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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 588 del 22 gennaio 1998
«Va considerato soccombente, alla stregua del principio di causalità sulla quale si fonda la responsabilità del processo, e può pertanto essere condannato alle spese di lite, il terzo debitore che non comparendo all'udienza fissata per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6640 del 8 luglio 1998
«Con riguardo all'illecito civile si ha interruzione del nesso di causalità per effetto del comportamento sopravvenuto dello stesso danneggiato anche quando il fatto di costui si ponga come unica ed esclusiva causa dell'evento di danno, sì da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7128 del 21 luglio 1998
«Il provvedimento adottato dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 616 c.p.c. – sia esso di prosecuzione innanzi a sé del procedimento di opposizione all'esecuzione, a norma degli artt. 175 ss. c.p.c., sia esso di rimessione al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7189 del 22 luglio 1998
«L'obbligo di deposito di copia autentica della decisione impugnata disposto, a pena di improcedibilità del ricorso per cassazione, dall'art. 369 c.p.c., non può ritenersi soddisfatto con l'inserimento all'interno del ricorso (e ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7283 del 24 luglio 1998
«A norma dell'art. 330, comma 1, c.p.c., l'impugnazione, sia nel caso in cui non sia stata preceduta dalla notificazione della sentenza sia nell'ipotesi che nell'atto di notificazione di questa ultima manchi l'indicazione della residenza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8003 del 14 agosto 1998
«Ove il lavoratore, pur non incombendone l'onere, provveda direttamente, in sede di ricorso introduttivo, a quantificare l'importo del proprio credito calcolando anche la rivalutazione e gli interessi, la relativa richiesta non può che essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 801 del 27 gennaio 1998
«La cessazione della materia del contendere, quale evento preclusivo della pronunzia giudiziale, si verifica solo quando nel corso del processo sopravvenga una situazione che elimini completamente la posizione di contrasto fra le parti, facendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8374 del 24 agosto 1998
«Il particolare mezzo di impugnazione cui sono stati assoggettati i provvedimenti che dichiarano la sospensione, cioè l'istanza di regolamento di competenza, fa sì che, avuto riguardo alla controversia considerata dal giudice di merito come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8641 del 29 agosto 1998
«Le norme che disciplinano l'interruzione del processo sono preordinate a tutela della parte colpita dal relativo evento (nella specie morte dell'unico procuratore), con la conseguenza che solo detta parte è legittimata a dolersi dell'irrituale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9440 del 21 settembre 1998
«Il codice di procedura penale del 1988, non ha riprodotto la regola, dettata dall'art. 3 del codice di rito previgente, della necessaria pregiudizialità del processo penale rispetto a quello civile. Ma, pur se nel sistema attualmente in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9760 del 1 ottobre 1998
«La confessione resa nel giudizio penale non ha efficacia di piena prova in quel processo e nel giudizio civile può essere considerata solo quale elemento indiziario, salvo che a quel procedimento l'avversario abbia partecipato come parte civile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9787 del 2 ottobre 1998
«L'art. 295 c.p.c., prevedendo che il giudice «dispone» la sospensione del processo in presenza di una controversia civile od amministrativa di natura pregiudiziale da decidersi in separato giudizio con autorità di giudicato, comporta non la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10710 del 28 settembre 1999
«Affinché si abbia una decisione, sia pure implicita, sulla competenza è indispensabile un provvedimento che, oltre a presupporre l'affermazione o la negazione della competenza, comporti una statuizione irretrattabile o comunque idonea a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1158 del 11 febbraio 1999
«L'azione diretta alla demolizione di un bene comune a più persone, dovendo necessariamente essere proposta nei confronti di tutte, dà vita ad una ipotesi di litisconsorzio necessario, con la conseguenza che, ove, nel giudizio di primo grado, sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12314 del 5 novembre 1999
«Le questioni relative alla titolarità (attiva o passiva) del diritto dedotto in un processo attengono al merito del giudizio, di modo che l'errata decisione arbitrale sul punto – ove determinata dal non corretto apprezzamento delle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1237 del 15 febbraio 1999
