(massima n. 1)
Le azioni rivolte all'accertamento della genitorialità biologica anche in contrasto con quella legittima, individuate dal legislatore nel disconoscimento della paternità e nella dichiarazione giudiziale di paternità (e maternità) presentano caratteristiche oggettive e soggettive diverse, che ne conformano anche i requisiti probatori, sicché non vi è perfetta coincidenza dei medesimi nelle due azioni, e sebbene i mezzi di prova univocamente indicativi della discendenza biologica abbiano crescente rilevanza. Il "favor veritatis" nell'azione giudiziale di paternità e maternità tutela il diritto alla genitorialità ed alla identità personale di chi è stato privato per effetto del mancato riconoscimento; nell'altra azione, al contrario, l'esito positivo dell'accertamento della mancata corrispondenza tra filiazione biologica e filiazione legittima, determina la privazione sopravvenuta dello "status" di figlio legittimo "ex patre" per cause estranee alla sfera di volontà e responsabilità del soggetto destinato a subire gli effetti dell'azione.