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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11460 del 18 marzo 2016
«In tema di misure cautelari emesse ex art. 27 cod. proc. pen., il giudice competente ben può motivare "per relationem" con riferimento all'ordinanza emessa dal giudice dichiaratosi incompetente, purchè la motivazione di quest'ultima risulti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 52529 del 12 dicembre 2016
«È valida la nomina del difensore di fiducia dell'indagato o dell'imputato in stato di detenzione compiuta da persona diversa dai prossimi congiunti, in presenza di elementi inequivoci che consentano di ricondurre la nomina, per "facta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50814 del 30 novembre 2016
«In tema di mandato di arresto europeo, ai sensi dell'art. 143 cod. proc. pen., che ha recepito nell'ordinamento interno i principi contenuti nell'art. 3 della direttiva 2010/64/UE, l'imputato alloglotta che non conosca la lingua italiana, qualora...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42718 del 10 ottobre 2016
«Sono utilizzabili le dichiarazioni "de relato" aventi ad oggetto quanto appreso dal minore vittima di abusi sessuali, non esaminato nel giudizio, solo se sia stata accertata, in base a motivato parere reso da professionista, l'impossibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13967 del 7 aprile 2016
«In tema di prova testimoniale, l'acquisizione, su accordo delle parti, al fascicolo per il dibattimento del verbale delle dichiarazioni rese dalla persona direttamente informata di un fatto, prima dell'esame dibattimentale del teste de relato, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12754 del 16 marzo 2017
«In tema di incompatibilità dello stato di salute dell'indagato con la detenzione in carcere, l'art. 275, comma 4-bis cod. proc. pen. pone una presunzione "in bonam partem" che, ai sensi del successivo comma 4-ter, può essere superata soltanto in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5787 del 11 febbraio 2016
«In tema di motivazione delle ordinanze cautelari personali, la previsione dell'autonoma valutazione delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza (ad opera dalla legge 16 aprile 2015, n. 47 che ha novellato l'art.292 co.1 lett.c...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4974 del 2 febbraio 2017
«In tema di impugnazione, anche in ambito cautelare trova applicazione la regola generale di cui all'art. 568, comma quarto, cod. proc. pen., secondo cui per proporre ricorso il soggetto legittimato deve essere portatore di un interesse concreto ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20281 del 17 maggio 2016
«In tema di revoca o modifica della misura cautelare, il provvedimento favorevole emesso nei confronti di un coindagato può costituire fatto nuovo sopravvenuto, del quale tener conto ai fini della rivalutazione del quadro indiziario, ma non delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3834 del 25 gennaio 2017
«La richiesta di proroga dei termini della custodia cautelare, nella fase delle indagini preliminari i cui termini siano scaduti, non può essere fondata sulla necessità di utilizzare elementi di prova acquisiti "aliunde" e cioè provenienti da altro...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6394 del 10 febbraio 2017
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, nel liquidare l'indennità per le ulteriori conseguenze personali e familiari derivanti dalla ingiusta privazione della libertà, è necessario che il giudice indichi in maniera puntuale e corretta i...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1862 del 18 gennaio 2016
«In tema di ingiusta detenzione, con riferimento all'art. 314, comma secondo, cod. proc. pen., non sussiste il diritto alla riparazione quando, nell'ambito del subprocedimento cautelare, la prognosi sulla possibilità di una futura sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13222 del 20 marzo 2017
«Nei procedimenti per i delitti indicati nell'art. 51, comma terzo-bis, cod. proc. pen., la competenza funzionale del giudice per le indagini preliminari del capoluogo del distretto va individuata esclusivamente sulla base della notizia di reato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35304 del 23 agosto 2016
«In tema di arresto facoltativo in flagranza di reato, la polizia giudiziaria è tenuta ad indicare le ragioni che l'hanno indotta ad esercitare il potere di privare la libertà personale, facendo riferimento alla gravità del fatto o alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13836 del 21 marzo 2017
«Con riferimento alla deposizione testimoniale resa in sede di incidente probatorio avente ad oggetto la ritrattazione di precedenti dichiarazioni rilasciate durante le indagini preliminari, il giudice è tenuto a valutare, sia in relazione allo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11658 del 18 marzo 2016
