-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33074 del 28 luglio 2016
«Non integra il delitto di autoriciclaggio il versamento del profitto di furto su conto corrente o su carta di credito prepagata, intestati allo stesso autore del reato presupposto. (In motivazione, la Corte ha osservato che tale deposito non può...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39524 del 23 settembre 2016
«Il sequestro conservativo va disposto sulla base di un giudizio prognostico negativo in ordine alla conservazione delle garanzie patrimoniali del debitore, essendo irrilevante che le stesse possano essere disperse per effetto dell'attività di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19500 del 11 maggio 2016
«Non può essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno irregolare a garanzia di una obbligazione dell'imputato, attesa la immediata acquisizione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10931 del 16 ottobre 1991
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile inerente alla circolazione di veicoli a motore o natanti, il principio, secondo cui l'assicuratore risponde oltre il massimale di polizza, per interessi di mora e maggior...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11013 del 6 novembre 1993
«L'obbligo del curatore di depositare presso un ufficio postale o istituto di credito le somme riscosse durante la procedura fallimentare (art. 34 L. fall.) giustifica, con riguardo al ritardato pagamento dei debiti pecuniari nei confronti della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 843 del 25 gennaio 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il pagamento dell'indennizzo al danneggiato non è opponibile dall'istituto assicuratore per la responsabilità...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3722 del 29 marzo 1995
«La disposizione dell'art. 56, comma primo, della L.F. (R.D. 16 marzo 1942 n. 267), secondo la quale i creditori hanno diritto di compensare con i loro debiti verso il fallito i crediti che essi vantano verso lo stesso, ancorché non scaduti prima...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8635 del 3 ottobre 1996
«Con riguardo a pretesa creditoria (nella specie, corrispettivi maturati nel corso di un rapporto di agenzia) nei confronti di un'impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa si verifica una situazione di improponibilità o, se proposta,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12489 del 21 settembre 2000
«In tema di contratti bancari, il «bonifico» (ossia l'incarico del terzo dato alla banca di accreditare al cliente correntista la somma oggetto della provvista) costituisce un ordine (delegazione) di pagamento che la banca delegata, se accetta, si...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12545 del 22 settembre 2000
«La sentenza di omologazione del concordato preventivo, per le particolari caratteristiche della procedura che ad essa conduce, pur determinando un vincolo definitivo sulla riduzione quantitativa dei crediti, non comporta la formazione di un...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15484 del 11 agosto 2004
«In tema di concordato preventivo, la valutazione in ordine al carattere di ordinaria o straordinaria amministrazione dell'atto posto in essere dal debitore senza autorizzazione del giudice delegato, ai fini della eventuale dichiarazione di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17888 del 4 settembre 2004
«Al curatore fallimentare non è consentito agire in revocatoria per far dichiarare inopponibile alla massa una causa di prelazione (nella specie, pegno) in forza della quale un determinato credito sia stato già definitivamente ammesso al passivo in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23016 del 9 dicembre 2004
«Gli atti a titolo oneroso che possono costituire oggetto di revocatoria fallimentare, ai sensi dell'art. 67, secondo comma, legge fall. sono tutti quelli che incidono sul patrimonio del fallito e sono idonei a recare pregiudizio alla massa dei...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21251 del 14 ottobre 2010
«In sede di formazione dello stato passivo nel fallimento, il conflitto fra creditori anteriori, che concorrono, e creditori posteriori, che non partecipano, è regolato dal principio di cui all'art. 44 legge fall., derivandone la riserva dei beni...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8756 del 15 aprile 2014
«In tema di trasferimento di azienda, sussiste l'interesse del lavoratore a far accertare in giudizio che un determinato complesso di beni, oggetto di trasferimento, non integra un ramo di azienda e, dunque, a far dichiarare, in assenza del proprio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8 del 17 ottobre 2001
