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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9938 del 4 novembre 1993
«Per il rilascio dello specifico mandato richiesto dall'art. 571, terzo comma, c.p.p. perché il difensore dell'imputato possa impugnare una sentenza contumaciale è sufficiente l'osservanza delle forme richieste dall'art. 96, secondo comma, stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3800 del 27 ottobre 1994
«È inammissibile l'impugnazione contro sentenza contumaciale proposta dal difensore al quale l'incarico sia stato conferito da congiunto dell'imputato, in quanto il mandato ad impugnare il provvedimento emesso in contumacia dell'interessato è atto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2176 del 5 giugno 1991
«La disposizione del terzo comma dell'art. 96 nuovo c.p.p., che consente la nomina del difensore di fiducia da parte di un prossimo congiunto in favore di persone arrestate, fermate o in custodia cautelare fino a che essi non vi abbiano provveduto,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1282 del 13 dicembre 1996
«La disposizione generale di cui all'art. 24 att. c.p.p., secondo la quale la nomina di ulteriori difensori si considera senza effetto finché la parte non provvede alla revoca delle nomine precedenti che risultino in eccedenza rispetto al numero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6615 del 5 giugno 2000
«La nomina del difensore effettuata nel corso del giudizio di primo grado spiega i propri effetti per tutta la durata del giudizio di cognizione, nelle diverse fasi di esso nonché in quelle incidentali che ne scaturiscono, senza bisogno di essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2804 del 24 giugno 1996
«Gli autonomi diritti all'impugnazione, attribuiti all'imputato e al difensore, trovano precisi limiti, al loro collegato esercizio, da una parte nell'attualità di decorrenza del termine, dall'altra nell'intervento del provvedimento sollecitato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8152 del 25 febbraio 2004
«In presenza di due difensori di ufficio, ambedue legittimati a proporre impugnazione, la notifica dell'estratto contumaciale di sentenza legittimamente viene eseguita presso l'uno o l'altro, non essendo previsto un diritto dell'interessato a una...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24486 del 11 luglio 2006
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto nell'interesse dell'imputato latitante dal difensore d'ufficio non iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, in quanto il mancato titolo abilitativo rende il difensore privo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25007 del 20 giugno 2001
«Il diritto alla impugnazione dell'imputato ha natura unitaria e fa capo esclusivamente all'interessato, anche se al difensore è attribuita facoltà di esercitarlo; ne consegue che l'omissione dell'avviso di deposito della sentenza di secondo grado...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4012 del 5 settembre 1998
«In caso di sostituzione del difensore d'ufficio disposta ai sensi dell'art. 97, comma 4, c.p.p., pur rimanendo il detto difensore titolare unico del diritto a ricevere la notifica dei provvedimenti soggetti ad impugnazione, deve tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22 del 19 dicembre 1994
«Il nuovo codice di procedura penale, radicalmente innovando rispetto alla precedente disciplina ed ispirandosi, secondo il dettato della direttiva n. 105 della legge delega, all'esigenza di assicurare la continuità dell'assistenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2456 del 24 settembre 1999
«L'ordinanza con la quale sia stata rigettata la richiesta di liquidazione del compenso avanzata dal difensore di persona ammessa al gratuito patrocinio, costituisce un provvedimento di natura decisoria contro il quale non è previsto alcun altro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 125 del 1 marzo 1996
«L'ordinanza con la quale venga rigettata la richiesta di liquidazione del compenso avanzata dal difensore di persona ammessa al gratuito patrocinio, è ricorribile per cassazione ex art. 111 Cost., trattandosi di provvedimento di natura-decisoria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3681 del 4 aprile 1995
«Alla stregua della disciplina risultante dal combinato disposto degli artt. 99, 571 e 589 c.p.p., la rinuncia all'impugnazione da parte dell'imputato personalmente, effettuata prima ancora del deposito della sentenza (e, quindi, dell'inizio della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3146 del 10 dicembre 1996
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame avverso un provvedimento di sequestro probatorio assume rilievo, ai sensi dell'art. 324 c.p.p. richiamato dall'art. 257 c.p.p., sia per l'indagato che per il suo difensore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38122 del 13 novembre 2002
