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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 17299 del 12 luglio 2013
«In tema di assunzione all'estero della prova civile, la mancata informazione delle parti circa il tempo ed il luogo dell'assunzione della prova non contrasta con l'ordine pubblico interno, sempre che l'autorità che abbia disposto la rogatoria non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3050 del 9 maggio 1980
«...dell'indicato potere, per acquisire copie degli assegni medesimi, atteso che, anche se la banca trattaria sia un istituto di diritto pubblico, il cliente ha facoltà di conseguire il rilascio di dette copie, in forza del rapporto di conto corrente.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 5 luglio 1995
«...è la decorrenza del minor termine per richiedere la definizione anticipata del procedimento, alla quale dunque l'imputato conserva il diritto di ricorrere una volta dichiarata la nullità e rinnovata la citazione da parte del pubblico ministero).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35217 del 21 settembre 2007
«La questione di legittimità costituzionale dell'art. 593, comma primo, c.p.p., come modificato dall'art. 1 L. 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui inibisce all'imputato la possibilità di interporre appello avverso le sentenze di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«L'ammissibilità dell'atto di impugnazione dipende dal tasso di determinatezza dei motivi che la sostengono, la cui valutazione deve essere volta ad accertare la chiarezza e specificità dei medesimi in rapporto ai principi della domanda, della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4404 del 4 maggio 1998
«La S.C., nel confermare la pronuncia del giudice di merito, ha sancito il principio di diritto di cui in massima, aggiungendo, ancora, che la prescrizione di cui al ricordato art. 252, non attenendo all'ordine pubblico, deve essere necessariamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1456 del 8 febbraio 1994
«In tema di impugnazioni, l'acquiescenza è istituto di carattere generale che — pur occupandosene il codice di procedura penale a proposito del pubblico ministero — deve essere esteso anche alle parti private, per il carattere disponibile del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2017 del 11 maggio 2000
«L'inammissibilità, pertanto, può essere pronunciata soltanto se la violazione, che è addebitabile al pubblico ufficiale ricevente, assuma caratteristiche tali da far escludere anche la possibilità della presunzione (altrimenti doverosa) della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2888 del 27 marzo 1997
«Poiché nel processo penale l'obbligo della rifusione delle spese giudiziali sostenute dalla parte civile è collegato alla soccombenza, la quale, nel giudizio di impugnazione, deve essere valutata con riferimento al gravame, nell'ipotesi di ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 389 del 14 gennaio 1998
«In tema di false dichiarazioni a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) è affetta da vizio logico di motivazione la sentenza che escluda l'elemento psicologico del reato per ignoranza da parte dell'imputato di una precedente sentenza dichiarativa di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1213 del 6 febbraio 1998
«Il tribunale investito di una domanda di liquidazione coatta amministrativa (al pari del tribunale fallimentare) non è vincolato alle deduzioni ed osservazioni — eventualmente dubitative — del soggetto richiedente, essendo chiamato ad accertare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20730 del 30 luglio 2008
«...tutela di un presunto uso privato di una strada, il giudice di secondo grado non aveva il potere, in assenza di contestazione sul punto, di riqualificare tale domanda come intesa a far valere un diritto di uso pubblico sulla strada medesima ).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25837 del 11 dicembre 2007
«In materia di pubblico impiego contrattualizzato - come si evince anche dall'art. 56, comma 6, del D.Lgs. n. 29 del 1993, nel testo, sostituito dall'art. 25 del D.Lgs. n. 80 del 1998 e successivamente modificato dall'art. 15 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4185 del 2 marzo 2004
«Il principio del divieto di domande nuove in appello, essendo di ordine pubblico, non può essere sanato dall'accettazione del contraddittorio da parte dell'avversario, valendo tale accettazione solo nell'ipotesi di novità di domande proposte in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1052 del 21 febbraio 1986
«...346 c.p.c., se vittorioso, in quanto il detto divieto è posto a esclusiva tutela del suo diritto di difesa (a differenza del divieto di proporre domanda nuova in appello, il quale, essendo di ordine pubblico, è rilevabile anche d'ufficio).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11227 del 28 agosto 2000
