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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1948 del 29 maggio 1976
«Avverso la sentenza che pronuncia sulla querela di falso, con l'intervento obbligatorio del pubblico ministero (art. 221, terzo comma, c.p.c.), il ricorso per cassazione deve essere notificato anche alla predetta parte necessaria del processo. La...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 750 del 23 gennaio 2002
«La proposizione della querela (ovvero la denuncia di un reato perseguibile d'ufficio) non è fonte di responsabilità per danni a carico del querelante, ai sensi dell'art. 2043 c.c., anche in caso di proscioglimento o di assoluzione del querelato,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11191 del 17 luglio 2003
«L'ufficio del pubblico ministero non può sostenere l'onere delle spese del giudizio nell'ipotesi di soccombenza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13169 del 16 luglio 2004
«Poiché l'ordine di integrazione del contraddittorio è funzionale alla eventuale proposizione del gravame incidentale, nei giudizi in cui il pubblico ministero ha il potere di impugnazione (nella specie, limitatamente agli interessi patrimoniali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11911 del 29 agosto 1990
«La censura con la quale il pubblico ministero impugni il riconoscimento in appello delle circostanze attenuanti generiche sotto il profilo della violazione dell'art. 515 c.p.p., non essendovi stato sul punto alcun specifico gravame, incontra un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1287 del 11 aprile 1991
«È inammissibile il conflitto negativo di competenza denunciato dal pubblico ministero presso la Pretura circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in relazione al rifiuto del giudice per le indagini preliminari presso la stessa pretura a prendere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3200 del 18 marzo 1992
«Gli appartenenti al corpo della guardia di pubblica sicurezza (ora Polizia di Stato) sono considerati in servizio permanente e non cessano dalle loro qualità di pubblici ufficiali anche quando non sono comandati in servizio. (Nella fattispecie, su...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3668 del 23 novembre 1992
«La competenza a procedere all'interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p. spetta al Gip anche nel caso in cui egli abbia rigettato l'istanza di applicazione della misura cautelare e la stessa sia stata disposta dal tribunale per il riesame in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9 del 4 febbraio 1992
«Il procuratore generale della Repubblica, che abbia avocato un procedimento di competenza del pretore, ha il potere, ai sensi dell'art. 72 dell'ordinamento giudiziario, come modificato dall'art. 22 del D.P.R. 22 settembre 1988, n. 449, di delegare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1268 del 29 marzo 1993
«Costituisce provvedimento abnorme, come tale suscettibile, in difetto di altra possibile impugnazione, di immediato ricorso per cassazione, quello con il quale il giudice dell'udienza preliminare, investito di richiesta di rinvio a giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4726 del 14 gennaio 1993
«Nel caso in cui, al momento della denuncia di conflitto di competenza, penda davanti ad un giudice — nella specie davanti al pretore — a carico dell'imputato processo penale per un reato, mentre davanti ad altro ufficio giudiziario siano solo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3816 del 31 marzo 1994
«Allorché la sospensione condizionale della pena non sia stata richiesta dall'imputato, il suo appello inteso ad ottenere la revoca del beneficio non può trovare in mancanza di impugnazione del pubblico ministero, illimitato accoglimento, ancorché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5363 del 15 gennaio 1994
«In tema di conflitti, il disposto di cui all'art. 28, secondo comma, seconda parte, c.p.p., secondo cui, qualora il contrasto sia tra giudice della udienza preliminare e giudice del dibattimento, prevale la decisione di quest'ultimo, non opera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 802 del 29 marzo 1995
«In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, incombe all'interessato indicare i reati ai quali il nesso della continuazione si riferisce, senza che si debba ritenere sussistente a suo carico l'onere di provare l'unitarietà del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2999 del 28 novembre 1996
«Il pubblico ministero nel richiedere l'adozione di una misura coercitiva non è tenuto ex art. 291, comma primo, c.p.p. a trasmettere al giudice determinati specifici atti, ma solo quelli che egli stesso ritiene opportuno porre a fondamento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5976 del 12 giugno 1996
