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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34504 del 20 luglio 2018
«Il requisito della specificità dei motivi di appello, richiesto dall'art. 581 cod. proc. pen. come sostituito dalla legge 23 giugno 2017, n. 103, è soddisfatto se l'atto individua il punto che intende devolvere alla cognizione del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 55001 del 10 dicembre 2018
«L'effetto estensivo dell'impugnazione, in caso di accoglimento di un motivo di ricorso per cassazione non esclusivamente personale, giova anche agli altri imputati che non hanno proposto ricorso, ivi compresi coloro che hanno concordato la pena in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 54693 del 7 dicembre 2018
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 608, comma 1-bis, cod. proc. pen. – disposizione inserita dall'art. 1, comma 69, della legge 23 giugno 2017, n. 103, in base al quale il pubblico ministero, nel caso di cd. "doppia conforme assolutoria", può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43231 del 1 ottobre 2018
«La disciplina della fungibilità per custodia cautelare o pena espiata senza titolo, di cui all'art. 657, comma 3, cod. proc. pen., non si applica con riferimento a pena dichiarata estinta per indulto. (In applicazione del principio, la Corte ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 995 del 27 marzo 1969
«Quando la legge, per la decorrenza del termine, fa riferimento come a capo o punto fermo, al dies ad quem anziché al dies a quo, il dies finale — a cominciare dal quale il termine decorre all'indietro — viene ad assumere il valore di capo o punto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1588 del 23 maggio 1972
«La prova richiesta dalla legge per l'emissione del decreto ingiuntivo è quella che può trarsi, in ordine ai fatti giuridici costitutivi di un diritto di credito, da qualsiasi documento meritevole di fede quanto all'autenticità; non occorre,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4122 del 9 dicembre 1974
«Ai fini del risarcimento del danno in materia di responsabilità civile, quando il soggetto danneggiato è portatore di una invalidità preesistente, va considerato lo stato fisico del soggetto stesso, nella sua unitarietà organico-funzionale, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1642 del 28 aprile 1975
«Ai fini della responsabilità civile per danno cagionato da persona incapace d'intendere e di volere (art. 2047 c.c.), al fine di accertare se un minore sia incapace di intendere o di volere, il giudice non può limitarsi a tener presente l'età...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2468 del 19 giugno 1975
«Nell’azione di disconoscimento della paternità, prevista dall’art. 235, primo comma, n. 3 c.c., se incombe all’attore di dimostrare l’adulterio della moglie ed il celamento della gravidanza e della nascita, nonché ogni altro fatto tendente ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 395 del 5 febbraio 1976
«La formula del giuramento suppletorio, essendo il medesimo deferito d'ufficio, è rimessa al potere discrezionale del giudice e non deve, quindi, rispecchiare necessariamente l'assunto di una delle parti, ben potendo il giudice modificare l'assunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3546 del 13 luglio 1978
«In materia di determinazione del danno da invalidità permanente, che colpisca una persona non ancora giunta alla piena capacità lavorativa, seppure si deve escludere una rivalutazione che tenga conto di opinabili oscillazioni future del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 136 del 9 gennaio 1979
«Secondo la norma dell'art. 400 c.p.c., al procedimento per revocazione avverso sentenze in materia di controversie individuali del lavoro e di previdenza e assistenza obbligatorie si applicano le disposizioni proprie del rito del lavoro di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1066 del 14 febbraio 1980
«L'identificazione delle parti nel processo civile avviene in base alla vocatio in jus contenuta nell'atto introduttivo del giudizio, rispetto alla quale eventuali errori di denominazione, o successivi cambiamenti, non incidono sulla validità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5268 del 16 settembre 1980
«Qualora una sentenza di appello, fondata su due autonome ragioni del decidere, sia impugnata con riferimento soltanto ad una di esse per revocazione, e con riferimento all'altra con ricorso per cassazione, il giudice della revocazione non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3421 del 25 maggio 1981
«La disposizione dell'art. 905 c.c., secondo cui per l'apertura di vedute dirette verso il fondo del vicino occorre osservare la distanza di un metro e mezzo, va posta in relazione con l'art. 873 dello stesso codice, che prescrive una distanza non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 179 del 13 gennaio 1982
