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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2761 del 22 luglio 1969
«L'opposizione a decreto ingiuntivo dà luogo ad un ordinario giudizio di cognizione, nel quale le parti, pur risultando processualmente invertite, conservano la loro posizione sostanziale e rimangono soggette agli oneri relativi, nel senso che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 735 del 6 marzo 1969
«È legittima la collocazione contemporanea dello stesso credito in distinti riparti o ricavati da singole esecuzioni rivolte contro più debitori solidali sotto la condizione esplicita o implicita che non si ottenga (o non si possa ottenere)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 77 del 15 gennaio 1969
«Per effetto dell'opposizione a decreto ingiuntivo si apre un ordinario giudizio di cognizione nel quale ciascuna delle parti viene ad assumere la propria effettiva e naturale posizione, restando a carico del creditore — avente veste di attore per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2 del 3 gennaio 1970
«In tema di società in nome collettivo, fra i «terzi» ai quali – a norma dell'art. 2300 c.c. – non è opponibile la modificazione dell'atto costitutivo non iscritta nel registro delle imprese, sono da ricomprendersi, oltre ai creditori sociali,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2300 del 9 novembre 1970
«L'art. 54 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267 (legge fallimentare), stabilisce che i creditori garantiti da ipoteca, pegno o privilegio fanno valere il loro diritto di prelazione sul «prezzo» dei beni vincolati, per cui, dato il chiaro tenore della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2445 del 20 novembre 1970
«A legittimare la concessione del sequestro conservativo occorre la esistenza di un credito, anche se non liquido od esigibile, purché attuale, ossia non meramente ipotetico od eventuale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1510 del 19 maggio 1971
«Affinché un credito possa ritenersi determinabile attraverso un puro calcolo aritmetico, e come tale liquido e produttivo di interessi, è necessario che siano certi ed incontroversi gli elementi da porre a base delle operazioni aritmetiche.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1772 del 11 giugno 1971
«La circostanza che il credito sia garantito da ipoteca non è, di per sé, di ostacolo alla concessione del sequestro conservativo, sempre che il giudice del merito ritenga, sia pure implicitamente, che l'ipoteca non sia sufficiente a garantire il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2863 del 12 ottobre 1971
«Ai fini della pignorabilità di crediti di enti pubblici, vanno distinti i crediti che traggono origine da rapporti di diritto privato — per i quali l'azione esecutiva è sempre ammissibile — da quelli nascenti dall'esercizio di pubbliche potestà,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1588 del 23 maggio 1972
«La prova richiesta dalla legge per l'emissione del decreto ingiuntivo è quella che può trarsi, in ordine ai fatti giuridici costitutivi di un diritto di credito, da qualsiasi documento meritevole di fede quanto all'autenticità; non occorre,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 333 del 8 febbraio 1972
«Nell'espropriazione presso terzi è dalla data della notificazione dell'atto, previsto dall'art. 543 c.p.c., che il pignoramento comincia ad esplicare i suoi effetti, tra i quali va ricompreso riguardo al terzo pignorato l'inopponibilità rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3614 del 15 dicembre 1972
«L'inosservanza dell'art. 604 c.p.c. incide sulla concreta efficacia del vincolo esecutivo posto in essere dal creditore procedente, sulla sua intrinseca idoneità ad attuare la funzione dell'esecuzione forzata, sì che l'azione intesa a farla valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 949 del 25 marzo 1972
«In tema di distribuzione della somma ricavata nell'espropriazione immobiliare, le questioni dell'art. 598 c.p.c. sottratte alla competenza del giudice dell'esecuzione ed attribuite a quella del collegio sono esclusivamente quelle sollevate dai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2532 del 8 ottobre 1973
«L'accessione è un modo originario di acquisto a favore di chi è già proprietario e gli effetti di essa non possono essere invocati nell'ambito di rapporti giuridici conseguenti a modi di acquisto derivativi. (Nella specie, i giudici di appello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2913 del 7 novembre 1973
«La domanda di insinuazione di un creditore nel fallimento è idonea a interrompere la prescrizione nei confronti non solo del debitore fallito ma anche del debitore solidale non fallito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1244 del 3 maggio 1974
