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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11413 del 25 novembre 1995
«I reati di associazione criminosa si perfezionano, e le relative sanzioni sono irrogabili, prima ancora dell'eventuale commissione dei reati fine. Va pertanto esclusa la possibilità che i partecipanti ad un'unica associazione criminosa possano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 478 del 29 settembre 1995
«La disposizione di cui all'art. 74, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, che punisce l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, non si pone in rapporto di specialità con l'art. 416 bis c.p. (associazione per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1560 del 23 luglio 1993
«Il delitto di partecipazione alla associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo del gioco del lotto, in quanto reato-mezzo, non può ritenersi assorbito, ex art. 15 c.p., nel delitto di esercizio del gioco del lotto clandestino, con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 933 del 13 gennaio 2014
«I reati di cui agli artt. 629 cod. pen. e 12, comma quinto, D.Lgs. 25 luglio 1998 n. 286 possono concorrere, in quanto le relative fattispecie incriminatrici sono poste a tutela di beni diversi (rispettivamente l'inviolabilità del patrimonio e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42496 del 5 novembre 2009
«In tema di omicidio colposo, il fondamento della responsabilità, ex art. 41, comma secondo c.p., deve essere correlato non solo all'esistenza di un dovere giuridico di attivarsi per impedire che l'evento temuto si verifichi, ma anche alla presenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34489 del 8 agosto 2013
«Deve escludersi la configurabilità del reato di associazione per delinquere allorquando i singoli componenti di un ufficio o di un'organizzazione, con finalità e scopi leciti, pongano in essere attività illecite e manchi del tutto la prova di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39216 del 23 settembre 2013
«Alle dichiarazioni rese ad agente "infiltrato" da soggetti poi qualificati come indagati o imputati non si applica né il divieto posto dall'art. 62 cod. proc. pen., né il limite di utilizzabilità previsto dall'art. 63, comma secondo, cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38252 del 28 settembre 2004
«La circostanza aggravante dell'essere stato, il reato, commesso da cinque o più persone (art. 112, comma secondo, n. 1 c.p.) trova applicazione unicamente in relazione ai reati che restano realizzati dalla partecipazione di due persone soltanto, e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1460 del 17 febbraio 1997
«La disposizione dell'art. 337 comma terzo c.p.p., concernendo la prova della legittimazione ad esercitare il diritto di querela in nome della persona giuridica, ente o associazione, pone quale onere per il querelante l'indicazione della fonte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1817 del 14 agosto 1996
«Nessuna delle esigenze cautelari indicate dall'art. 274 c.p.p., come presupposto inderogabile per disporre la custodia cautelare in carcere, riveste carattere punitivo ed emendativo, rispondendo tutte a necessità di ordine processuale o preventivo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3811 del 6 dicembre 1997
«In tema di misure di prevenzione lo stato di detenzione, anche se prolungato nel tempo, non è elemento idoneo ad escludere la pericolosità sociale, in quanto la rescissione dei legami con la associazione di appartenenza non è conseguenza diretta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2356 del 7 luglio 1992
«La pericolosità sociale, ai fini dell'applicazione di misure di sicurezza, può desumersi anche da semplici indizi, sempre che questi siano costituiti da elementi di fatto certi, dai quali sia possibile far discendere, sul piano congetturale, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11344 del 10 maggio 1993
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 307 c.p. (assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata), nella nozione di «rifugio» rientra anche un luogo di cura nel quale, in assenza di immediata urgenza di trattamenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 54 del 3 marzo 1983
«I delitti di insurrezione armata contro i poteri dello Stato e di guerra civile si differenziano da quelli di cospirazione politica mediante associazione e di banda armata in quanto questi ultimi, pur essendo finalizzati alla sovversione violenta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4932 del 5 giugno 1986
«La riconosciuta natura eversiva di una associazione (nella specie «Ordine Nero») non può trasformare, per ciò solo, un delitto di strage comune in quella politica prevista dall'art. 285 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 marzo 1970