«...impugnata aveva dichiarato inammissibile l'appello proposto da un ente pubblico territoriale, siccome la procura apposta a margine dell'atto d'appello ricava la sottoscrizione di colui che già da alcuni mesi prima non era più presidente dell'ente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15616 del 26 luglio 2005
«...consegna dell'atto da notificarsi o, qualora il notificante non si sia fatto rilasciare la detta ricevuta al momento dell'incarico, attraverso idonea attestazione dello stesso pubblico ufficiale della data di ricezione dell'atto da notificare.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22548 del 26 ottobre 2007
«...c.p.c., e ciò in funzione del rito camerale, la cui struttura semplificata è volta a realizzare il preminente interesse pubblico, di rilievo costituzionale, alla speditezza della definizione dei ricorsi che possono essere celermente decisi.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4891 del 14 aprile 2000
«...alcuna dalla evidenziata previsione normativa in quanto, vertendo la discussione solo sulle difese già proposte, non è consentito alle parti — e, perciò, anche al pubblico ministero — portare fatti o motivi nuovi e diversi da quelli trattati.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10578 del 5 novembre 1990
«Con riguardo al giudizio di cassazione, la norma dell'art. 379, terzo comma, c.p.c., che attribuisce al pubblico ministero il diritto di esporre le sue motivate conclusioni dopo l'esposizione delle difese delle parti, manifestamente non è in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14807 del 15 novembre 2000
«...il processo dinanzi alla corte di cassazione belga, secondo le quali, dopo l'intervento dei difensori, «il pubblico ministero consegna le sue conclusioni, dopo le quali alcuno scritto sarà più ricevuto», e partecipa alla successiva deliberazione).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7708 del 13 luglio 1993
«...ragione, quella (art. 437, secondo comma, c.p.c.) del giudizio di appello — risponde ad esigenze di ordine pubblico attinenti al funzionamento stesso del processo, in aderenza ai principi di immediatezza, oralità e concentrazione che lo informano.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6700 del 16 giugno 1993
«...periodo presso l'ente soppresso la stessa natura previdenziale dell'indennità premio di servizio erogata dall'Inadel e fungendo il rapporto di pubblico impiego, unitariamente considerato, come mero presupposto esterno del rapporto previdenziale.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8545 del 4 agosto 1995
«...a quello di pubblico impiego), con conseguente competenza del pretore in funzione di giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 444 c.p.c., essendo irrilevante altresì che il rapporto sia gestito direttamente dallo stesso ente datore di lavoro.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 477 del 18 gennaio 1983
«Il contratto condizionato di finanziamento, non documentando l'esistenza di un diritto di credito, nel soggetto finanziatore, dotato del requisito della certezza, è inidoneo, pur se stipulato con atto pubblico notarile, ad assumere efficacia di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2277 del 24 febbraio 1993
«In tema di espropriazione immobiliare, la mancanza del pubblico avviso dell'offerta più alta, prescritto, nel caso di offerta di acquisto dopo l'incanto (cosiddetto aumento di sesto), dall'ultimo comma dell'art. 584 c.p.c., esaurendo questo la sua...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4176 del 15 maggio 1990
«Qualora un ente pubblico abbia acquistato il godimento di un immobile mediante un contratto di locazione, l'avvenuta destinazione del bene (con provvedimento contestuale o successivo alla stipulazione del contratto) a sede di pubblico ufficio non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6448 del 18 dicembre 1985
«Con riguardo ad un immobile, il quale, nel quadro degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del novembre 1980 (D.L. 26 novembre 1980, n. 776, convertito in L. 22 dicembre 1980, n. 874), sia stato vincolato dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2322 del 12 aprile 1980
«Le modalità estrinseche di esecuzione dei lavori, non essendo indissolubilmente connesse col modo di essere proprio del risultato di interesse pubblico perseguito, costituiscono attività meramente materiale che, come non può svolgersi in contrasto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3617 del 11 febbraio 1998
«In materia di protezione del diritto d'autore l'art. 171 a) della legge 22 aprile 1941 n. 633 punisce con la multa chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma riproduce, recita in pubblico, diffonde o pone comunque in...»