«Il difensore della costituita parte civile non può proporre impugnazione nell'interesse di detta parte se non munito di apposita procura speciale, la quale, pur non richiedendo formule sacramentali e potendo essere contenuta anche nella procura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 1162 del 22 maggio 1997
«È inammissibile per carenza di legittimazione all'impugnazione il ricorso avverso l'ordinanza di archiviazione sottoscritto dal solo difensore della persona offesa privo di procura speciale ai sensi dell'art. 100 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14980 del 2 aprile 2013
«È inammissibile l'appello del difensore della parte civile munito di procura speciale a norma dell'art. 100 cod. proc. pen. priva di una univoca specificazione in ordine al conferimento del potere di impugnazione, posto che la procura alle liti,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33369 del 12 agosto 2008
«In tema di impugnazione della parte civile, la presunzione di efficacia della procura speciale soltanto per un determinato grado del processo, stabilita dall'art. 100, comma terzo, c.p.p., può essere superata da una volontà diversa espressa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2569 del 27 giugno 1995
«È inammissibile il ricorso avverso il provvedimento di archiviazione proposto dal difensore della persona offesa senza procura speciale. Deve infatti considerarsi che siffatto difensore non è legittimato ad esercitare in proprio la facoltà...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31922 del 27 agosto 2001
«La procura speciale rilasciata dalla parte civile al difensore, salvo che nell'atto non sia espressa volontà diversa, si presume conferita solo per un determinato grado del processo; ne consegue che, quando nel mandato non vi sia alcun riferimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1408 del 1 giugno 1998
«Nonostante la persona offesa dal reato goda di facoltà e diritti limitatamente ad alcuni istituti processuali e sia portatrice di interessi in ordine alla decisione del procedimento, la stessa non può considerarsi parte processuale in senso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 febbraio 1999
«Il difensore che assuma formalmente l'incarico a favore di un assistito, ma in realtà su impulso e mandato sostanziale di altri soggetti, che provvedono materialmente al compenso, al solo scopo di venire a conoscenza delle dichiarazioni del suo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36541 del 24 settembre 2008
«È inammissibile l'impugnazione redatta in lingua straniera, interamente o in uno dei suoi indefettibili elementi costitutivi indicati dall'art. 581 c.p.p., proposta da soggetto legittimato (nella specie, estradando ) che non conosca la lingua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5573 del 13 maggio 1998
«Il segno di croce apposto in calce all'atto da parte dell'analfabeta è un semplice elemento grafico convenzionale indicante che una persona non sa scrivere, e, non essendo idoneo ad individuare l'autore, non può costituire equipollente della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1358 del 13 febbraio 1997
«La sottoscrizione dell'impugnazione deve essere effettuata scrivendo di propria mano in calce all'atto il nome e il cognome di chi deve firmare: il semplice segno di croce apposto dall'analfabeta non equivale a sottoscrizione, ma è una mera...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22 del 15 marzo 1999
«Nella nozione di pubblico ufficiale abilitato, a norma dell'art. 110, comma terzo, c.p.p., ad annotare, in fine di un atto scritto, che il suo autore non lo firma perché non è in grado di scrivere, non è compresa espressamente, né può farsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1815 del 16 febbraio 2000
«Integra il reato di rifiuto di atti d'ufficio, ex art. 328, comma primo, c.p., la condotta di un pretore che rigetta la richiesta del pubblico ministero di estrarre copia degli atti di un procedimento penale ai fini della impugnazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1412 del 12 aprile 1995
«Allorché sia stata riconosciuta, in sede di cognizione, la continuazione fra un reato, ritenuto più grave, punito con pena detentiva, e altro reato, meno grave, punito con pena pecuniaria, applicandosi, conseguentemente, un aumento della pena...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1662 del 4 luglio 1995
«Il divieto, posto dall'art. 270, comma 1, c.p.p., di utilizzare i risultati delle intercettazioni in procedimenti diversi da quelli nei quali tali intercettazioni sono state disposte, (salvo il caso della loro indispensabilità per l'accertamento...»