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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4065 del 11 maggio 1990
«Qualora l'opposizione di terzo sia proposta davanti ad un giudice d'appello, questi, una volta ritenuta l'ammissibilità dell'opposizione e dichiarata l'inefficacia del giudicato lesivo dei diritti del terzo, esaurisce il suo compito senza poter...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4831 del 14 novembre 1989
«Il conciliatore, avanti al quale sia stata proposta opposizione di terzo ai sensi degli artt. 404 e 405 c.p.c., è competente a disporre la sospensione dell'esecuzione, poiché il riferimento fatto dall'art. 407 all'art. 373 c.p.c. attiene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4324 del 27 giugno 1988
«La sentenza che accoglie l'opposizione di terzo revocatoria ex art. 404, secondo comma, c.p.c., proposta da un avente causa o da un creditore di una delle parti avverso la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva (ovvero il decreto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4696 del 18 luglio 1980
«Ai fini dell'esecuzione forzata in base a un titolo di credito, l'originale di tale documento è indispensabile ed insostituibile, salvo l'ammortamento, e pertanto, tranne l'ipotesi, di natura eccezionale, in cui si tratti di copia autentica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3535 del 6 dicembre 1972
«Il rilascio della copia del titolo in forma esecutiva a persona diversa da quella a cui favore il titolo sia stato emesso, costituisce una mera irregolarità che non integra né comporta nullità o inefficacia del titolo stesso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5515 del 29 febbraio 2008
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero ma ne determina la nullità o inefficacia parziale per la somma eccedente, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente dovuta, alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1072 del 23 febbraio 1981
«L'inefficacia del precetto, derivante da una sua irregolarità formale, non può essere rilevata d'ufficio dal giudice, ma dev'essere fatta valere dal debitore interessato, ai sensi dell'art. 617 c.p.c., entro cinque giorni dalla sua notificazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 15 marzo 2005
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata la facoltà di dichiarare la propria residenza o di eleggere domicilio in uno, a sua scelta, tra i possibili luoghi dell'esecuzione....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11578 del 31 maggio 2005
«Il termine di novanta giorni, previsto dall'art. 481 c.p.c., entro cui l'esecuzione deve essere iniziata per ovviare alla comminatoria di inefficacia del precetto, è un termine di decadenza e non di prescrizione, attenendo all'inattività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 98 del 16 gennaio 1952
«Il provvedimento con cui il giudice dell'esecuzione, adito per l'assegnazione di un credito pignorato, pronuncia detta assegnazione, rigettando «perché defatigatoria» l'eccezione del debitore pignorato diretta a contestare il diritto del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 712 del 16 gennaio 2006
«Divenuta inefficace la misura cautelare di sottoposizione a sequestro di una somma di danaro, di fronte alla mancata restituzione da parte del custode della somma, colui al quale essa spetta deve sperimentare, per ottenerne la restituzione, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23727 del 16 settembre 2008
«In tema di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali avente ad oggetto somme giacenti presso il tesoriere, questi, in quanto ausiliare del giudice, ha il dovere di precisare nella dichiarazione prevista dall'art. 547 c.p.c. se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6291 del 25 giugno 1998
«A seguito della instaurazione di una procedura di espropriazione presso terzi da parte del creditore di un soggetto successivamente dichiarato fallito (ed a sua volta riconosciuto, dal giudice dell'esecuzione, legittimo creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15297 del 30 ottobre 2002
«La rinnovazione tacita della locazione integra un nuovo negozio giuridico bilaterale, con la conseguenza che, trattandosi di immobile sottoposto a sequestro giudiziario, è richiesta l'autorizzazione del giudice, per effetto del combinato disposto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18366 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata, nel caso in cui l'istanza di vendita venga depositata fuori termine, al fine di far dichiarare l'inefficacia del pignoramento e l'estinzione dell'esecuzione, il debitore non ha l'onere di proporre opposizione agli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14821 del 15 novembre 2000
