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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10332 del 13 ottobre 1995
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, quando il giornalista proponga una plausibile ricostruzione di un avvenimento contraddittoriamente rappresentato nelle dichiarazioni dei protagonisti e dei testimoni, riportate nell'articolo, il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1474 del 12 febbraio 1992
«In tema di falsità in atti pubblici, la legge penale tutela il documento non per il suo contenuto, ma per la sua attitudine probatoria, sicché la invalidità del rapporto giuridico rappresentato nel documento non esclude il delitto di falso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9573 del 24 ottobre 1985
«In tema di falso in atto pubblico, il documento costituisce un bene giuridico a sé stante, meritevole di tutela indipendentemente dalla validità del rapporto in esso rappresentato. L'invalidità di tale rapporto esclude il delitto di falso soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 545 del 12 gennaio 2007
«Integra gli estremi del reato di falso ideologico per induzione in atto pubblico (art. 48 e 479 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di direttore dei lavori, appaltati dal comune, attesta, nei primi stati di avanzamento, erroneamente — per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13196 del 6 ottobre 1989
«Il reato di cui all'art. 586 c.p. (morte o lesione come conseguenza di altro delitto) non è configurabile quando la morte e le lesioni siano eventi specificamente avuti di mira, in aggiunta al reato doloso voluto all'origine oppure quando l'evento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8833 del 27 febbraio 2004
«Integra il reato di abbandono di minore (art. 591 c.p.) la condotta del conducente dell'autobus di una scuola che lascia un piccolo alunno a terra con l'effetto di causarne il viaggio di ritorno a casa in una condizione di pericolo rappresentato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9634 del 10 marzo 2010
«Non integra il fatto costitutivo del delitto di diffamazione (art. 595 c.p.), la condotta di colui che con espressione congrua rappresenti la verità del fatto. (La S.C. ha affermato l'insussistenza della responsabilità, a titolo di diffamazione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29383 del 23 agosto 2006
«In materia di diffamazione, la critica che si manifesti attraverso la esposizione di una personale interpretazione ha valore di esimente, nella ricorrenza degli altri requisiti, senza che possa pretendersi la verità oggettiva di quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2210 del 29 febbraio 1996
«In tema di reato di diffamazione a mezzo stampa, l'attribuzione a taluno, in termini di certezza, di un fatto che è invece rimasto non accertato, non perde il connotato della illiceità sol perché sia inserita all'interno di una determinata analisi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19149 del 11 settembre 2014
«L'esistenza d'un conflitto d'interessi fra rappresentante e rappresentato può legittimare la controparte che vi abbia interesse a chiedere la nomina di un curatore speciale al rappresentato, ai sensi dell'art. 79 cod. proc. civ., mentre non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21889 del 27 ottobre 2015
«In tema di rappresentanza sostanziale nel processo, va esclusa la sussistenza dei presupposti per la nomina di un curatore speciale in caso di domanda di pagamento proposta dall'unico procuratore speciale di una società in liquidazione e del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15745 del 3 luglio 2009
«In tema di spese giudiziali, quando la sentenza impugnata non abbia pronunciato sull'istanza di distrazione delle stesse soltanto il difensore può assumere la qualità di parte, non avendo il suo rappresentato alcun interesse e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11377 del 3 giugno 2015
«In tema di contratto stipulato da "falsus procurator", la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa, atteso che la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14570 del 22 giugno 2007
«Le ambasciate sono organi esterni dello Stato cui appartengono ed i loro titolari hanno la funzione di rappresentare ad ogni effetto ed in ogni campo, compreso quello privatistico, il proprio Stato presso quello straniero dove sono accreditati,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1557 del 15 gennaio 2014
«Non è abnorme l'ordinanza di archiviazione pronunciata sul presupposto erroneo dell'inesistenza della querela poiché si tratta di provvedimento che, seppure errato, costituisce esercizio di un legittimo potere, non determina una stasi processuale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27974 del 27 giugno 2014
