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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1048 del 28 gennaio 1995
«Il diritto reale d'uso o di usufrutto del legatario non è opponibile al terzo acquirente dell'immobile (nella specie, aggiudicatario in seguito ad espropriazione immobiliare nei confronti dell'erede) se non risulti dalla nota di trascrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1481 del 11 febbraio 1987
«Il notaio che, dopo aver pagato, in sede di registrazione, l'imposta proporzionale ipotecaria su un atto pubblico di trasferimento immobiliare (per il quale la trascrizione è obbligatoria) ometta di richiedere tempestivamente al conservatore dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3433 del 25 maggio 1981
«Il legislatore — stabilendo, nel primo comma dell'art. 2671 c.c., che il notaio o altro pubblico ufficiale che ha ricevuto o autenticato l'atto soggetto a trascrizione ha l'obbligo di curare che questa venga eseguita «nel più breve tempo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 370 del 13 gennaio 1995
«...il regolamento secondo legge dell'interesse pubblico alla pubblicità immobiliare, e non suscettibile di passare in giudicato, potendo le parti interessate adire la normale via contenziosa per ottenere una pronuncia sull'esistenza del loro diritto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5835 del 19 aprile 2001
«Perché un documento costituisca atto pubblico e abbia l'efficacia riconosciuta dall'art. 2700 c.c., occorre che lo stesso provenga da un pubblico ufficiale e che sia formato nell'esercizio di una funzione specificatamente diretta alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4844 del 14 aprile 2000
«La fede privilegiata, che conformemente al disposto dell'art. 2700 c.c., deve riconoscersi ai verbali redatti da pubblici ufficiali ai sensi e per gli effetti di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, riguarda la constatazione senza alcun...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 571 del 19 gennaio 2000
«È necessaria la proposizione della querela di falso, avverso un atto pubblico rogato da un pubblico ufficiale, se questi attesti fatti difformi dal vero, ancorché rispecchianti le dichiarazioni resegli dalle parti, come nel caso che in base ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6959 del 6 luglio 1999
«La querela di falso non è esperibile né avverso il documento che provenga dal pubblico ufficiale al di fuori dall'esercizio dello speciale potere di documentazione e della speciale funzione di certificazione richiesti perché sussista atto pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11823 del 25 novembre 1997
«Il regime probatorio previsto dall'art. 2700 c.c. in tanto è applicabile in quanto esista un documento incontestabilmente qualificabile come «atto pubblico» ai sensi del precedente art. 2699 (documento redatto, con le richieste formalità, da un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8442 del 20 agosto 1990
«Nel caso in cui nell'atto pubblico di trasferimento di diritti reali immobiliari dietro corrispettivo di un prezzo, sottoscritto dalle parti, sia mancata per qualsiasi motivo, volontario o meno, la sottoscrizione del documento da parte del notaio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9378 del 27 aprile 2011
«Nel giudizio di risarcimento danni nell'ambito di procedura espropriativa, la stima operata dalla Commissione provinciale, avente natura squisitamente valutativa, non fa piena prova fino a querela di falso, non costituendo atto pubblico, cui si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9380 del 27 aprile 2011
«La indicazione in un atto pubblico di dati desunti da altre risultanze documentali può fare fede fino a querela di falso relativamente al compimento dell'operazione eseguita, ma non in ordine alla veridicità del dato richiamato. (Fattispecie...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10375 del 7 agosto 2000
«...sotto il profilo della validità del negozio, un tertium genus rispetto alla scrittura privata non autenticata e all'atto pubblico, atteso che l'autenticazione opera esclusivamente sul piano della prova e non della validità sostanziale dell'atto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16419 del 21 novembre 2002
«Ha valore probatorio come l'originale la copia conforme di un atto pubblico (nella specie, sommario processo verbale di infrazione al codice della strada), quando questa sia una rappresentazione scritta dell'originale nella quale i segni grafici...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25305 del 16 ottobre 2008
«La garanzia di certezza che deve assistere l'autenticazione delle copie impone che il pubblico ufficiale dichiari in modo espresso la conformità delle stesse all'originale, solo cosa potendosi acquisire la sicurezza che sia stato presentato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4743 del 20 ottobre 1978