«La sospensione del processo contemplata dall'art. 295 c.p.c. per l'ipotesi in cui la decisione dipenda dalla definizione di una diversa causa implicando la collocazione del processo in uno stato di quiescenza fino al momento della conclusione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12935 del 22 novembre 1999
«Il ricorso per saltum in cassazione, sull'accordo delle parti di omettere l'appello, ai sensi dell'art. 360, comma secondo, c.p.c., è ammissibile anche avverso sentenza appellabile emessa dal pretore, ancorché la suddetta norma si riferisca...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13056 del 24 novembre 1999
«Se il giudice d'appello accerti la nullità della notificazione dell'atto di citazione per il giudizio di primo grado, nel quale il convenuto, dichiarato contumace per omesso rilievo del vizio invalidante, si sia costituito dopo la prima udienza e,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1548 del 23 febbraio 1999
«Il ricorso per cassazione può avere ad oggetto esclusivamente le sentenze, ovvero i provvedimenti ad esse equiparabili (provvedimenti, cioè, che, quantunque emessi in forme diverse da quella della sentenza, rivestano comunque natura decisoria, per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 289 del 25 maggio 1999
«La delega conferita dal difensore ad un collega, perché lo sostituisca in udienza, rappresenta un atto tipico di esercizio dell'attività professionale, indirizzato all'espletamento dell'incarico ricevuto dal cliente, poiché il sostituto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 31 del 7 gennaio 1999
«In tema di impugnazioni, al contumace è riconosciuta la facoltà di interporre gravame avverso la sentenza (che lo abbia visto soccombente) dopo la scadenza del termine annuale dalla sua pubblicazione a condizione che egli fornisca tanto la prova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3183 del 2 aprile 1999
«La decisività richiesta dall'art. 360 n. 5 c.p.c. per integrare il vizio di motivazione è costituita dalla potenziale idoneità di un elemento, risultante dal processo e non sottoposto ad adeguata critica da parte del giudicante, a determinare una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 5 febbraio 1999
«Una volta che il giudice di primo grado abbia in modo espresso pronunciato sulla giurisdizione, tale questione non può più formare oggetto di rilievo d'ufficio nell'ulteriore corso del processo, ma solo di motivo di impugnazione; sicché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3684 del 14 aprile 1999
«La falsità di un atto del processo (nella specie, concernente la relata di notifica dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado) che faccia apparire come esistente un elemento in realtà mancante può configurare dolo revocatorio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4165 del 26 aprile 1999
«Fra i giudizi relativi ai procedimenti di esecuzione per i quali l'art. 7 del R.D. 30 ottobre 1933, n. 1611 esclude l'operatività del Foro erariale è ricompreso quello ex art. 548 c.p.c. inerente alle contestazioni insorte sulla dichiarazione resa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 485 del 20 gennaio 1999
«In tema di opposizioni in seno al processo esecutivo, posto che, mentre l'opposizione all'esecuzione investe l'an dell'azione esecutiva, consistendo nella contestazione del diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata per difetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4916 del 21 maggio 1999
«La sanzione di inammissibilità sancita dall'art. 366, comma primo, c.p.c., per l'ipotesi in cui nel ricorso per cassazione manchi la indicazione sommaria dei fatti di causa, deve essere applicata non solo quando la esposizione dei fatti manchi del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5500 del 4 giugno 1999
«È inammissibile il regolamento di competenza avverso la sospensione del processo disposta dal giudice ai sensi dell'art. 337 c.p.c. per aver rilevato la pendenza tra le stesse parti del giudizio di appello avverso una sentenza resa su questione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5897 del 14 giugno 1999
«La sentenza di cassazione con rinvio è vincolante anche con riguardo all'individuazione delle parti del processo, e, pertanto, rende inammissibile l'atto di riassunzione in sede di rinvio, ove proposto da un soggetto che in base ad essa risulti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6121 del 18 giugno 1999
«Per aversi imputazione degli effetti dannosi a norma dell'art. 2051 c.c. è necessario che il danno si sia verificato nello sviluppo di un agente insito nella cosa e che il soggetto convenuto abbia per il rapporto con la cosa l'obbligo di vigilare...»