«È abnorme l'ordinanza con cui il giudice per l'udienza preliminare dichiari la nullità della notificazione dell'avviso ex art. 415 bis cod. proc. pen. in relazione al fatto che non risultava se l'imputato parlasse o capisse l'italiano, poichè la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 54274 del 21 dicembre 2016
«In tema di ammissione di nuove prove, è esercitabile il potere d'ufficio ex art. 507 cod. proc. pen. anche con riferimento al nuovo esame di un testimone già sentito, purchè su circostanze diverse da quelle già oggetto di prova, poichè il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15368 del 13 aprile 2016
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 13, 24, 111 e 117 Cost.- quest'ultimo con riferimento agli artt. 5,6, e 13 CEDU) - la questione di legittimità costituzionale dell'art. 625-bis cod. proc. pen., nella parte in cui prevede che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15402 del 13 aprile 2016
«In tema di revisione, sussiste distinzione logica-funzionale tra la fase rescindente - avente ad oggetto la preliminare delibazione sulla non manifesta infondatezza della richiesta, con riferimento alla astratta capacità demolitoria del giudicato,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3316 del 20 aprile 1983
«Il rinvio dell'art. 459 codice penale alle disposizioni degli artt. 453, 455 e 457 non può intendersi come un semplice richiamo quoad poenam; sicché per la individuazione delle relative fattispecie è necessario far riferimento al contenuto delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 112 del 12 gennaio 1990
«I parametri di riferimento per il giudice di merito per la graduazione dell'entità della pena sia quando deve applicarsi una sola circostanza (aggravante od attenuante) che quando trattasi di più circostanze (aggravanti od attenuanti) ed i limiti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7961 del 31 maggio 1990
«La concezione unitaria del concorso di più persone nel reato, recepita nell'art. 110 c.p., consente di ritenere che l'attività costitutiva della partecipazione può essere rappresentata da qualsiasi contributo, di carattere materiale o psichico,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3431 del 29 marzo 1991
«Nella procedura di concordato preventivo, se al commissario giudiziale è riconosciuta legittimazione nei giudizi di cognizione, la medesima è negata al curatore, essendo la vicenda processuale fallimentare un mero riflesso di quella concordataria,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 23 giugno 1993
«In tema di concussione, il termine «utilità» indica tutto ciò che rappresenta un vantaggio per la persona, materiale o morale, patrimoniale o non patrimoniale, oggettivamente apprezzabile, consistente tanto in un dare quanto in un facere e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 705 del 12 maggio 1993
«In virtù dell'art. 445, primo comma, c.p.p. la sentenza emanata a seguito di patteggiamento può disporre la confisca solo nei casi previsti dall'art. 240, secondo comma, c.p. e dalle norme che facciano espresso riferimento al predetto rito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 287 del 13 gennaio 1994
«In materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile da circolazione di veicoli e natanti, la sentenza della Corte costituzionale n. 560 del 1987 — con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 21 della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 486 del 19 gennaio 1994
«Qualora nel giudizio di primo grado, anteriormente alla sentenza della Corte costituzionale n. 255 del 1992 e alle modifiche apportate all'art. 500 c.p.p. dalla L. 7 agosto 1992, n. 356, siano state acquisite nel fascicolo per il dibattimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2111 del 22 agosto 1994
«La mancata specifica indicazione nel provvedimento, che dispone una misura a tempo predefinito per cautele istruttorie, del termine di durata non ne comporta la nullità se la durata medesima possa, comunque, essere desunta dal testo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4574 del 9 febbraio 1994
«I requisiti della descrizione sommaria del fatto e dell'esposizione degli indizi, previsti dall'art. 292 c.p.p. per le ordinanze che impongono misure cautelari, possono ritenersi sussistere quando la motivazione del provvedimento coercitivo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1321 del 10 febbraio 1995
«L'ipotesi sanzionata dall'art. 703 c.p. (accensioni ed esplosioni pericolose) integra un reato di pericolo, in relazione alla possibilità concreta che esplosioni di ordigni in centro abitato, o sulla pubblica via — senza la predisposizione delle...»