«La determinazione della misura della svalutazione monetaria, ai fini del risarcimento del danno da fatto illecito, è rimessa all'apprezzamento discrezionale del giudice del merito, ma, ove quest'ultimo non ritenga di avvalersi dell'indice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2333 del 30 marzo 1983
«A norma dell'art. 409 n. 3 c.p.c., la competenza del pretore come giudice del lavoro per le controversie nascenti dai rapporti di agenzia postula che questi si esplichino mediante prestazioni dell'agente a carattere prevalentemente personale, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2823 del 23 aprile 1983
«Poiché l'obbligo di risarcire il danno da illecito aquiliano costituisce debito di valore, il danno deve essere liquidato con riferimento ai valori del momento della pronuncia del giudice; il quale, se nella liquidazione del danno alla persona...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4477 del 4 luglio 1983
«Nell'ipotesi di persone giuridiche, è sufficiente, ai fini della indicazione prescritta, a pena d'inammissibilità, dall'art. 366 n. 1 c.p.c., il riferimento alla denominazione in cui si estrinseca la soggettività giuridica dell'ente, secondo le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 46 del 5 gennaio 1983
«L'art. 2095 c.c. — pur prevedendo tre categorie fondamentali di inquadramento dei lavoratori subordinati, consente alle associazioni sindacali di determinare contrattualmente le mansioni tipiche di ciascuna categoria e — nell'ambito della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6034 del 14 ottobre 1983
«Il provvedimento con il quale il pretore differisce, ai sensi dell'art. 2 quinquies della L. 6 agosto 1981, n. 456 — che concerne i termini di esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili urbani nelle zone colpite dal terremoto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6137 del 19 ottobre 1983
«Per l'accertamento della data della notifica, costituente elemento essenziale dell'atto, non altrimenti sostituibile, quando, in particolare, occorra stabilire, in base ad essa, la decadenza o meno dal diritto d'impugnazione a carico del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7233 del 3 dicembre 1983
«La vendita forzata, nella quale rientra ogni tipo di vendita fallimentare mobiliare e immobiliare, non può equipararsi alla vendita volontaria, attuando essa un trasferimento coattivo in virtù di un provvedimento giurisdizionale, rispetto al quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1517 del 5 marzo 1984
«La deroga alla competenza pretorile in materia possessoria, prevista per ragioni di connessione dall'art. 704 c.p.c., non si configura quando, non essendo più pendente in primo grado la controversia petitoria, i due procedimenti (petitorio e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4597 del 2 agosto 1984
«Qualora l'opposizione a decreto ingiuntivo sia accolta solo in parte — come avviene allorché l'accoglimento concerna soltanto l'elemento quantitativo della domanda originaria — pur essendo il titolo esecutivo costituito esclusivamente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4924 del 4 ottobre 1984
«In caso di litisconsorzio facoltativo il processo è soltanto formalmente unico, poiché alla pluralità delle parti che agiscono o sono convenute nello stesso processo corrisponde una pluralità di rapporti processuali tra loro scindibili, che perciò...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2120 del 25 marzo 1985
«La competenza territoriale in ordine alla controversia concernente il diritto del dipendente dall'impresa assicurativa posta in liquidazione coatta amministrativa ad essere assunto — a seguito della risoluzione automatica del rapporto di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5775 del 22 novembre 1985
«Nel caso in cui, in sede di liquidazione equitativa del debito risarcitorio, il giudice del merito abbia determinato la svalutazione monetaria verificatasi nel periodo intercorrente tra il fatto illecito e la decisione facendo riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 813 del 5 febbraio 1985
«In tema di controversie possessorie, la competenza per materia del pretore può essere derogata a favore del giudice del petitorio, qualora tale giudizio, sia instaurato anteriormente a quello possessorio, nonché sia ancora pendente. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 111 del 11 gennaio 1986
«Con riguardo al destinatario dell'atto ai fini della validità e regolarità della notifica va fatto riferimento alle risultanze della copia a lui consegnata: conseguentemente, quando in detta copia manchino gli elementi necessari della relazione a...»