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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34171 del 26 agosto 2008
«L'inutilizzabilità, per inosservanza della disposizione sul previo avvertimento ex art. 64, terzo comma, lett. c ), c.p.p., delle dichiarazioni rese come persona informata sui fatti dal soggetto che invece avrebbe dovuto essere imputato di reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15685 del 24 aprile 2002
«La rinnovazione dell'interrogatorio del collaboratore di giustizia che abbia reso dichiarazioni sulla responsabilità di altri può essere effettuata dal pubblico ministero, a norma dell'art. 26 comma 2 della legge 1 marzo 2001, n. 63 (sul c.d....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4242 del 18 luglio 1997
«L'art. 64, comma 3, c.p.p., il quale prescrive che la persona da interrogare debba essere previamente avvertita della facoltà di non rispondere, è da considerare disposizione normativa attinente all'«intervento» dell'imputato, cui si riferisce...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34784 del 14 settembre 2007
«L'omessa citazione in giudizio della persona offesa, pur essendo prevista a pena di nullità, non può essere eccepita da chi non ha interesse alla osservanza della disposizione violata. (Nella fattispecie, relativa a furto di energia elettrica, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2603 del 26 febbraio 1991
«In tema di costituzione di parte civile, la disposizione di cui all'art. 18 comma quinto della L. n. 349 del 1986 (istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale) che attribuisce alle associazioni ambientali la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12164 del 30 marzo 2012
«La disposizione generale per cui la nomina di un difensore in eccedenza rispetto al numero consentito rimane priva di effetto finché la parte non provvede alla revoca di quelle precedenti, non è applicabile nel giudizio di cassazione, nel quale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1282 del 13 dicembre 1996
«La disposizione generale di cui all'art. 24 att. c.p.p., secondo la quale la nomina di ulteriori difensori si considera senza effetto finché la parte non provvede alla revoca delle nomine precedenti che risultino in eccedenza rispetto al numero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 205 del 23 febbraio 1993
«La disposizione dell'art. 28 att. c.p.p., secondo cui il nominativo del difensore di ufficio deve essere comunicato senza ritardo all'imputato, non è tutelata, in caso di omissione, da sanzione di nullità sicché, per la tassatività di queste (art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9383 del 2 settembre 2000
«Ne consegue che al difensore di fiducia sostituito ai sensi della citata disposizione normativa e nei cui confronti non sia successivamente intervenuta dichiarazione di revoca del mandato difensivo da parte dell'assistito, spetta la notifica...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23 del 11 gennaio 1994
«Peraltro, quando non sia possibile procurare tale conoscenza «effettiva», è solo la conoscenza «legale» che può far ritenere osservata la norma che prescrive l'avviso, sicché in tal caso occorre usare le forme stabilite per le notificazioni, che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40869 del 28 ottobre 2003
«In tema di patrocinio a spese dello Stato, la competenza per la liquidazione delle spese relative ai procedimenti incidentali spetta al giudice della fase o del grado del processo principale in cui è stata svolta l'attività difensiva da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32284 del 31 luglio 2003
«In tema di liquidazione degli onorari e delle spese al difensore dell'imputato irreperibile, secondo quanto stabilito dall'art. 117 del T.U. sulle spese di giustizia approvato con D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115 (e, in precedenza, dall'ora abrogato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11783 del 30 novembre 1995
«Qualora la parte civile non compaia nel giudizio di appello e non presenti le conclusioni, la sua costituzione non può intendersi revocata ai sensi dell'art. 82, comma 2, c.p.p., valendo tale disposizione solo per il processo di primo grado. Ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5773 del 15 febbraio 1995
«D'altro canto la ratio di tale disposizione non risulta assolutamente incentrata sull'esigenza di sottrarre l'imputato alla presenza di un numero di difensori della parte civile che ecceda quello ivi indicato, ma è tesa esclusivamente a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3513 del 22 maggio 1997
«In tema di garanzie di libertà del difensore, la disposizione di cui all'art. 103, quarto comma, c.p.p., secondo cui all'attività di ispezione, perquisizione e sequestro da compiersi presso gli studi professionali legali deve procedere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1355 del 5 maggio 1992