«Il principio di cui all'art. 2715 c.c., secondo cui le copie delle scritture private hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale, a condizione che siano spedite da un pubblico ufficiale e che l'originale sia depositato presso di lui, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 629 del 12 febbraio 1977
«...e tanto meno per la prima volta in Cassazione, giacché, non essendo tali norme fondate su ragioni d'ordine pubblico, la prova stessa deve ritenersi legittimamente acquisita al processo quando sia stata eseguita senza opposizione dell'interessato.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7521 del 29 marzo 2010
«...assoluta di conformità della copia trasmessa all'originale, equiparando - limitatamente all'oggetto (atti o provvedimenti processuali) ed alle finalità della norma - l'attestazione dell'avvocato a quella del pubblico ufficiale competente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2590 del 2 febbraio 2009
«Ne consegue che, anche nel rito del lavoro, l'eventuale produzione in giudizio di copia fotostatica non autenticata della procura - generale o speciale, conferita per atto pubblico o scrittura privata - non determina automaticamente la nullità o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10501 del 8 maggio 2006
«La regola posta dall'art. 2719 c.c. — secondo cui le copie fotografiche di scritture hanno la stessa efficacia di quelle autentiche non solo se la loro conformità all'originale è attestata dal pubblico ufficiale competente ma anche qualora detta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 212 del 21 gennaio 1985
«Le copie fotostatiche e fotografiche di un documento hanno, a norma dell'art. 2719 c.c., lo stesso valore probatorio degli originali quando la loro conformità con questi attestata dal pubblico ufficiale, ovvero non è espressamente disconosciuta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28102 del 30 dicembre 2009
«I limiti di ammissibilità della prova testimoniale avente ad oggetto la stipulazione, dopo la formazione di un documento negoziale, di un patto aggiunto o contrario al contenuto dello stesso non sono dettati per ragioni di ordine pubblico ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6346 del 5 luglio 1994
«...per testimoni o per presunzioni (artt. 2726 e 2722 c.c.), sicché tali prove restano escluse anche quando, trattandosi di atto pubblico, manchi la specificazione che il pagamento sia avvenuto avanti al notaio o, comunque, all'ufficiale rogante.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8229 del 7 ottobre 1994
«...o mandatario ex lege dell'istituto — costituisce una prestazione economica di natura previdenziale, in quanto tale indisponibile perché destinata al perseguimento di un interesse pubblico sul quale non possono prevalere interessi individuali.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12866 del 4 giugno 2009
«Il divieto di deferire il giuramento su fatti illeciti, posto dall'art. 2739 c.c., trovando il suo fondamento nell'opportunità di non obbligare il giurante a confessarsi autore di un atto per lui potenzialmente produttivo anche di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5994 del 15 marzo 2007
«Deve inoltre intendersi per fatto illecito non solo quello penale o quello civile «turpe» ma anche ogni azione contrastante con norme imperative, d'ordine pubblico o di buon costume. (Nella fattispecie, relativa alla domanda di danni esperita dai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8423 del 25 agosto 1998
«In tema di giuramento, la norma di cui all'art. 2739 c.c. (divieto di deferimento del giuramento su fatti illeciti) trova il suo fondamento nell'opportunità di non obbligare il giurante a confessarsi autore di un atto per lui potenzialmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2997 del 29 marzo 1999
«...che l'interesse pubblico alla sussistenza di regolari fonti di finanziamento per l'Inps poteva ritenersi connesso solo mediatamente e strumentalmente con l'interesse dei lavoratori alla fruizione del trattamento previdenziale ed assistenziale).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26898 del 10 novembre 2008
«In tema di pegno avente per oggetto titoli del debito pubblico, gli atti di incasso del controvalore dei titoli stessi venduti dalla banca creditrice e accreditati sul conto corrente del cliente poi fallito, con corrispondente parziale riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3427 del 20 ottobre 1975
«Se è vero che l'art. 2836 c.c. stabilisce che, ove il titolo per l'iscrizione dell'ipoteca risulti da atto pubblico o da sentenza o da altro provvedimento giudiziale ad essa parificato, si deve presentare copia del titolo stesso, è anche vero che...»