«La rinuncia a comparire all'udienza da parte del detenuto - a seguito della quale l'imputato è legittimamente considerato assente e, come tale, rappresentato dal difensore - produce i suoi effetti non solo per l'udienza in relazione alla quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19192 del 8 maggio 2015
«Non è causa di nullità l'omessa notifica all'imputato, già dichiarato contumace all'udienza preliminare, dell'avviso di fissazione dell'incidente probatorio ammesso nel corso della medesima udienza, atteso che questi, ai sensi dell'art. 420...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 25616 del 17 dicembre 2010
«Il ricorso tributario proposto, anche avverso un solo avviso di rettifica, da uno dei soci o dalla società riguarda inscindibilmente sia la società che tutti i soci - salvo il caso in cui questi prospettino questioni personali -, sicché tutti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20285 del 27 settembre 2010
«In tema di processo instaurato dal minore legalmente rappresentato dal genitore esercente la potestà parentale, al raggiungimento della maggiore età da parte del rappresentato che venga successivamente dichiarato fallito, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12 del 7 gennaio 2004
«Ai fini della revocatoria fallimentare di cui all'art. 67, primo comma, numero 3, l. fall., qualora venga stipulato un mutuo con concessione di ipoteca al solo fine di garantire, attraverso l'acquisto di titoli dati poi in pegno al mutuante, una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21237 del 5 novembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di rimesse in conto corrente bancario, ove il titolo giuridico della rimessa (il quale è determinante per la individuazione degli effetti e della disciplina applicabile, non avendo l'inclusione nel conto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45431 del 24 novembre 2004
«Per la sussistenza del delitto di bancarotta fraudolenta mediante esposizione o riconoscimento di passività insussistenti, di cui all'art. 216, comma primo, n. 1 legge fall. è richiesta la presenza del dolo specifico, rappresentato dallo scopo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44886 del 9 novembre 2015
«L'oggetto del reato di bancarotta fraudolenta documentale può essere rappresentato da qualsiasi documento contabile relativo alla vita dell'impresa, dal quale sia possibile conoscere i tratti della sua gestione, diversamente da quanto previsto per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40159 del 27 novembre 2002
«In tema di bancarotta fraudolenta impropria da reato societario, la nuova formulazione dell'art. 223, comma 2, n. 1 della legge fallimentare, introdotta dall'art. 4 del D.L.vo 11 aprile 2002, n. 61, ha comportato abrogazione, e non mera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10725 del 8 luglio 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'obbligazione dell'assicuratore ha ad oggetto, di regola, la corresponsione dell'indennità al danneggiato (che ha facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6918 del 19 giugno 1995
«In tema di responsabilità per danni derivanti dalla circolazione di veicoli, l'applicazione della disciplina di cui all'art. 8 della L. 24 dicembre 1969, n. 990 - il quale dispone che il trasferimento della proprietà di un veicolo, per il quale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2332 del 5 febbraio 2016
«La "contemplatio domini" non richiede l'uso di formule sacramentali né per l'attività negoziale sostanziale né per quella processuale, sicché la spendita del nome del rappresentato, contenuta nell'atto iniziale della lite, non va necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4113 del 2 marzo 2016
«La rappresentanza tollerata, riscontrabile ove il rappresentato, pur consapevole dell'attività del falso rappresentante, non intervenga per farne cessare l'ingerenza, è un'ipotesi di rappresentanza apparente, sicché l'operazione del "falsus...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10600 del 23 maggio 2016
«L'azione che tende a far dichiarare l'inefficacia del negozio nei riguardi del preteso rappresentato non è soggetta alla prescrizione quinquennale prevista dall'art. 1442 c.c., che colpisce solo l'azione di annullamento, ed è invece imprescrittibile.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23064 del 11 novembre 2016
«La transazione può avere efficacia novativa quando risulti una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello originato nell'accordo transattivo, di guisa che dall'atto sorgano reciproche obbligazioni oggettivamente...»