinano effetti non reversibili...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1801 del 13 marzo 1992
«Infatti nessun recesso è più possibile quando le manifestazioni di volontà delle parti hanno determinato nel procedimento effetti irreversibili e tali effetti si verificano nel caso regolato dall'art. 447 c.p.p. prima della pronuncia della...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2519 del 7 novembre 1997
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, nel corso delle indagini preliminari, il giudice non è abilitato a provvedere de plano ma deve fissare apposita udienza, della quale le parti devono essere rese edotte mediante...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9389 del 4 settembre 1992
«La norma non subordina l'esercizio di tale facoltà a condizioni o termini: la richiesta, pertanto, libera nella forma, può essere presentata in qualsiasi momento delle indagini preliminari, anche prima che il pubblico ministero abbia proceduto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5781 del 31 gennaio 1996
«È abnorme, e pertanto ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, richiesto di fissare l'udienza preliminare, disponga invece la restituzione degli atti al pubblico ministero sull'assunto che...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 874 del 1 aprile 1999
«Invero, mentre la revoca del giudizio abbreviato costituisce provvedimento semplicemente illegittimo ma non impugnabile, la revoca del rito direttissimo, pur in origine ammesso, comportando una regressione del procedimento alla fase delle indagini...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7295 del 20 febbraio 2004
«Non è abnorme l'ordinanza con la quale il giudice per le indagini preliminari, investito della richiesta di giudizio immediato, una volta riscontrata la violazione dell'art. 550 c.p.p. per essersi proceduto con rito immediato in riferimento ad una...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10109 del 15 marzo 2005
«Non è abnorme, in tema di giudizio immediato, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari respinga la richiesta del P.M. in quanto presentata oltre novanta giorni dopo l'iscrizione della notizia di reato, posto che il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32722 del 4 agosto 2003
«Non è causa di nullità del decreto che dispone il giudizio immediato la eventuale incompletezza degli atti trasmessi, a corredo della relativa richiesta, dal pubblico ministero al giudice per le indagini preliminari, ai sensi dell'art. 454, comma...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40093 del 9 novembre 2001
«Il decreto con cui il giudice per le indagini preliminari rigetta la richiesta del pubblico ministero di giudizio immediato, ai sensi dell'art. 455 c.p.p. — avverso il quale non è prevista alcuna forma di impugnazione — non presenta i caratteri di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1504 del 12 maggio 1990
«Il proscioglimento per uno dei motivi di merito previsti dall'art. 129 c.p.p. non può essere pronunciato dal G.I.P. (giudice delle indagini preliminari) investito da parte del P.M. della richiesta di giudizio immediato, in quanto l'art. 455 c.p.p....»