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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17888 del 4 settembre 2004
«Al curatore fallimentare non è consentito agire in revocatoria per far dichiarare inopponibile alla massa una causa di prelazione (nella specie, pegno) in forza della quale un determinato credito sia stato già definitivamente ammesso al passivo in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19473 del 23 maggio 2005
«In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva che implichi l'uso della forza fisica e il contrasto anche duro tra avversari, l'area del rischio consentito è delimitata dal rispetto delle regole tecniche del gioco, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16228 del 11 maggio 2006
«La sospensione del servizio militare di leva, previsto dall'art. 7 D.L.vo n. 215 del 2001, non ha determinato la totale abolizione del servizio militare obbligatorio, che continua ad essere previsto in riferimento a specifiche situazioni e a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12721 del 27 marzo 2007
«La contravvenzione di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina ha carattere permanente, in quanto lo stato di consumazione perdura fino a che il pericolo per la incolumità pubblica non sia cessato per fatto volontario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13088 del 22 maggio 2008
«In tema di impugnazione del provvedimento di rigetto della domanda di omologazione del concordato preventivo depositata dopo l'entrata in vigore del D.L. 14 marzo 2005, n. 35, trova applicazione la disciplina innovata dall'art. 2, comma 2 bis, del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2201 del 19 gennaio 2012
«Non costituisce indebita manifestazione del proprio convincimento sui fatti oggetto dell'imputazione, idonea ad integrare una causa legittima di ricusazione, il generico riferimento operato dal giudice in udienza alla facoltà per l'imputato, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5050 del 31 gennaio 2013
«Nel caso di emissione nei confronti di un imputato di più ordinanze le quali dispongano la medesima misura cautelare per fatti diversi, tra i quali non sussiste la connessione prevista dall'art. 297, comma terzo, c.p.p., la regola della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18351 del 22 aprile 2013
«Non sussiste l'effetto estensivo dell'impugnazione in favore di colui che abbia richiesto l'applicazione della pena concordata in appello, avendo egli in tal modo rinunziato al motivo di gravame inizialmente comune con altri coimputati al fine di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 1 del 20 gennaio 1971
«È costituzionalmente illegittimo — per contrasto con l'art. 3 Cost. — l'art. 224 comma secondo c.p. nella parte in cui rende obbligatorio ed automatico, per i minori degli anni 14 il ricovero, per almeno 3 anni in riformatorio giudiziario....»
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Corte costituzionale, Sez. I, sentenza n. 168 del 28 aprile 1994
«È costituzionalmente illegittimo, in riferimento agli artt. 27, terzo comma, e 31, secondo comma, della Costituzione, l'art. 17 del codice penale, nella parte in cui non esclude l'applicabilità della pena dell'ergastolo nei riguardi dei minorenni.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 8 del 18 gennaio 1996
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 384, comma 1, 378 e 307, comma 4, c.p., in riferimento all'art. 29 della Costituzione, nella parte in cui non prevedono che la causa di non punibilità...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 111 del 12 aprile 1996
«È inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 148 c.p., in riferimento agli artt. 3, 27, 32 Cost., nella parte in cui prevede il ricovero in struttura psichiatrica giudiziaria del condannato affetto da grave malattia...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 87 del 8 aprile 1997
«È infondata, in riferimento agli artt. 3, primo comma, e 24, primo comma, della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale delle norme processuali e dell'ordinamento professionale nella parte in cui non comprendono i praticanti...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 89 del 1 aprile 1998
«Non è fondata, in riferimento agli artt. 3, 24, secondo comma, e 76 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 299, terzo comma, c.p.p., nella parte in cui limita il potere del giudice di provvedere d'ufficio nel corso delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 247 del 11 gennaio 1992
«In tema di eccessiva onerosità sopravvenuta, nel caso in cui il convenuto, nell'esercizio della facoltà di disporre liberamente dei propri interessi, anziché chiedere di rimettere al giudice la determinazione del contenuto delle modifiche da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5421 del 7 maggio 1992
