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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5640 del 12 maggio 1994
«Il consenso della vittima per rapporti sessuali particolari non può escludere l'eventuale sussistenza di reati di ratto, violenza carnale, minacce e lesioni, ove questi comportamenti siano di fatto realizzati oltre una sfera di ragionevole...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5559 del 22 maggio 1991
«Il delitto di ratto a fine di libidine concorre con quelli di violenza carnale o di atti di libidine violenti, soltanto quando le due condotte non coincidano temporalmente, ma sia stato posto in essere da parte del soggetto attivo un quid pluris....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3069 del 13 marzo 1991
«Non può essere concessa, per il reato di violenza carnale, la circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 1 c.p., dell'aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale, invocata e giustificata con l'intenzione di aver commesso il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10804 del 20 ottobre 1994
«In tema di violenza carnale, la condizione di inferiorità psichica prescinde da fenomeni di patologia mentale essendo riferibile a fattori di natura diversa connotati da tale consistenza ed incisività da viziare il consenso all'atto sessuale della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3256 del 22 marzo 1991
«In tema di violenza carnale e ratto a fine di libidine di persona inferma, per decidere della infermità di mente del soggetto passivo o della sua inferiorità fisica o psichica, non è necessario l'accertamento peritale, potendo il giudice formare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 924 del 5 febbraio 1997
«I delitti di ratto a scopo di libidine o a scopo di matrimonio — previsti dagli artt. 523 e 522 c.p. ed abrogati per effetto della legge 15 febbraio 1996, n. 66 — pur avendo in comune con quello di sequestro di persona la privazione della libertà...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4426 del 13 maggio 1997
«In tema di violenza sessuale in danno di persona che si trovi in stato di inferiorità psichica o fisica, il nucleo della condotta tipica, contemplata dalla nuova legge sulla violenza sessuale (artt. 609 bis ss. c.p.), è assimilabile a quello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3851 del 24 aprile 1997
«A seguito dell'abrogazione dell'art. 523 c.p., la condotta materiale dell'abrogato delitto è ora sussumibile nella previsione dell'art. 605 c.p. Il ratto a fine di libidine era infatti costituito dai medesimi elementi del sequestro di persona, da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10704 del 13 dicembre 1996
«Il rapporto di specialità già intercorrente tra l'art. 523 c.p. (ratto a fine di libidine) e l'art. 605 stesso codice (sequestro di persona) comporta che a seguito dell'abrogazione dell'art. 523 c.p., il ratto a fine di libidine, lungi dall'essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8907 del 4 ottobre 1996
«Il dolo eventuale di lesioni è configurabile in tutti i casi nei quali un soggetto privi della libertà un'altra persona, poiché egli accetta il rischio che quest'ultima, per sottrarsi al suo stato, possa riportare danno. (Nella specie, relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3855 del 24 aprile 1997
«Ai fini della configurabilità del reato di atti osceni è luogo esposto al pubblico anche un'auto in movimento. Deve perciò rispondere del delitto contestato il guidatore di un'autovettura che, mostrando i propri organi genitali, si affianchi anche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26608 del 12 luglio 2002
«Il delitto di cui all'art. 528, comma 1, c.p., pubblicazioni e spettacoli osceni, costituisce un reato di pericolo astratto, atteso che la soglia della rilevanza penale è anticipata sino a ricomprendere condotte solo astrattamente idonee ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9743 del 7 marzo 2007
«È configurabile il delitto di bigamia nei confronti di persona che abbia contratto matrimonio all'estero con cittadino straniero, non rilevando, in contrario, la nazionalità del coniuge, né l'ignoranza della legge extrapenale, integrativa del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1706 del 16 luglio 1969
«Il delitto di bigamia consiste nel contrarre, in costanza di matrimonio produttivo di effetti giuridici, un altro matrimonio avente anche esso effetti civili. Il reato può essere escluso soltanto dalla giuridica inesistenza o del matrimonio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12989 del 19 novembre 1986
