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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 131 del 8 gennaio 2014
«In materia di arbitrato rituale, la previsione di cui all'art. 829, comma 1, n. 8 cod. proc. civ., come modificato dall'art. 21 della legge 5 gennaio 1994, n. 25, ("ratione temporis" applicabile), si riferisce all'ipotesi in cui il lodo è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3135 del 22 gennaio 2003
«La cosiddetta truffa processuale consistente nel fatto di chi, inducendo in errore il giudice in un processo civile o amministrativo mediante artifici o raggiri, ottenga una decisione favorevole non integra il reato di cui all'art. 640 c.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26256 del 6 luglio 2007
«Il momento consumativo del delitto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche coincide con quello della cessazione dei pagamenti, che segna anche la fine dell'aggravamento del danno, in ragione della natura di reato a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7280 del 24 luglio 1997
«Il reato previsto dall'art. 2 legge 23 dicembre 1986, n. 898 — che punisce l'indebito conseguimento di contributi comunitari mediante la mera esposizione di dati o notizie falsi, deve ritenersi di carattere sussidiario rispetto a quello di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45352 del 19 dicembre 2001
«L'art. 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) configura un'ipotesi autonoma di reato e non una circostanza aggravante del reato di truffa, come può, in particolare, desumersi: a) dalla collocazione della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5656 del 8 febbraio 2007
«Il reato di truffa aggravata ed il reato di frode fiscale (emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti) sono in rapporto di specialità, perché l'uno si connota per l'evento di danno, consistente nel conseguimento di un indebito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41928 del 23 novembre 2001
«Fra il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, previsto dall'art. 640 bis c.p., e quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, previsto dall'art. 316 ter stesso codice, non esiste un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45130 del 4 dicembre 2008
«La confisca per equivalente, in caso di delitto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche costituito da più violazioni, può applicarsi soltanto alle violazioni che siano commesse successivamente all'entrata in vigore della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25910 del 26 giugno 2008
«In tema di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, qualora il reato sia costituito da più violazioni commesse prima e dopo l'entrata in vigore della legge n. 300 del 2000 che ha previsto, introducendo l'art. 322 ter c.p., la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2506 del 24 gennaio 2004
«L'art. 642 c.p. — che punisce la fraudolenta distruzione della cosa propria — costituisce un'ipotesi criminosa speciale rispetto al reato di truffa di cui all'art. 640 c.p.: nel primo, infatti, sono presenti tutti gli elementi della condotta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2946 del 22 gennaio 2014
«Anche nel caso in cui la ritenuta partecipazione di taluno ad un sodalizio di tipo mafioso assuma la forma del c.d. “concorso esterno”, deve ritenersi ugualmente operante, pur dopo la declaratoria di parziale illegittimità costituzionale dell’art....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2850 del 21 gennaio 2014
«La competenza funzionale ad emettere il mandato d'arresto europeo per l'esecuzione di una misura cautelare custodiale, ai sensi dell'art. 28, comma primo lett. a), della legge 22 aprile 2005, n. 69, spetta al giudice che procede. (In motivazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20148 del 5 maggio 2003
«In tema di usura è manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità del combinato disposto degli artt. 644, terzo comma, c.p. e 2 della legge 7 marzo 1996, n. 108 per contrasto con l'art. 25 Cost., sotto il profilo che le predette norme,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31683 del 24 agosto 2001
«Sussiste continuità normativa tra l'art. 644 bis c.p., formalmente abrogato dalla legge 7 marzo 1996, n. 108 (art. 1, comma 2) e la fattispecie criminosa inserita nel terzo comma del precedente art. 644, come modificato dall'art. 1 della stessa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8353 del 20 febbraio 2013
«In tema di reato di usura, il giudice è tenuto ad accertare motivatamente la natura usuraria degli interessi mediante specifico riferimento ai valori determinati dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze vigente all'epoca della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47414 del 10 dicembre 2003