«Con il contratto disciplinato dall'art. 1839 c.c. (cassetta di sicurezza), che assume le caratteristiche di un contratto consensuale simile alla locazione di cose ed alla locatio operis, la banca (verso il corrispettivo di un canone) assume le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10 del 4 gennaio 1993
«L'incertezza circa l'entità del vantaggio e, correlativamente, della perdita di ciascun contraente all'atto della stipulazione del contratto, nella quale si concretizza l'alea, cioè il rischio del contratto aleatorio, deve essere obiettiva e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2085 del 24 maggio 1993
«La norma di cui all'art. 644 c.p. (usura) non fornisce alcuna precisazione sulla natura usuraria degli interessi e degli altri vantaggi pattuiti come corrispettivo della prestazione, limitandosi a richiedere tautologicamente che essi siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8259 del 30 agosto 1993
«Il reato di turbata libertà degli incanti di cui all'art. 353 c.p., può commettersi, oltre che nei modi specificamente tipizzati in detta norma (violenza, minaccia, doni, promesse, collusioni), anche con mezzi fraudolenti diversi dalla collusione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8996 del 19 agosto 1994
«Il privato può commettere il reato di cui all'art. 479 c.p. (falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) solo quale concorrente del pubblico ufficiale, ex art. 117 c.p., ovvero inducendolo in errore, ex art. 48 c.p. Tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 440 del 30 marzo 1995
«In materia di misure cautelari personali, è nulla, per mancanza di motivazione, l'ordinanza che, sulla richiesta dell'indagato di sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari presso la propria abitazione disponga gli arresti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1976 del 17 maggio 1996
«Ai fini della individuazione dei termini di fase, nelle ipotesi previste dall'art. 303, comma 1, lettera c), c.p.p., deve farsi riferimento, qualora vi sia stata condanna per più reati unificati per continuazione, alla pena complessivamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2562 del 18 luglio 1996
«In tema di revisione per prove nuove devono intendersi quelle che, se anche preesistenti alla sentenza di condanna, risultanti o meno dagli atti, non hanno formato oggetto di valutazione, espressa o implicita, da parte del giudice investito della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 280 del 14 gennaio 1997
«La convenzione relativa alla pattuizione degli interessi in misura superiore a quella legale, in difetto della forma scritta richiesta ad substantiam, è colpita da nullità solo per la parte corrispondente alla differenza tra il tasso legale e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11484 del 15 dicembre 1997
«Con riferimento al delitto di rifiuto di atti d'ufficio previsto dal comma secondo dell'art. 328 c.p., il richiedente può rinunciare, per qualunque ragione, alla richiesta di compimento dell'atto o alla sola risposta, in forma espressa o per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 65 del 7 gennaio 1993
«La risoluzione della locazione finanziaria, per inadempimento dell'utilizzatore, non si estende alle prestazioni già eseguite, in base alle previsioni dell'art. 1458, primo comma, c.c. in tema di contratti ad esecuzione continuata e periodica ove...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 201 del 4 marzo 1993
«In materia di esigenze cautelari, mentre appartiene al legittimo esercizio della strategia difensiva la facoltà di negare taluno o tutti gli addebiti che vengono mossi, è corretto e congruo, in tema di giudizio incidentale de libertate, il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 523 del 27 febbraio 1997
«In tema di fungibilità della pena con riferimento al reato continuato, il favor libertatis ne impone la scissione qualora la sua considerazione come reato unico comporti effetti sfavorevoli per l'imputato o il condannato, con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13882 del 9 giugno 2010
«Le norme sopravvenute in corso di giudizio che modifichino la giurisdizione e la competenza trovano applicazione anche nei giudizi pendenti se tale giurisdizione o competenza venga, per l'effetto, attribuita ai giudici dinanzi ai quali la causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13940 del 21 ottobre 2000
«Nelle imprese che esplicano la loro attività anche nei giorni festivi, l'adibizione di un lavoratore a mansioni superiori per sopperire alla carenza dell'organico, dimensionato senza tenere conto dell'aliquota necessaria a consentire il riposo...»