«I vizi dell'ordinanza di vendita, disposta dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 569 c.p.c., derivanti da vizi di atti prodromici, denunciati dall'esecutato — nella specie inefficacia del pignoramento, ai sensi dell'art. 497 c.p.c., per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6186 del 13 marzo 2009
«In tema di esecuzione per espropriazione immobiliare con modalità di vendita senza incanto, qualora uno dei partecipanti alla gara, nel formulare la sua offerta, abbia depositato la cauzione in una misura inferiore a quella prescritta dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2910 del 3 maggio 1980
«A norma dell'art. 579 c.p.c. le offerte all'incanto debbono essere effettuate personalmente o per mezzo di mandatario munito di procura speciale, ricomprendendosi nella prima ipotesi ogni caso in cui la partecipazione dell'offerente è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1966 del 26 febbraio 1994
«In tema di espropriazione immobiliare, il procuratore legale che è rimasto aggiudicatario per persona da nominare del bene venduto all'incanto, fino a quando non effettui una valida e tempestiva dichiarazione di nomina, è legittimato all'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5686 del 15 marzo 2006
«È inammissibile il ricorso in cassazione ai sensi dell'art. 111 Costituzione avverso il provvedimento con il quale nel corso dell'esecuzione immobiliare il giudice dell'esecuzione dichiara l'inefficacia della offerta di aumento di sesto, formulata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3177 del 25 maggio 1985
«La legittimazione all'opposizione, avverso il provvedimento del giudice dell'esecuzione immobiliare che dichiara l'inefficacia dell'offerta di aumento del sesto effettuata da un procuratore per persona da nominare, deve essere riconosciuta al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7233 del 29 marzo 2006
«In tema di espropriazione immobiliare, l'offerta di aumento di sesto ex art. 584 c.p.c. (nel testo in vigore antecedentemente alle modifiche ad esso apportate dal D.L. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3648 del 17 giugno 1985
«Nel caso di espropriazione forzata di immobile indiviso, per debito di uno soltanto dei comproprietari, qualora il creditore procedente, dopo l'effettuazione del pignoramento con le formalità prescritte dall'art. 555 c.p.c. (ivi inclusa la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7288 del 3 luglio 1991
«L'esecuzione per consegna o rilascio ha inizio soltanto con l'accesso dell'ufficiale giudiziario sul luogo dove debbono compiersi gli atti esecutivi, e non con la notificazione del preavviso di rilascio, che deve considerarsi solo un atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 30 maggio 1995
«Il provvedimento risolutivo dell'opposizione agli atti esecutivi, ancorché adottato in forma di ordinanza invece che con quella della sentenza, come previsto dall'art. 618 comma secondo, c.p.c., qualora sia stato emesso nel contraddittorio delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6381 del 14 luglio 1997
«Alla dichiarazione di illegittimità del provvedimento di assegnazione del lavoratore a mansioni non equivalenti a quelle precedentemente svolte consegue la condanna del datore di lavoro ad adibire nuovamente il dipendente alle precedenti mansioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14625 del 30 luglio 2004
«In tema di rapporti tra l'azione revocatoria ordinaria e il processo di esecuzione, il creditore pignorante, a fronte di un'opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c., è carente di interesse (con riferimento all'esecuzione in corso) alla proposizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 261 del 12 gennaio 1999
«Nel caso di coesistenza del processo esecutivo promosso sulla base di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, del giudizio d'opposizione a decreto ingiuntivo e del giudizio d'opposizione all'esecuzione, nel momento in cui il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21882 del 19 novembre 2004
«In caso di opposizione di terzo avverso l'esecuzione esattoriale, qualora sia stata disposta la sospensione dell'esecuzione, spetta al giudice dell'esecuzione fissare il termine di riassunzione, mentre il concessionario procedente deve provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16376 del 4 agosto 2005
«La sopravvenuta inefficacia del precetto per mancato inizio dell'esecuzione nel termine di novanta giorni dalla sua notificazione comporta che le spese del precetto ormai perento restano a carico dell'intimante, atteso che è applicabile anche in...»