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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4630 del 26 febbraio 2009
«La chiusura del fallimento, ancorché intervenuta in epoca anteriore all'entrata in vigore del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, comporta il venir meno delle incapacità personali derivanti al fallito dalla dichiarazione di fallimento, e ciò in virtù...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9106 del 17 aprile 2009
«In tema di I.V.A., la natura privilegiata del credito, prevista dall'art. 62, terzo comma, del D.P.R. n. 633 del 1972, comporta che l'ammissione del contribuente all'amministrazione straordinaria non sospende la decorrenza degli interessi dovuti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11692 del 1 giugno 2005
«Alla luce della sentenza n. 204 del 1989 della Corte costituzionale, sui crediti di lavoro dovuti al dipendente di imprenditore dichiarato fallito è dovuta la rivalutazione monetaria anche in riferimento al periodo successivo all'apertura del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18410 del 1 agosto 2013
«...una situazione di "semiplena probatio" e lo specifico ambito, più volte oggetto di interventi regolatori della Corte costituzionale, i poteri di acquisizione officiosa; la S.C., nel cassare la decisione, ha affermato il principio su esteso).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5478 del 9 giugno 1997
«Né alcun rilievo assume la comparizione dell'imputato al dibattimento di secondo grado, la quale non può, di per sé, valere come ratifica dell'impugnazione proposta dal difensore privo di specifico mandato (vedi la sentenza della Corte cost. 5...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11083 del 11 giugno 2004
«...in quanto si limita a collocarne il soddisfacimento nell'ambito di un sistema improntato al principio della par condicio creditorum al cui rispetto è finalizzata la stessa azione (come già affermato da Corte costituzionale 27 luglio 2000, n. 379).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18125 del 13 settembre 2005
«...in conformità dal ruolo istituzionale della Corte di cassazione, che, quale organo supremo di giustizia, è preposta proprio ad assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, nonché l'unità del diritto oggettivo nazionale.»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37151 del 10 settembre 2009
«...l'inutilizzabilità delle stesse intercettazioni. (In motivazione la Corte ha chiarito che la sanzione di inutilizzabilità non è in tal caso configurabile nemmeno a seguito dell'intervento della sentenza della Corte Costituzionale n. 336 del 2008).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3037 del 15 marzo 1995
«Il vizio della sentenza di primo grado correlato al mancato rispetto dell'art. 292 c.p.c., nel testo emendato dagli arresti integrativi della Corte costituzionale n. 250 del 28 novembre 1986 e n. 317 del 6 luglio 1989, — il quale prescrive che in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30576 del 30 dicembre 2011
«...della successione delle leggi nel tempo (come osservato, segnatamente, dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 130 del 2002), con la conseguenza che la mancata comunicazione determina la nullità degli atti del giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7580 del 26 marzo 2013
«Ai fini della tempestiva prosecuzione del processo, sospeso per la pendenza di un giudizio di legittimità costituzionale sulla disciplina applicabile nella causa a seguito di questione sollevata da altro giudice, il termine per la riassunzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2616 del 7 febbraio 2006
«Anche nel vigore della nuova disciplina della Gazzetta Ufficiale, che prevede la pubblicazione, in essa, del testo integrale di tutti i provvedimenti della Corte costituzionale, la pubblicità legale, così migliorativamente attuata, resta comunque...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12735 del 28 novembre 1992
«...di detta questione da parte della Corte costituzionale, non è soggetta a termine perentorio, in carenza di una specifica previsione, analoga a quella dettata dall'art. 297, primo comma, c.p.c. con esclusivo riferimento alla sospensione necessaria.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13302 del 27 novembre 1999
«La morte del procuratore della parte produce l'interruzione automatica del processo indipendentemente dalla conoscenza che dell'evento abbiano le parti od il giudice, e tale sistema è rimasto immutato anche dopo la sentenza della Corte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8728 del 3 settembre 1998
«...non rientrando un tale atto, neppure a seguito della decisione della Corte costituzionale del 6 giugno 1989, n. 317, nell'elenco di quelli tassativamente indicati nell'art. 292 c.p.c., per i quali è prescritta la notificazione al contumace.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7627 del 30 luglio 1996
