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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1821 del 22 novembre 1965
«In questi casi, poiché l'uso di mezzi al fine di ritrarre fotografie nella zona militare pone pur sempre l'agente nella possibilità di conoscere, sia pure per ragioni diverse dallo spionaggio, il segreto militare (che la norma vuole sia tutelato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1569 del 27 novembre 1968
«Il delitto previsto dall'art. 435 c.p., ove non integri una determinazione al solo fine specifico di commettere reati contro la pubblica incolumità, ma riveli altresì nell'agente la consapevolezza che con quei reati avranno esecuzione i progetti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10116 del 24 settembre 1994
«Il semplice trasporto di ammalati a mezzo di autoambulanza non rientra di per sè nel novero delle attività per le quali occorre una speciale abilitazione dello Stato e tantomeno costituisce esercizio di una professione sanitaria; sotto codesto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11394 del 13 novembre 1991
«Nell'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 422 c.p. il giudice può ritenere il delitto di strage quando, per i mezzi usati, per la loro potenzialità offensiva e per le specifiche modalità di impiego di essi, e alla stregua di tutti gli elementi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19535 del 17 settembre 2014
«La mera coabitazione non è sufficiente a provare la riconciliazione tra coniugi separati essendo necessario il rispristino della comunione di vita e d'intenti, materiale e spirituale, che costituisce il fondamento del vincolo coniugale (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17773 del 19 luglio 2013
«Le azioni rivolte all'accertamento della genitorialità biologica anche in contrasto con quella legittima, individuate dal legislatore nel disconoscimento della paternità e nella dichiarazione giudiziale di paternità (e maternità) presentano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13485 del 13 giugno 2014
«Il protrarsi nel tempo di una situazione illegittima, quale il demansionamento del lavoratore accertato dal giudice di merito, non può essere inteso né come acquiescenza del lavoratore alla situazione imposta dal datore (cui compete il potere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 640 del 6 maggio 1994
«In definitiva, la suddetta impossibilità, non potendosi frapporre un ingiustificato ostacolo al reinserimento sociale del riabilitando che abbia, per altro verso, dato prova, attraverso la buona condotta tenuta, di essere meritevole della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4509 del 5 marzo 1991
«Il relativo accertamento deve formare oggetto di adeguate indagini allo scopo di non frapporre un ingiustificato ostacolo al reinserimento sociale del riabilitando che abbia, per altro verso, dato prova, attraverso la buona condotta tenuta, di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2559 del 27 ottobre 1993
«Ai fini della configurazione del reato di cui all'art. 388, primo comma, c.p., l'ingiunzione di ottemperanza, che si configura come condizione di punibilità del reato, non deve necessariamente essere fatta valere coattivamente con le forme e con i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13229 del 26 giugno 2015
«Nel vigente ordinamento processuale, improntato al principio del libero convincimento del giudice e in assenza di una norma di chiusura sulla tassatività tipologica dei mezzi di prova, questi può porre a fondamento della decisione anche prove...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17392 del 1 settembre 2015
«Nell'ordinamento processuale vigente manca una norma di chiusura sulla tassatività tipologica dei mezzi di prova, sicché il giudice può legittimamente porre a base del proprio convincimento anche prove cd. atipiche, quali le dichiarazioni scritte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1008 del 17 febbraio 1982
«L'art. 163, n. 5, c.p.c. nel disporre che l'atto di citazione deve contenere l'indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l'attore intende servirsi e, in particolare, dei documenti che offre in comunicazione, concerne i documenti attinenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 948 del 11 febbraio 1980
«Pertanto, la circostanza che il giudice di primo grado abbia deciso la causa accogliendo l'eccezione di prescrizione, non esonera l'appellante dall'onere di formulare interamente le proprie conclusioni di merito e, pertanto, il giudice di appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18607 del 3 settembre 2014
«In tema di arbitrato, la proroga del termine per la pronuncia del lodo arbitrale, a norma dell'art. 820, secondo comma, cod. proc. civ. - nel testo vigente anteriormente alla modifica apportata dal d.lgs. 2 febbraio 2006, n. 40 - non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9522 del 4 novembre 1996
