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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7262 del 1 aprile 1999
«L'applicazione concordata della pena postula la rinunzia a far valere qualunque eccezione di nullità, anche assoluta, diversa da quelle attinenti alla richiesta di patteggiamento ed al consenso ad essa prestato; ciò in quanto le suddette nullità,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1445 del 30 maggio 2000
«In tema di patteggiamento la procedura dettata dagli artt. 444 e ss. c.p.p. è tale per cui la stipulazione del patto fra l'imputato, personalmente (o a mezzo di procuratore speciale), e il pubblico ministero, comporta implicitamente la rinuncia a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1819 del 4 marzo 1999
«La domanda di restituzione o di convalida di sequestro conservativo conseguente alla sentenza di cassazione, in pendenza del giudizio di rinvio, si propone al giudice del rinvio, la cui competenza funzionale persiste anche nella ipotesi in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3472 del 15 ottobre 1992
«In tema di patteggiamento, allorché vi sia stato il dissenso del pubblico ministero ed il dissenso stesso risulti ingiustificato, la pena richiesta dall'imputato può essere egualmente applicata, ma soltanto in dibattimento ed all'esito di questo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5004 del 28 aprile 1998
«L'instaurazione del giudizio direttissimo a seguito di arresto definitivamente convalidato dal Gip rende indiscutibile nelle fasi del giudizio di merito la sussistenza del presupposto di ammissibilità del giudizio medesimo, sicché non dovrà e non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3410 del 31 gennaio 2011
«È illegittimo il provvedimento con cui il Tribunale monocratico, investito della richiesta di convalida dell'arresto e di prosecuzione del procedimento con il giudizio direttissimo, ometta di pronunciarsi a causa dell'evasione dell'imputato dagli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33918 del 19 settembre 2001
«In caso di presentazione dell'imputato in stato di arresto davanti al tribunale in composizione monocratica per la convalida dell'arresto e per il contestuale giudizio, ai sensi dell'art. 449, comma 1, c.p.p., legittimamente il suddetto tribunale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6910 del 11 giugno 1992
«Può procedersi col rito direttissimo anche se non sia stato ancora risolto il ricorso avanzato avverso la convalida dell'arresto, posto che il rito direttissimo è uno dei procedimenti speciali attraverso cui il legislatore ha inteso dare impulso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2199 del 30 luglio 1998
«Non sussiste incompatibilità a partecipare al giudizio direttissimo del giudice che abbia convalidato l'arresto ed applicato una misura cautelare nei confronti dell'imputato. Infatti, secondo il codice di rito, lo stesso giudice che ha proceduto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 167 del 10 gennaio 1992
«Nel caso in cui la persona arrestata in flagranza sia presentata all'udienza entro le quarantotto ore successive ed il suo arresto sia debitamente convalidato nella medesima udienza così da determinare la regolare costituzione del rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9748 del 9 settembre 1994
«In materia di procedimenti speciali, l'interrogatorio dell'indagato — previsto dall'art. 453, comma 1, c.p.p. per l'instaurazione del giudizio immediato — è finalizzato alla verifica, in contraddittorio, dell'evidenza della prova; l'interrogatorio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11625 del 4 dicembre 1992
«In tema di giudizio immediato, l'art. 453, primo comma, c.p.p., si limita a porre la condizione oggettiva che la persona sottoposta alle indagini sia stata interrogata sui fatti dai quali emerge l'evidenza della prova e non impone uno specifico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5160 del 4 maggio 1992
«Ai fini della richiesta del P.M. di giudizio immediato deve ritenersi sufficiente che l'indagato sia stato interrogato sui fatti dai quali emerge l'evidenza della prova «comunque» e cioè non necessariamente dal P.M. ma eventualmente anche dal Gip...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1665 del 23 settembre 1993
«Il sequestro probatorio di beni, denaro od altra utilità, fittiziamente intestati al fine di eludere disposizioni di legge (art. 12 quinquies D.L. n. 306 del 1992 conv. con modif. in legge n. 356 del 1992) è legittimamente ordinato nei confronti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2255 del 11 settembre 1991
«Mentre il procedimento per il reato di falsa testimonianza, per l'intrinseco collegamento, ricavabile anche dalla disciplina di diritto sostanziale, con il processo principale, deve ritenersi assoggettato, se commesso in un'udienza relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 166 del 25 febbraio 1995