«L'impugnazione proposta l'ultimo giorno utile dopo l'orario di chiusura dell'ufficio della cancelleria deve ritenersi ammissibile purché il ricevimento del relativo atto non derivi da un'iniziativa unilaterale del funzionario (perché in tal caso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1117 del 22 giugno 2000
«In tema di estradizione, qualora per il reato per il quale l'ordinamento dello Stato richiedente prevede la pena di morte, come affermato dalla Corte cost. con la sentenza n. 223 del 1996, dichiarativa della illegittimità costituzionale dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9716 del 18 giugno 2003
«La comunicazione, infatti, originariamente - prima che la sentenza n. 102 del 1986 della Corte costituzionale colpisse l'art. 98, primo comma, della legge fallimentare - neppure prevista, ha la sola funzione di portare a conoscenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18105 del 7 agosto 2009
«Pertanto, nel caso in cui il giudice delegato non abbia provveduto d'ufficio al riconoscimento in privilegio della rivalutazione monetaria e degli interessi postfallimentari sui crediti di lavoro (dovuto, ai sensi dell'art. 54 della legge fall., a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41958 del 30 ottobre 2009
«La sospensione dell'esecuzione di condanna inflitta per il delitto di atti sessuali con minorenne previsto dall'art. 609-quater c.p. non può essere disposta ai sensi dell'art. 656, comma nono, c.p.p., neanche ove sia stata riconosciuta la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20332 del 14 giugno 2006
«...la custodia cautelare sia stata sofferta. (In motivazione, la Corte ha escluso, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale sul tema, che una siffatta ricostruzione del sistema possa considerarsi in conflitto con gli artt. 3 e 13 Cost.)»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34472 del 19 aprile 2012
«Le decisioni della Corte EDU che evidenzino una situazione di oggettivo contrasto - non correlata in via esclusiva al caso esaminato - della normativa interna sostanziale con la Convenzione EDU assumono rilevanza anche nei processi diversi da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2015 del 10 maggio 1995
«...dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 211 del 3 maggio 1993, l'attribuzione dei benefici combattentistici ha la funzione di gratificare un merito il cui mancato riconoscimento non può assumere una valenza anche in senso lato sanzionatorio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21864 del 25 ottobre 2010
«In tema di esdebitazione, istituto previsto dagli artt. 142 a 144 della legge fall., nel testo novellato dal d.l.vo n. 5 del 2006 e dal d.l.vo n. 169 del 2007, la domanda con cui il debitore chiede di essere ammesso a tale beneficio va notificata,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1852 del 9 febbraio 2001
«Le questioni non ricomprese nel thema decidendum del giudizio d'appello — coincidente con le questioni effettivamente devolute con i motivi d'impugnazione o, se di queste siano l'antecedente logico, con quelle rilevabili d'ufficio, su cui non sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7965 del 27 marzo 2008
«In tema di estensione del fallimento della società regolare al socio illimitatamente responsabile dopo la sentenza n. 319 del 2000 della Corte costituzionale — che ha dichiarato la parziale illegittimità dell'art. 147 legge fall. nella parte in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5764 del 10 marzo 2011
«In tema di dichiarazione del fallimento del socio illimitatamente responsabile di società di persone, il principio di certezza delle situazioni giuridiche - la cui generale attuazione la Corte costituzionale ha inteso assicurare con la pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7075 del 5 aprile 2005
«In tema di dichiarazione di fallimento del cd. socio occulto di una società irregolare (c.d. società “di fatto”), è manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 147, secondo comma, legge fall., sollevata, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18927 del 28 settembre 2005
«In tema di dichiarazione del fallimento del socio illimitatamente responsabile di società di persone, il principio di certezza delle situazioni giuridiche — la cui generale attuazione la Corte costituzionale ha inteso assicurare con la pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20240 del 23 maggio 2002
«La definizione del reclamo del detenuto al magistrato di sorveglianza avverso il provvedimento del direttore dell'istituto penitenziario in materia di colloqui e conversazioni telefoniche deve avvenire con provvedimento de plano e non all'esito...»