«Nel primo caso la consulenza presuppone l'avvenuto espletamento dei mezzi di prova e ha per oggetto la valutazione di fatti i cui elementi sono già stati completamente provati dalle parti; nel secondo caso la consulenza può costituire essa stessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4588 del 11 aprile 2000
«Nell'ipotesi in cui l'accertamento tecnico debba eseguirsi lontano dalla sede giudiziaria competente per la definizione della controversia, il giudice può delegare per la nomina del consulente tecnico il pretore del mandamento in cui deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1223 del 19 febbraio 1990
«Il giudice del merito può trovare elementi di convincimento anche dalla parte della consulenza d'ufficio eccedente i limiti del mandato, ma non sostanzialmente estranea all'oggetto dell'indagine in funzione della quale è stata disposta, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 245 del 10 gennaio 1995
«Le consulenze tecniche di parte non costituiscono mezzi di prova ma allegazioni difensive di contenuto tecnico che, se non confutate esplicitamente, devono ritenersi implicitamente disattese. Tuttavia, quando i rilievi contenuti nella consulenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32633 del 23 luglio 2014
«Il provvedimento che concede la restituzione nel termine per impugnare la sentenza contumaciale di primo grado non invalida le prove già assunte, ma determina il diritto dell'imputato di ottenere l'assunzione di prove nuove o la riassunzione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15912 del 16 aprile 2015
«In tema di prova documentale, l'ordinanza di custodia cautelare, al pari della sentenza non irrevocabile, può essere acquisita al processo a norma dell'art.234 cod. proc. pen. solo per provare che nei confronti di una persona è stato emesso un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45406 del 15 dicembre 2005
«È illegittima la decisione con cui il giudice di appello annulli la sentenza del giudice di pace per mancata indicazione nell'atto di citazione delle fonti di prova di cui si chieda l'ammissione (art. 20, comma secondo, D.L.vo n. 274 del 2000),...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3555 del 18 marzo 1999
«Con riferimento ai limiti che il giudicato parziale pone al giudice di rinvio, deve affermarsi che il giudicato concerne la prova quale risultato, e cioè la certezza del fatto, e non la prova intesa quale strumento per conseguirla: ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7180 del 19 febbraio 2004
«In tema di valutazione della prova testimoniale, il giudice, pur essendo indubbiamente tenuto a valutare criticamente, verificandone l'attendibilità, il contenuto della testimonianza, non è però certamente tenuto ad assumere come base del proprio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11971 del 22 novembre 1991
«Nel sistema processuale previgente, come del resto, in quello attualmente in vigore, l'interrogatorio dell'imputato, pur nella sua essenziale innegabile natura di strumento di difesa, rientra comunque nel novero di mezzi di prova e, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5294 del 5 marzo 2009
«Qualora il fallimento sia stato dichiarato successivamente al 16 luglio 2006 (data di entrata in vigore del D.L.vo n. 5 del 2006), ancorché in accoglimento di un ricorso depositato anteriormente, la procedura è regolata dalla nuova normativa, ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3479 del 23 febbraio 2016
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità naturale, l'ammissione degli accertamenti immuno-ematologici non è subordinata all'esito della prova storica dell'esistenza di un rapporto sessuale tra il presunto padre e la madre, giacché il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 486 del 14 gennaio 2016
«In tema di contratto di agenzia, la ripartizione dell'onere della prova tra agente e preponente deve tenere conto, oltre della partizione della fattispecie sostanziale tra fatti costitutivi e fatti estintivi od impeditivi del diritto, anche del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11247 del 31 maggio 2016
«...le parti. Incombe su chi intende avvalersi degli effetti previsti dall'art. 2112 c.c., che derogano al principio del necessario consenso del contraente ceduto ex art. 1406 c.c., fornire la prova dell'esistenza dei relativi requisiti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1606 del 20 gennaio 2017
«In tema di immissioni (nella specie di rumori ed esalazioni provocati dallo svolgimento di attività di officina), i mezzi di prova esperibili per accertare il livello di normale tollerabilità ex art. 844 c.c. costituiscono tipicamente accertamenti...»