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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4790 del 10 maggio 1996
«Ai fini della concessione o del diniego delle circostanze attenuanti generiche è sufficiente che il giudice di merito prenda in esame quello, tra gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7961 del 7 luglio 1998
«La relazione del curatore fallimentare diretta al giudice delegato non costituisce di per sè notizia di reato, ma documento a norma dell'art. 234 c.p.p., ed in quanto tale può essere acquisita ed utilizzata come prova nel processo penale per i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11116 del 29 settembre 1999
«Dal testo dell'art. 234 c.p.p. emerge che le fotografie o i rilievi fotografici, che rappresentano fatti, persone o cose, costituiscono prova documentale. Tale carattere hanno anche quando rappresentano lo stato dei luoghi, annoverabile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9950 del 5 agosto 1999
«In tema di assegno bancario, la prova che l'emittente aveva avuto conoscenza della revoca dell'autorizzazione da parte dell'istituto di credito non può essere desunta dal verbale di protesto, che, di per sé, è idoneo a dimostrare soltanto che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1710 del 14 febbraio 2000
«È legittima l'acquisizione al fascicolo del dibattimento, ai fini della prova dei fatti in esse accertati, di sentenze di primo e secondo grado, annullate in parte qua dalla Corte di cassazione, allorché la loro utilizzazione sia limitata dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9320 del 5 settembre 1995
«Le dichiarazioni rese da coimputati o da imputati di reato connesso o collegato nel corso delle indagini preliminari sono utilizzabili a fini di decisione, e non soltanto per le contestazioni a norma degli artt. 503, quarto comma, e 500, terzo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39358 del 21 ottobre 2008
«In tema di prova documentale, le sentenze pronunciate dal giudice tributario, se non definitive, non hanno efficacia vincolante nel giudizio penale ; diversamente, una volta divenute irrevocabili, sono acquisibili agli atti del dibattimento e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5618 del 12 maggio 2000
«Il principio di prova, contenuto nel giudicato penale acquisito ai sensi dell'art. 238 bis c.p.p., va considerato alla stregua del criterio valutativo fissato dall'art. 192 comma 3 c.p.p., ma ha come oggetto non solo il “fatto” direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12595 del 1 dicembre 1998
«Il giudicato penale formatosi nei confronti di taluno per un certo fatto non vincola il giudice chiamato a rivalutare lo stesso fatto in relazione alla posizione di altri soggetti imputati quali concorrenti nel medesimo reato; il che comporta, tra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10107 del 25 settembre 1998
«È legittima l'utilizzazione, ai fini della prova dei fatti accertati, di una sentenza (nella specie di un giudice dell'udienza preliminare), divenuta irrevocabile nel corso del giudizio, a nulla rilevando che al momento dell'acquisizione non lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11421 del 25 novembre 1995
«Atteso il disposto di cui all'art. 78, comma 2, att. c.p.p., in relazione all'art. 513 c.p.p., deve escludersi l'utilizzabilità di dichiarazioni di coimputato le quali siano state assunte d'iniziativa da organi di polizia di un Paese straniero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 727 del 29 luglio 1995
«Una volta acquisite ai sensi dell'art. 238 bis c.p.p., le sentenze irrevocabili sono valutabili entro i limiti ben precisi indicati dagli artt. 187 e 192 comma 3 stesso codice. Pertanto il giudice, perché tali sentenze, assimilate alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6755 del 10 giugno 1994
«Con il riferirsi alle «sentenze divenute irrevocabili» il legislatore, nella disposizione di cui all'art. 238 bis c.p.p., ha inteso rendere utilizzabili ai fini della prova del fatto in esse accertato non soltanto le sentenze rese in seguito a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1872 del 10 maggio 1999
«Una dichiarazione accusatoria dal contenuto frammentario, perché documentata in un verbale coperto da vari omissis , e anonima in ordine alla identità della persona che l'ha resa, può essere valutata quale fonte di prova, agli effetti della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 838 del 14 gennaio 2004
«In tema di confisca facoltativa, il principio di cui all'art. 240, comma primo, c.p.p. — per il quale il giudice può ordinare la confisca delle cose che servirono a commettere il reato — non deve essere inteso nel senso dell'intrinseca...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4086 del 8 maggio 1997