«Per analogia con quanto disposto dall'art. 33 comma 2 c.p.p., in ordine alle condizioni di capacità del giudice — alla cui stregua non devono considerarsi ad esse attinenti le disposizioni sulla destinazione del giudice agli uffici giudiziari e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1804 del 27 marzo 1997
«Il vigente ordinamento processuale, nell'enunciare il principio della tassatività delle impugnazioni ribadito dal primo comma dell'art. 568 c.p.p., dispone che sono impugnabili soltanto i provvedimenti del giudice, con tale precisa e specifica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2561 del 27 settembre 1997
«Sono inutilizzabili, anche a fini cautelari, quegli elementi di prova che siano riferiti nella richiesta di emissione della misura in quanto alla personale conoscenza del pubblico ministero, ma non risultino da atti assunti o acquisiti al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1035 del 27 gennaio 1998
«Dall'insufficiente motivazione del decreto di perquisizione emesso dal pubblico ministero non consegue alcun effetto preclusivo in tema di sequestro, sia perché perquisizione e sequestro hanno differenti presupposti e differente funzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3508 del 11 dicembre 1998
«...è idoneo a ledere, oltre all'interesse pubblico al buon andamento e alla trasparenza della pubblica amministrazione, il concorrente interesse del privato a non essere turbato nei suoi diritti dal comportamento illegittimo del pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5752 del 18 febbraio 1998
«L'omissione dell'informazione di garanzia prima dell'adozione del decreto di sequestro, ovvero la mancata indicazione degli elementi di essa nello stesso decreto in caso di contestualità, comporta la nullità del provvedimento per violazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2241 del 28 settembre 1999
«Nel giudizio di legittimità è consentito all'imputato ed al pubblico ministero formulare davanti al collegio, nei preliminari dell'udienza, una richiesta di applicazione della pena concordata ancorché sulla precedente diversa proposta del medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 784 del 21 gennaio 1999
«...provvedimento od ordine autorizzato da una norma giuridica per la pronta attuazione del diritto obiettivo e diretto a rendere possibile o più agevole l'attività del giudice, del pubblico ministero o degli ufficiali di polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1697 del 20 aprile 2000
«In tema di formalità della querela, la previsione che questa sia proposta, con le forme previste dall'art. 333, comma secondo c.p.p. alle stesse autorità alle quali può essere presentata denuncia, non comporta l'obbligo di materiale presentazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28978 del 16 luglio 2001
«In tema di procedimento per il riesame, non comporta inefficacia della misura cautelare la circostanza che il tribunale, non rinvenendo alcuni degli atti posti a fondamento della misura e indicati nella missiva di trasmissione del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6023 del 13 febbraio 2001
«Dà luogo a violazione dell'art. 309, comma 5, c.p.p. e, conseguentemente, a perdita di efficacia della misura cautelare, la mancata trasmissione al tribunale del riesame, da parte del pubblico ministero, quale autorità procedente, di atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13981 del 26 marzo 2003
«Il giudice, qualora debba provvedere, anche d'ufficio, in ordine alla revoca o alla sostituzione della misura coercitiva, ha l'obbligo di rivolgere al pubblico ministero richiesta di parere, il cui inadempimento comporta la nullità prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17632 del 14 aprile 2003
«Integra il delitto di furto aggravato dall'abuso di relazioni d'ufficio e non quello di peculato la sottrazione di un bene dall'interno di un pubblico ufficio da persona che per il ruolo che riveste al suo interno non può essere qualificato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33095 del 5 agosto 2003
«La presenza di un'istanza al pubblico ministero volta a sollecitare detto ufficio a richiedere l'archiviazione nell'interesse di un imputato, costituisce esercizio della professione forense e pertanto qualora tale azione venga compiuta da parte di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27068 del 20 maggio 2008
«In tema di esame del testimone, l'eventuale intervento del giudice prima della conclusione dell'esame e del controesame ad opera delle parti non configura un'ipotesi di inutilizzabilità della testimonianza, verificandosi questa solo laddove la...»