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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4513 del 26 gennaio 1993
«Proposta impugnazione (peraltro in termini generici e priva di qualificazione) avverso sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, il giudice di appello investito di essa non può dichiararla inammissibile, ma, qualificatala come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32801 del 30 agosto 2005
«In caso di applicazione della pena su richiesta, la successiva estinzione del reato, ai sensi dell'art. 445, comma 2, c.p.p., pur operando ope legis, in presenza dei presupposti di legge, richiede comunque che la sussistenza di tali presupposti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2268 del 27 maggio 1998
«...dalla Corte di cassazione, la rigetterà con ordinanza. Ne deriva che dall'annullamento consegue il rinvio del giudizio al giudice a quo e non già la trasmissione degli atti allo stesso giudice dopo le pronunce di annullamento senza rinvio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7960 del 18 luglio 1995
«Nel giudizio di rinvio, a seguito di annullamento parziale (art. 624, comma 1, c.p.p.) di sentenza di patteggiamento (art. 444 c.p.p.) per errata determinazione della pena, la individuazione e la qualificazione giuridica del fatto, così come...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1140 del 8 maggio 1999
«In tal caso, essendo precluso al giudice di legittimità ogni accertamento al riguardo e non potendo essere annullata con rinvio una sentenza resa in sede di rito speciale di patteggiamento, deve eliminarsi la disposizione relativa alla confisca,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19 del 3 gennaio 1996
«Il capo di una sentenza con il quale il giudice, sul presupposto della sussistenza di plurime domande (o di questioni di merito) talune delle quali, a suo giudizio, non immediatamente definibili, disponga, con riferimento a queste ultime, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3427 del 25 novembre 1998
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti che non contenga anche l'applicazione delle previste sanzioni amministrative accessorie che conseguono di diritto alla sanzione principale deve essere annullata con rinvio al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4828 del 28 aprile 1994
«In presenza dell'applicazione di una pena illegale su richiesta delle parti ex art. 444 c.p.p., la Cassazione deve pronunciare l'annullamento senza rinvio dell'impugnata sentenza e deve disporre la trasmissione degli atti al giudice di merito per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8377 del 24 luglio 1992
«In materia di patteggiamento, la Corte di cassazione, qualora adotti una decisione che comporti l'annullamento per illegalità della pena concordata dalle parti ed applicata dal giudice, deve annullare senza rinvio, perché l'art. 620, lettera l),...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 874 del 1 aprile 1999
«La Suprema corte ha annullato senza rinvio il provvedimento abnorme, determinando la regressione del procedimento nella fase immediatamente precedente alla emissione della ordinanza impugnata, ponendo, conseguentemente, il giudice di merito nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6196 del 27 maggio 1995
«Ne consegue che il fatto sopravvenuto, giuridicamente rilevante, ben può trovare ingresso nel processo, senza che risulti violato l'accordo tra le parti. (Nella specie, in applicazione di tale principio, la Corte ha annullato con rinvio la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38727 del 6 ottobre 2009
«In tema di giudizio immediato, quando la relativa richiesta sia formulata con riferimento alle previsioni di cui ai commi 1 bis e 1 ter dell'art. 453 c.p.p., relative al caso che l'imputato si trovi in stato di custodia cautelare per i reati cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3027 del 10 novembre 1997
«Deve intendersi che il legislatore delegato del 1989 abbia inteso dettare una disciplina generale del procedimento di oblazione (come si evince anche dalla rubrica del capo decimo e dell'art. 141 att. c.p.p.), secondo la quale è il giudice che,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27941 del 1 settembre 1999
«Nel caso di rinvio dell'udienza dibattimentale a nuovo ruolo, così come nel caso di suo improprio rinvio ad udienza fissa, disposto prima della apertura del dibattimento, compete sempre alle parti e non al giudice l'onere di citare i testi....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40095 del 9 novembre 2001
«Il giudice di appello non può pronunciare sentenza predibattimentale di proscioglimento, in quanto il rinvio alle norme sul giudizio di primo grado di cui all'art. 598 del codice di rito non comprende la eccezionale procedura prevista dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27821 del 11 luglio 2001