«Tale facoltà è prevista, nel successivo comma, anche per il pubblico ministero, nell'ipotesi di fermo o di arresto; in tal caso il limite temporale coincide con il momento in cui l'arrestato o il fermato è posto a disposizione del giudice e vi è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2019 del 18 gennaio 2006
«La disposizione dell'art. 108 comma primo c.p.p., così come modificata dall'art. 5 della legge 6 marzo 2001 n. 60, nel prevedere che il nuovo difensore dell'imputato o quello designato d'ufficio che ne fa richiesta ha diritto a un termine congruo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1400 del 3 febbraio 1999
«...so. La disposizione dell'art. 109 c.p.p. tende, infatti, a rispettare il patrimonio culturale e linguistico dei soggetti interessati e non è posta a garanzia dell'intervento, della assistenza e della rappresentanza dell'imputato. Per contro,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 758 del 26 aprile 1995
«La Corte di cassazione, in applicazione del principio di diritto di cui in massima, ha annullato con rinvio l'impugnata ordinanza, specificando che la mancata ammissione della documentazione prodotta dall'indagato e la sua mancata traduzione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1396 del 13 gennaio 2006
«Nel procedimento di esecuzione, l'acquisizione di atti, anche in copia, del procedimento di cognizione (salvo che trattasi di atti mancanti di cui debbasi ricostruire il contenuto) non costituisce attività istruttoria soggetta alle regole del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1324 del 6 ottobre 1994
«Nel caso in cui sulla copia consegnata all'imputato appaia dubbia l'identificazione della data di notificazione che fa decorrere il termine per opporsi al decreto penale di condanna - nella specie la data, scritta a mano, era leggibile come 17...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4212 del 28 novembre 1994
«L'esercizio del potere discrezionale di autorizzazione al rilascio di copia degli atti, di cui all'art. 116 c.p.p., da parte di organo giudiziario incompetente, non comporta nullità di sorta, non rientrando tale violazione in nessuna delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21142 del 24 maggio 2001
«In tema di atti del procedimento, la disposizione di cui all'art. 116 c.p.p., secondo cui chiunque vi abbia interesse può ottenere il rilascio di copia a proprie spese, deve essere intesa nel senso che tale diritto si riferisce a copie leggibili e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1998
«In tema di procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione, la disposizione di cui al primo comma dell'art. 315 c.p.p., che prevede la sanzione di inammissibilità della domanda soltanto con riferimento alla mancata osservanza del termine...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 16 giugno 1995
«La proroga della custodia cautelare nel corso delle indagini preliminari è un istituto di carattere eccezionale, come risulta dalle aggettivazioni della disposizione che la prevede, con riferimento sia alle esigenze cautelari (che devono essere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 8 giugno 1999
«Dall'omessa notificazione dell'avviso di udienza deriva una nullità generale a regime intermedio di cui all'art. 178, lett. c), c.p.p., come tale soggetta al regime di rilevabilità e deducibilità di cui agli artt. 180 e 182 c.p.p. (Nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 670 del 26 marzo 1994
«Pur in assenza di una esplicita disposizione come quella dettata, in tema di requisiti della sentenza, dall'art. 546 c.p.p. che sanziona con la nullità il difetto o l'incompletezza del dispositivo, non può escludersi la sussistenza di analogo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 30 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3 e 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 309, comma ottavo, c.p.p., nella parte in cui non prevede, come obbligatoria, a pena di nullità, la comunicazione o informazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1278 del 3 maggio 1993
«La violazione del terzo e quarto comma dell'art. 127 comporta, per espressa disposizione del quinto comma del medesimo articolo, una nullità riconducibile a quelle relative all'intervento dell'imputato (art. 178, primo comma, lett. c, c.p.p.) con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 352 del 14 febbraio 1997
«La disposizione contenuta nell'art. 409, comma sesto, c.p.p., che riconosce espressamente alla parte offesa la legittimazione a ricorrere per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione pronunciata all'esito della camera di consiglio, senza...»