«Il disporre della casa coniugale (nella specie mediante vendita) affidata alla moglie separata, senza resistere all'azione di rilascio, determinando così lo sfratto della moglie e dei figli minori, integra il reato di violazione degli obblighi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6001 del 21 maggio 1998
«In materia di abuso dei mezzi di correzione e di disciplina il pericolo di una malattia fisica o psichica richiesto dall'art. 571 c.p. non deve essere accertato necessariamente attraverso una perizia medico-legale, ma può essere desunto anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12545 del 1 dicembre 2000
«In tema di maltrattamenti in famiglia, il reato di cui all'art. 572 c.p. è configurabile anche al di fuori della famiglia legittima in presenza di un rapporto di stabile convivenza, in quanto suscettibile di determinare obblighi di solidarietà e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1067 del 30 gennaio 1991
«Agli effetti del delitto di cui all'art. 572 c.p. deve considerarsi «famiglia» ogni consorzio di persone tra le quali, per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà. (Fattispecie in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15571 del 4 aprile 2013
«Il reato di maltrattamenti in famiglia assorbe i delitti di percosse e minacce anche gravi, ma non quelli di lesioni, danneggiamento ed estorsione, attesa la diversa obiettività giuridica dei reati.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21954 del 30 maggio 2008
«Il delitto di sequestro di persona può concorrere con quello di sottrazione d'incapaci, a condizione, però, che, trattandosi di fatto commesso nei confronti di minore infraquattordicenne, possa in concreto affermarsi che si sia in presenza di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4081 del 20 febbraio 2014
«In tema di contratto d'opera intellettuale, ai sensi dell'art. 2233, primo comma, cod. civ., per la liquidazione del compenso del professionista (nella specie, curatore allo scomparso), ove il compenso stesso non sia stato pattuito tra le parti,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 12117 del 29 maggio 2014
«Il contratto di compravendita immobiliare, stipulato dal genitore esercente la potestà sul figlio minorenne, impiegando il denaro di questo nell'interesse proprio, in violazione delle modalità prescritte dal giudice tutelare in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20480 del 24 maggio 2002
«Per la configurabilità del delitto di omissione di soccorso (art. 593 c.p.) non è sufficiente la mera notizia che taluno versi in pericolo in luogo sottratto alla diretta percezione visiva dell'agente, ma occorre che sussista contatto materiale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11670 del 17 novembre 1987
«Per la configurabilità del delitto di omissione di soccorso occorre che sussista un contatto materiale diretto, attraverso gli organi sensoriali, con l'oggetto del ritrovamento, onde la mera notizia che taluno sia in pericolo in luogo sottratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6347 del 19 marzo 2014
«Qualora, prima della liquidazione definitiva del danno da fatto illecito, il responsabile versi un acconto al danneggiato, tale pagamento va sottratto dal credito risarcitorio attraverso un'operazione che consiste, preliminarmente, nel rendere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10533 del 14 maggio 2014
«In tema di formazione del contratto, l'accettazione non può essere desunta dal mero silenzio serbato su una proposta, pur quando questa faccia seguito a precedenti trattative intercorse tra le parti, delle quali mostri di aver tenuto conto,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 12708 del 5 giugno 2014
«Nel caso di contratto per il quale non sia prescritta la forma scritta, l'obbligo della specifica approvazione per iscritto, di cui all'art. 1341 cod. civ., rimane limitato alla sola clausola vessatoria, senza necessità di trascrizione integrale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13222 del 11 giugno 2014
«Il contratto atipico col quale le parti si obblighino al trasferimento del mero possesso, disgiunto dal diritto, è nullo per impossibilità dell'oggetto, in quanto l'"animus possidendi", per la sua soggettività, può riferirsi solo al possessore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3207 del 12 febbraio 2014
«La parte che si è obbligata o ha alienato un bene sotto la condizione sospensiva del rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie alle finalità economiche dell'altra parte deve compiere, secondo buona fede, tutte le attività che da lei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6555 del 20 marzo 2014
«I contratti con la P.A. devono essere redatti, a pena di nullità, in forma scritta e - salva la deroga prevista dall'art. 17 del r.d. 18 novembre 1923, n. 2440 per i contratti con le ditte commerciali, che possono essere conclusi a distanza, a...»