«La sentenza predibattimentale di proscioglimento non può essere pronunciata dal giudice di appello, atteso che l'art. 601 c.p.p. disciplina autonomamente la fase degli atti preliminari a tale giudizio rispetto a quella del giudizio di primo grado...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23466 del 6 giugno 2001
«La sentenza predibattimentale di proscioglimento, anche se pronunciata in assenza dei presupposti indicati dall'art. 469 c.p.p. — accordo delle parti e estinzione del reato o improcedibilità dell'azione — è sempre impugnabile soltanto con ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7808 del 2 luglio 1998
«Pertanto, se, nonostante tale previsione, venga proposto appello avverso una tale sentenza e venga, quindi, emessa una sentenza a conclusione del giudizio di gravame da parte del giudice dell'impugnazione, la Corte di cassazione deve annullare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2361 del 5 maggio 2000
«È qualificabile come abnorme, e pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con la quale il giudice del dibattimento, in sede di controllo della regolare costituzione delle parti, ritenuto che la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43261 del 5 novembre 2004
«In tema di atti introduttivi del dibattimento, nell'ipotesi in cui il difensore di fiducia sia rimasto assente all'udienza per un legittimo impedimento, l'imputato che non sia comparso è rappresentato dal sostituto del difensore, nominato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2429 del 26 febbraio 1998
«L'avvenuta tempestiva comunicazione, nel corso degli atti introduttivi al dibattimento, del contemporaneo diverso impegno professionale del difensore presso il tribunale della libertà in difesa di indagato detenuto, non è da sola sufficiente ad...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4708 del 24 aprile 1992
«Il giudice del processo di cui si chiede il rinvio deve effettuare il bilanciamento tra l'interesse difensivo e l'interesse pubblico all'immediata trattazione del procedimento (presenza di imminenti cause estintive, esaurimento dei termini di fase...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 637 del 18 gennaio 1999
«L'adesione del difensore all'astensione collettiva dalle udienze, ritualmente proclamata dall'associazione di categoria, pur inquadrata tra le cause di legittimo impedimento del difensore, di cui all'art. 486, quinto comma, c.p.p., non determina...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5662 del 4 giugno 1993
«Nessun provvedimento di sospensione o di rinvio del dibattimento deve essere adottato dal giudice allorquando l'imputato risulti assistito da due difensori e uno solo di essi abbia addotto impedimenti legittimi alla comparizione all'udienza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2142 del 6 giugno 1996
«L'impedimento a comparire davanti al giudice, dedotto dall'interessato e qualificabile come assoluto, tale da legittimare un rinvio dell'udienza ai sensi dell'art. 127, comma 4, c.p.p., applicabile anche al procedimento dinanzi al tribunale di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1582 del 11 febbraio 1998
«L'obbligo del giudice di rinvio di attenersi alle direttive impartite dalla Corte di cassazione riguarda esclusivamente il principio di diritto enunciato, ma quando l'annullamento sia stato motivato in ragione della mancata assunzione di una prova...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4688 del 26 gennaio 1993
«Ove la dedotta nullità sia effettivamente sussistente, essa potrà quindi essere fatta valere, in caso di rinvio a giudizio, solo nella fase successiva al detto rinvio e segnatamente, quando si tratti di nullità relative, solo in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46753 del 2 dicembre 2004
«Il principio della decisione «allo stato degli atti» è previsto dalla legge solo per il giudizio abbreviato (ex art. 440 c.p.p.), mentre nel rito normale il dibattimento è l'asse portante del processo. (Nella specie, in ossequio a detto principio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18362 del 14 maggio 2002
«Al fine dell'assolvimento dell'onere di trasmissione al Gip, con la richiesta di rinvio a giudizio, della documentazione relativa alle indagini espletate, il P.M. ha il potere di individuare e allegare gli atti che attengono strettamente ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5747 del 17 giugno 1997
«Inoltre il giudice ha un obbligo specifico di motivazione in ordine al mancato esercizio di tale potere-dovere e perciò la mancanza di una adeguata giustificazione della propria condotta determina un vizio di motivazione lesivo della legge dal...»