«Sussiste piena compatibilità dell'aggravante del metodo mafioso (art. 7 del D.L.n. 152 del 1991, convertito in legge n. 203 del 1991) con il delitto di usura, in quanto la rappresentazione di potere del gruppo, quale strumento dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4627 del 14 aprile 2000
«Lo «stato di bisogno» della persona offesa, già costituente requisito per la configurabilità del reato di usura, secondo l'originaria formulazione dell'art. 644 c.p., ed attualmente rilevante come causa di aggravamento della pena, ai sensi del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41045 del 11 novembre 2005
«Poiché, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge 7 marzo 1996 n. 108, si deve ritenere che il reato di usura sia annoverabile tra i delitti a «condotta frazionata» o a «consumazione prolungata», concorre nel reato previsto dall'art. 644...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25378 del 21 giugno 2001
«L'art. 12 sexies del D.L. 8 giugno 1992 n. 306, convertito nella legge 7 agosto 1992 n. 356, nel prevedere che la confisca possa essere disposta a carico di persona condannata per usura e con riferimento ai beni, sproporzionati rispetto al suo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 881 del 11 marzo 1999
«In tema di emissione di assegno bancario, quando la firma di traenza risulti essere stata falsificata (tanto che sia riferibile al titolare del conto, quanto ad altra persona), ovvero venga apposta firma di persona inesistente, il rapporto tra il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9178 del 2 marzo 2007
«Ai fini dell'individuazione delle fattispecie di reato escluse dall'applicabilità dell'indulto dall'art. 1, comma secondo, legge n. 241 del 2006, va rilevato che il legislatore ha fatto riferimento solo alle ipotesi criminali vigenti, senza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8604 del 23 settembre 1996
«Il corso della prescrizione per i reati in materia edilizia e urbanistica rimane sospeso fino al termine ultimo fissato dalla legge per la presentazione della domanda di sanatoria edilizia (nella specie, il 31 marzo 1995 ex art. 14 comma primo bis...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16362 del 3 maggio 2012
«In tema di appropriazione indebita in danno di una società, il dolo specifico consistente nella finalità di procurarsi un ingiusto profitto attraverso condotte dispositive "uti dominus" del patrimonio sociale è incompatibile con il perseguimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32963 del 2 ottobre 2002
«Non è configurabile il reato di appropriazione indebita aggravata nel caso di omesso, tempestivo pagamento dei canoni c.d. “di fognatura” dovuti, ai sensi dell'art. 17, comma 7, dell'abrogata legge 10 maggio 1976 n. 319, da parte dell'ente gestore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43704 del 5 dicembre 2001
«All'autista giudiziario non può essere riconosciuto il requisito di incaricato di pubblico servizio, secondo la formulazione dell'art. 358 c.p., dettata dalla legge 26 aprile 1990, n. 86, che esclude tale qualifica per le attività caratterizzate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34327 del 23 settembre 2005
«Avuto riguardo alla nozione oggettivistica della qualità di pubblico ufficiale, quale risultante dall'attuale formulazione dell'art. 357 c.p., introdotta dall'art. 17, legge 26 aprile 1990 n. 86, è da escludere che possa ritenersi investito di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30075 del 17 luglio 2003
«Le somme «trattenute» dal datore di lavoro sulla retribuzione del dipendente e destinate a terzi a vario titolo (per legge, per contratto collettivo, o per ogni altro atto o fatto idoneo a far sorgere nello stesso datore di lavoro un obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5785 del 7 maggio 1999
«Le somme «trattenute» dal datore di lavoro sulla retribuzione del dipendente e destinate a terzi a vario titolo (per legge, per contratto collettivo o per ogni altro atto o fatto idoneo a far sorgere nello stesso datore di lavoro un obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8342 del 16 luglio 1987
«La concessione abusiva di fido commessa da un dipendente bancario che non riveste la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio non integra gli estremi dell'appropriazione indebita poiché tale reato prevede come condotta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6417 del 25 giugno 1993
«Quando a seguito di ricerche archeologiche abusive si rinvengano cose prive di interesse culturale ancorché appartenenti ad antiche civiltà, trattandosi di cose mobili di pregio, la loro appartenenza segue le regole del tesoro, appartiene cioè al...»