«Per l'accoglimento dell'azione revocatoria ordinaria è sufficiente l'esistenza di una semplice ragione di credito e non necessariamente di un credito certo, liquido ed esigibile accertato in sede giudiziale.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1805 del 7 marzo 1990
«In tema di sospensione dei termini feriali, dall'1 agosto al 15 settembre, ex legge 742 del 1969, la deroga prevista dall'art. 92 ord. giud., richiamato dall'art. 3 legge n. 742 citata, con riguardo alle cause «relative alla dichiarazione ed alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 8 gennaio 1991
«Il creditore che si sia avvalso della clausola risolutiva espressa può rinunciare tacitamente all'effetto risolutivo qualora osservi un comportamento inequivoco, che sia chiaramente incompatibile con la volontà di avvalersi di tale effetto;...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5421 del 7 maggio 1992
«Con il contratto disciplinato dall'art. 1839 c.c. (cassetta di sicurezza), che assume le caratteristiche di un contratto consensuale simile alla locazione di cose ed alla locatio operis, la banca (verso il corrispettivo di un canone) assume le...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2085 del 24 maggio 1993
«La norma di cui all'art. 644 c.p. (usura) non fornisce alcuna precisazione sulla natura usuraria degli interessi e degli altri vantaggi pattuiti come corrispettivo della prestazione, limitandosi a richiedere tautologicamente che essi siano...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3942 del 4 aprile 1995
«La costituzione del pegno ad opera del terzo funziona da garanzia del debito del debitore garantito e non può essere utilizzata per estinguere i crediti vantati dal beneficiario verso il terzo.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1933 del 22 maggio 1997
«In tanto è possibile presumere le finalità tipiche del sequestro probatorio — sicché l'autorità giudiziaria procedente ha il solo onere di giustificare la qualificazione giuridica di corpo di reato della res appresa — in quanto il provvedimento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3655 del 8 aprile 1998
«Il prenditore (o il suo giratario) che accetta di essere pagato mediante assegno bancario, accetta anche l'eventuale liberazione prevista dal secondo comma dell'art. 1992 c.c., per i titoli di credito in generale, a favore del «debitore che senza...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1955 del 22 febbraio 2000
«Deve essere cassata la sentenza di merito che affermi la responsabilità dell'appaltatore ai sensi dell'articolo 1669 c.c. limitandosi a osservare che dall'elaborato peritale è risultata l'esistenza tra l'altro di percolamenti e stillicidi che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12558 del 8 luglio 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di pagamenti, la circostanza che il credito soddisfatto sia privilegiato (nella specie perchè assistito da pegno) non rende la revocatoria inammissibile, ma rileva sotto il diverso profilo dell'interesse alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4417 del 26 ottobre 1989
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti ed in forza del combinato disposto degli artt. 19 e 25 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, nonché 9 e 13 del d.l. 23...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 531 del 29 gennaio 1990
«Colui che ha stipulato la cessione di propri beni ai creditori non può invocare, ai fini della risoluzione per eccessiva onerosità di una vendita compiuta dal liquidatore di quei beni, il proprio stato di bisogno come conseguenza automatica della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2996 del 20 marzo 1991
«La banca, la quale revochi un'apertura di credito in conto corrente, assistita da garanzia, a seguito del fallimento del cliente, e poi effettui un pagamento in veste di fideiussore del cliente medesimo, non può, addebitando tale pagamento sul...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3173 del 11 febbraio 2008
«In tema di pagamento effettuato dal terzo, dopo il fallimento del debitore, la surrogazione ex lege del solvens nel diritto di credito e, di conseguenza, la trasmissione, in favore di quest'ultimo dell'ipoteca spettante all'originario creditore,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3034 del 18 aprile 1988
«Il principio, secondo il quale il creditore dell'impresa in liquidazione coatta amministrativa non può agire giudizialmente prima della definizione della fase amministrativa di formazione e verifica del passivo davanti agli organi della procedura,...»