«Il delitto di attentato contro l'integrità dello Stato, enunciato dalla legge nella ipotesi astratta di «un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero» (art. 241 c.p.), si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8952 del 10 agosto 1987
«Il reato di cui all'art. 306 c.p. ha natura strumentale rispetto ai delitti indicati nell'art. 302 stesso codice, dato che la «banda armata» «si forma» proprio «per commetterli». L'esistenza del fine specifico e la formazione della banda armata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17662 del 9 maggio 2002
«Il delitto di cospirazione politica mediante accordo (art. 304 c.p.) si perfeziona in base al mero incontro delle volontà di pù soggetti per l'attuazione di un determinato proposito criminoso a scopo politico, senza che sia necessaria la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4906 del 7 aprile 1989
«Il delitto di cospirazione politica mediante associazione è un reato permanente, formale, di pericolo indiretto per la personalità dello Stato, ossia di pericolo presunto iuris et de iure per il semplice fatto della costituzione di un'associazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1356 del 19 luglio 1983
«È da ritenere realizzato il delitto ex art. 305 c.p. allorquando i cospiranti abbiano concordato, in modo serio ed impegnativo, lo svolgimento dell'attività necessaria al conseguimento del risultato che s'identifica con uno dei reati indicati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 348 del 16 gennaio 1982
«L'elemento soggettivo del delitto di cospirazione politica mediante associazione consiste nella consapevole adesione ad una associazione strutturata con armi e con la finalità di compiere uno o più delitti tra quelli previsti dall'art. 302 del c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8347 del 22 luglio 1988
«Il reato previsto dal primo comma dell'art. 306 c.p. (bande armate) esige da parte dell'agente una iniziativa programmatica o una preparazione della costituzione dell'associazione mediante una operosa iniziativa che ne determini la nascita, ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9998 del 23 settembre 1987
«Per poter affermare la penale responsabilità di un soggetto imputato di partecipazione, semplice o qualificata, ad un delitto di associazione è necessario accertare da un lato l'esistenza dell'organizzazione di fatto, strutturata e finalizzata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6979 del 12 luglio 1985
«In tema di reati commessi da appartenenti ad associazioni criminose, la sola appartenenza all'associazione ed anche l'eventuale previsione del reato fine, sono di per sé inidonee a far ritenere responsabile come compartecipe il singolo associato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1540 del 12 febbraio 1985
«Per ritenersi realizzata l'ipotesi di reato di cui al primo comma dell'art. 306 c.p. si richiede da parte del soggetto agente un'iniziativa programmatica o una preparazione della costituzione dell'associazione mediante un'operosa iniziativa che ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13850 del 17 ottobre 1989
«Il delitto di banda armata non assorbe o comprende quello di associazione sovversiva ma può coesistere e concorrere con esso. Quando i due fatti, costituenti rispettivamente associazione sovversiva e banda armata, avvengono in tempi diversi, come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6582 del 29 aprile 1989
«Il dolo specifico del delitto di banda armata, consistente nella speciale intenzione di commettere o far commettere uno o più delitti contro la personalità dello Stato indicati dall'art. 306 c.p., rappresenta un elemento di distinzione decisivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3160 del 25 febbraio 1989
«La banda armata — nelle due distinte ipotesi previste dal comma primo dell'art. 306 c.p. e dal comma secondo dello stesso articolo, quest'ultimo concernente la semplice partecipazione — rientra nel più vasto fenomeno associativo criminoso contro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6952 del 15 giugno 1988
«A differenza dei delitti associativi di cui all'art. 270 e 270 bis c.p. dei quali basta soltanto l'in idem placitum consensum rivolto alla costituzione, promozione, organizzazione di una associazione od alla adesione ad essa con i fini previsti da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1964 del 21 settembre 1984
«L'aggravante di cui all'art. 1, d.l. 15 dicembre 1979, n. 625, convertito nella L. 6 febbraio 1980, n. 15 (finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico) è compatibile con il delitto di banda armata previsto dall'art. 306 c.p. Gli...»