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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7505 del 2 luglio 1994
«Il principio di legalità della pena è vincolante non solo quando venga applicata una pena non prevista o diversa da quella contemplata dalla legge, ma anche quando venga applicata una pena che esula dalle singole fattispecie legali penali perché...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5655 del 15 giugno 1984
«La norma intesa come imperativo o come giudizio ipotetico è sempre un unicum che proviene dal legislatore, il quale, anche quando collega il precetto alla sanzione, pur se attraverso un rinvio ad altre norme, è investito al riguardo di una...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5690 del 8 giugno 1981
«Il principio di legalità della pena (art. 1 c.p.) è violato qualora venga applicata una pena non prevista o diversa da quella prevista dalla legge per un determinato reato. Rientra, tuttavia, nel concetto di legalità anche la pena comminata dalle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6176 del 30 giugno 1984
«La norma o la prescrizione di rinvio, espressamente richiamata a completamento del precetto, viene a svolgere una funzione integratrice della norma penale in bianco e ad essere, quindi, in essa incorporata. Ne discende che la norma in bianco non è...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 364 del 24 marzo 1988
«È costituzionalmente illegittimo, in riferimento agli artt. 2, 3, 73, terzo comma, 25, secondo comma e 27, primo e terzo comma Cost., l'art. 5 c.p., nella parte in cui non esclude all'inescusabilità dell'ignoranza della legge penale l'ignoranza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22813 del 14 maggio 2004
«L'errore sulla qualifica demaniale di un'area o terreno non esclude l'elemento psicologico del reato di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo, in quanto ai sensi dell'art. 47 c.p., la punibilità è esclusa solo in riferimento all'errore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10458 del 5 ottobre 1994
«Deve escludersi che l'errore del pubblico ufficiale circa le proprie facoltà di disposizione del pubblico denaro per fini diversi da quelli istituzionali possa assumere qualsivoglia efficacia scriminante perché, pur essendo la destinazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35694 del 3 ottobre 2011
«La scusabilità dell'ignoranza della legge penale, può essere invocata dall'operatore professionale di un determinato settore solo ove dimostri, da un lato, di aver fatto tutto il possibile per richiedere alle autorità competenti i chiarimenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6991 del 23 febbraio 2011
«L'esclusione di colpevolezza per errore di diritto dipendente da ignoranza inevitabile della legge penale può essere giustificata da un complessivo e pacifico orientamento giurisprudenziale che abbia indotto nell'agente la ragionevole conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37590 del 21 ottobre 2010
«Deve essere considerato errore sulla legge penale, come tale inescusabile, sia quello che cade sulla struttura del reato, sia quello che incide su norme, nozioni e termini propri di altre branche del diritto, introdotte nella norma penale ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22205 del 3 giugno 2008
«L'inevitabilità dell'errore sulla legge penale non si configura quando l'agente svolge una attività in uno specifico settore rispetto alla quale ha il dovere di informarsi con diligenza sulla normativa esistente. (In applicazione di questo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28397 del 24 giugno 2004
«La esclusione di colpevolezza per errore di diritto dipendente da ignoranza inevitabile della legge penale può essere giustificata da un complessivo e pacifico orientamento giurisprudenziale che abbia indotto nell'agente la ragionevole conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41476 del 31 ottobre 2003
«L'ignoranza della legge penale, l'agente abbia fatto tutto il possibile per adeguarsi al dettato della norma e questa sia stata violata per cause indipendenti dalla sua volontà. Ne consegue che non è sufficiente ad integrare gli estremi della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4951 del 21 aprile 2000
«La esclusione della colpevolezza nelle contravvenzioni non può essere determinata dall'errore di diritto dipendente da ignoranza non inevitabile della legge penale, quindi, dal mero errore di interpretazione, che diviene scusabile quando è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2174 del 23 febbraio 2000
«L'errore su legge diversa da quella penale, idoneo ad escludere la punibilità, è solo quello che riguarda una norma destinata in origine a regolare rapporti giuridici di carattere non penale, non richiamata né esplicitamente né implicitamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5961 del 18 giugno 1997