«A norma dell'art. 350, comma settimo, c.p.p., le dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria da persona indagata, senza assistenza del difensore, possono essere utilizzate nel dibattimento ai sensi dell'art. 503, comma terzo, c.p.p.; le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7045 del 15 luglio 1996
«I verbali degli atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria devono essere acquisiti al fascicolo del dibattimento e ne deve essere data lettura ai sensi dell'art. 511 c.p.p.; essi tuttavia costituiscono elemento di prova solo con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31036 del 18 settembre 2002
«Non è qualificabile come abnorme, e non è pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con cui il tribunale, in sede di convalida dell'arresto, ha ritenuto la nullità della delega conferita dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7933 del 29 febbraio 2012
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice, investito della richiesta di giudizio direttissimo ex art. 558 cod. proc. pen., dopo aver provveduto alla convalida, disponga la restituzione degli atti al P.M. sul presupposto dell'incompletezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42696 del 23 ottobre 2008
«Nell'ipotesi di convalida dell'arresto e contestuale giudizio direttissimo, le due richieste di termine a difesa e di applicazione alternativa di uno dei riti speciali previsti nell'art. 444 e nell'art. 442 c.p.p. vengono riconosciute all'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31627 del 20 luglio 2004
«L'art. 558 c.p.p., nel disciplinare la convalida dell'arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, presuppone l'attualità dello stato di arresto, per cui deve ritenersi che, ove questa sia venuta meno, avendo il pubblico ministero disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31043 del 15 luglio 2004
«Qualora il pubblico ministero intenda chiedere, ai sensi dell'art. 558 c.p.p., la convalida dell'arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, la facoltà, riconosciutagli dal comma 4, seconda parte, di detto articolo di chiedere al giudice la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23197 del 17 maggio 2004
«È illegittimo il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, investito del giudizio direttissimo e della contestuale convalida dell'arresto, dichiari la propria incompetenza per funzione e per territorio senza pronunciarsi in merito alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2833 del 25 giugno 1992
«Ai fini del rispetto del termine di quarantotto ore prescritto dal comma quarto dell'art. 566 c.p.p. per la presentazione da parte P.M. dell'arrestato all'udienza per la convalida ed il contestuale giudizio direttissimo, è sufficiente la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2287 del 24 luglio 1997
«Quando la legge prevede la possibilità di arresto anche fuori flagranza (come nel caso dell'evasione, ai sensi dell'art. 3 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152, conv. con modif. in L. 12 luglio 1991 n. 203), detto arresto deve essere ritenuto a tutti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3594 del 23 novembre 1993
«In sede di convalida dell'arresto, il giudice opera un controllo circa la legittimità dell'arresto, che prescinde sia dalla contestuale adozione di misure cautelari, sia dalla scelta del rito. Da un canto, infatti, l'art. 121, comma secondo, att....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6920 del 28 giugno 1991
«In materia di giudizio pretorile, l'art. 566 nuovo c.p.p., nel disciplinare il giudizio di convalida dell'arresto in flagranza di reato e il coevo giudizio direttissimo, stabilisce al comma settimo che l'imputato ha facoltà di richiedere un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8032 del 16 luglio 1992
«Nel disposto di cui all'art. 566 c.p.p. (convalida dell'arresto e giudizio direttissimo) le due richieste di termine a difesa e di applicazione (alternativa) di uno dei riti speciali previsti nell'art. 444 e nell'art. 442 c.p.p. vengono...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12576 del 19 dicembre 1994
«A norma dell'art. 71 R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull'ordinamento giudiziario, ai vice procuratori onorari addetti alle Procure della Repubblica presso le Preture circondariali sono attribuite non già le funzioni di carattere generale che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4443 del 29 novembre 2005
«In tema di misure volte a prevenire i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive, l'annullamento per vizio di motivazione dell'ordinanza di convalida della misura con cui il questore prescrive la comparizione periodica alla...»