«La richiesta di pagamento degli interessi corrispettivi sulle somme dovute in virtù di titoli di credito scaduti in base ai quali, come prova del credito, è chiesto decreto ingiuntivo, è legittima e ammissibile, trattandosi di crediti liquidi ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3130 del 25 ottobre 1974
«L'atto ricevuto da notaio o da pubblico ufficiale autorizzato, cui si riferisce per l'emissione del decreto ingiuntivo l'art. 642 c.p.c., non è qualunque atto da cui si possa dedurre l'esistenza di un fatto idoneo a far sorgere il credito vantato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 371 del 8 febbraio 1974
«Il creditore sequestrante, al quale non sia stato dato avviso del pignoramento ai sensi dell'art. 498 c.p.c., è legittimato a proporre opposizione di terzo all'esecuzione, al fine di lamentare le specifiche violazioni che concernono la tutela dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1665 del 29 aprile 1975
«Gli artt. 2931 e 2932 c.c. non attribuiscono al giudice, che emette una sentenza di condanna del convenuto all'adempimento di un obbligo di fare o di non fare, il potere di autorizzare l'attore a provvedere egli stesso all'esecuzione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2383 del 13 giugno 1975
«Gli assegni bancari posti a fondamento di un decreto ingiuntivo, quando siano privi dell'indicazione del luogo di emissione e delle altre indicazioni suppletive, sono ex art. 2 ultimo comma, del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736, invalidi come tali e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3532 del 24 ottobre 1975
«Il terzo che in pendenza dell'esecuzione e dopo la trascrizione del pignoramento, abbia acquistato, a titolo particolare, l'immobile pignorato non è legittimato a proporre opposizione agli atti esecutivi in qualità di preteso intervento nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3841 del 14 novembre 1975
«È inammissibile il ricorso proposto a norma dell'art. 111 della Costituzione e diretto a contestare, per la prima volta in cassazione, la pignorabilità del credito contro il provvedimento, avente natura di atto esecutivo, con il quale il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1625 del 8 maggio 1976
«Prova scritta del credito, idonea al rilascio del decreto ingiuntivo, non è soltanto quella costituita da scritture che provengono dal debitore, ma anche quella fornita da scritture provenienti da terzi, quando siano pur esse idonee a dimostrare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1750 del 18 maggio 1976
«Lo stato di insolvenza che, a norma dell'art. 1186 c.c., faculta il creditore ad esigere immediatamente la prestazione, è costituito da una situazione di dissesto economico, sia pure temporaneo, in cui il debitore venga a trovarsi, e la quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2498 del 5 luglio 1976
«Se è vero che, intervenuta, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, una sentenza non definitiva e provvisoriamente esecutiva di condanna del debitore al pagamento di una parte del credito già accertata, questa si sovrappone al decreto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3684 del 10 agosto 1977
«Qualora il pignoramento mobiliare abbia raggiunto gli scopi essenziali cui è destinato, con la scelta e l'apprensione del bene da parte dell'ufficiale giudiziario, e la formazione del relativo processo verbale, il debitore esecutato che abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3896 del 15 settembre 1977
«Fra i beni patrimoniali indisponibili dello Stato e degli enti pubblici territoriali (nella specie, comune), con riguardo ai quali va affermata la carenza assoluta di azione esecutiva da parte del creditore privato, e, quindi, il difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5029 del 17 novembre 1977
«In materia di condanna generica al risarcimento del danno, la serie causale inizia, ma non si esaurisce, con il fatto o il comportamento potenzialmente dannoso del debitore stesso; essa si svolge invece in quel seguito di accadimenti, da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1408 del 23 marzo 1978
«L'ambito della legittimazione del creditore intervenuto nel processo esecutivo a proporre l'opposizione ex art. 617 c.p.c., per ottenere la dichiarazione di nullità di atti esecutivi, è delimitato, sotto l'aspetto oggettivo, cioè degli atti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2355 del 14 maggio 1978
«La prelazione del creditore ipotecario, ritualmente ammesso al passivo fallimentare, si estende automaticamente, e, quindi, anche in difetto di un'espressa istanza in tal senso del creditore medesimo, ai frutti civili prodotti dall'immobile...»