«In materia di tutela ambientale e in tema di ignoranza della legge penale, l'affittuario di un fondo sottoposto al vincolo di cui alla legge n. 431/1985, che agisca in violazione dello stesso, non può addurre la carenza dell'elemento soggettivo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2149 del 12 giugno 1996
«Il fondamento costituzionale della «scusa» della inevitabile ignoranza della legge penale vale prima di tutto per chi versa in condizioni soggettive di sicura inferiorità e non può certo essere strumentalizzato per coprire omissioni di controllo o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5244 del 27 maggio 1996
«In tema di elemento soggettivo del reato, è configurabile l'inevitabilità dell'ignoranza della legge penale anche nei confronti di quei soggetti dotati di particolari conoscenze giuridiche o dediti ad attività professionali o mestieri, che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8154 del 18 luglio 1994
«A seguito della sentenza 23 marzo 1988 n. 364 della Corte costituzionale, secondo la quale l'ignoranza della legge penale, se incolpevole a cagione della sua inevitabilità, scusa l'autore dell'illecito, vanno stabiliti i limiti di tale inevitabilità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7550 del 2 luglio 1994
«L'incertezza che potrebbe derivare da contrastanti indirizzi giurisprudenziali, nell'interpretazione ed applicazione di una norma, non abilita da sola ad invocare la condizione soggettiva di ignoranza inevitabile della legge penale. Al contrario,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7287 del 23 giugno 1994
«In tema di ignoranza scusabile della legge penale, su coloro che esercitano professionalmente un'attività incombe il dovere, nell'ipotesi di dubbio sulla liceità dell'azione, di astenersi dal compierla.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3114 del 15 marzo 1994
«Ai fini della procedibilità, pur in assenza di querela, di reati in materia sessuale, quando questi, secondo quanto previsto dall'art. 542, terzo comma, n. 2, c.p., siano connessi con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9092 del 6 ottobre 1993
«Si verifica in ipotesi di ignoranza inescusabile della legge penale, nel caso in cui il soggetto, pur dimostrando di conoscere appieno il precetto penale non vi si conformi in base a mere notizie giornalistiche, inerenti alla eventuale imminente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7161 del 23 luglio 1993
«Ai fini della configurabilità dell'ignoranza scusabile della legge penale, la scriminante della buona fede può trovare applicazione solo nell'ipotesi in cui l'agente abbia fatto tutto il possibile per adeguarsi al dettato della norma e questa sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5225 del 20 maggio 1993
«In tema di alterazione di stato, l'ipotesi prevista dal secondo comma dell'art. 567 c.p. non è una forma aggravata della previsione del primo comma, trattandosi di due distinte forme del delitto di alterazione di stato. Infatti, mentre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11360 del 25 novembre 1992
«L'errore di diritto scusabile, in quanto dovuto ad ignoranza «inevitabile» della legge penale nella sua esatta delimitazione e nel suo preciso significato (alla stregua di quanto affermato dalla sentenza della Corte costituzionale 24 marzo 1988 n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5436 del 9 maggio 1992
«Pur obbligando la legge penale italiana tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano nel territorio dello Stato, la disposizione dell'art. 5 c.p., a seguito della nota sentenza n. 364 del 1988 della Corte costituzionale, deve intendersi nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1378 del 5 maggio 1992
«La forza maggiore che, ai sensi dell'art. 175 del nuovo codice di procedura penale, consente la restituzione nel termine deve necessariamente consistere in un particolare impedimento che renda vano ogni sforzo dell'uomo e derivi da causa a lui non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12407 del 7 dicembre 1991
«Si può ritenere inevitabile l'ignoranza della legge penale, quando l'agente sia incorso nella trasgressione nonostante che si sia attenuto correttamente e con l'ordinaria diligenza all'obbligo di informazione e di conoscenza dei precetti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14657 del 8 novembre 1990
«Il principio secondo il quale l'ignoranza della legge penale scusa quando, si versi in caso di ignoranza inevitabile, affermato dalla Corte cost. con sent. 24 marzo 1988, n. 364, non può non valere — ed a maggior ragione — per ogni difficoltà...»