«Dal combinato disposto dell'art. 241 c.p.p. e secondo comma dell'art. 425 c.p.p., emerge l'esistenza, nell'ordinamento processuale, di un principio che impone al giudice la declaratoria della falsità di atti o documenti, quando essa sia accertata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20854 del 3 giugno 2005
«Il cosiddetto «blocco» di cassette di sicurezza ad opera della banca, su invito del giudice o del P.M., benché non espressamente disciplinato dal legislatore, non deve ritenersi un atipico provvedimento di sequestro, qualora abbia solo finalità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1012 del 27 gennaio 1993
«In tema di contenzioso elettorale amministrativo, le controversie nelle quali si deduce l'irregolare ammissione a votare, con l'ausilio di un accompagnatore, di elettori non fisicamente impediti, riguardano posizioni di interesse legittimo e sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 195 del 10 gennaio 1994
«L'art. 9 della L. 14 febbraio 1990, n. 29 ha ricondotto tutte le controversie in materia di contratti agrari, sia sotto il profilo della genesi che del funzionamento ovvero della sua cessazione, alla competenza esclusiva della sezione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2289 del 17 ottobre 1994
«In caso di perquisizione seguita da sequestro, stante la stretta interdipendenza tra i due mezzi di ricerca della prova, la normativa del riesame sul sequestro consente il controllo del giudice anche sulla legittimità del decreto di perquisizione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2911 del 29 marzo 1996
«L'impedimento che, ai sensi dell'art. 132 c.p.c., autorizza la sottoscrizione della sentenza da parte del giudice anziano al posto del presidente, deve avere carattere assoluto, quale quello determinato da uno stato fisico o psichico o da una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20228 del 13 giugno 2006
«Il provvedimento, con cui il pubblico ministero ordina al direttore della Casa circondariale di esibire alla polizia giudiziaria tutta la corrispondenza relativa ad un detenuto e di consentirle l'estrazione di copia, dà luogo, in assenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35708 del 28 settembre 2007
«In tema di sequestro probatorio, il giudice del riesame non può integrare la motivazione del relativo decreto in ordine alla specifica esigenza probatoria che giustifica l'adozione del vincolo sul bene, in quanto è dovere del pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23058 del 5 giugno 2001
«In tema di riesame di decreto di sequestro probatorio, nulla vieta al giudice di compiere un'accurata valutazione degli elementi acquisiti onde pervenire alla totale esclusione della sussistenza del fumus del reato e, pertanto, della necessità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4496 del 27 luglio 1999
«Il sequestro preventivo può avere ad oggetto anche beni che siano nella disponibilità di terzi non indagati, in quanto, in caso contrario, sarebbe precluso il soddisfacimento delle esigenze di prevenzione che impongono l'adozione della misura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18079 del 16 aprile 2003
«È abnorme, e come tale impugnabile con ricorso per cassazione, il provvedimento con cui il P.M. - richiesto, da parte della pubblica amministrazione, di disporre il dissequestro di un fabbricato abusivo al fine di procedere alla sua demolizione -...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1480 del 30 aprile 1999
«L'istanza di riesame di un provvedimento di sequestro di documentazione successivamente restituita è inammissibile in quanto il risultato tipico dell'impugnazione (il dissequestro) è già stato raggiunto. Né può assumersi, in base alla circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1786 del 11 giugno 1998
«In tema di motivazione del decreto di sequestro probatorio, anche in relazione alle cose che costituiscono corpo del reato occorre indicare la ragione della necessità del sequestro in funzione dell'«accertamento dei fatti», come si ricava, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 721 del 25 marzo 1992
«Ai fini previsti dall'art. 663 c.p.p. sono concorrenti e cumulabili tra loro le pene che, sebbene inflitte in sede di cognizione per reati diversi, sono riferibili nella fase esecutiva a tutti i reati predetti per il fatto che — e nella parte in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7065 del 22 febbraio 2002
«In tema di liquidazione del compenso per la custodia di mezzi di trasporto sottoposti a sequestro, non possono applicarsi alla custodia di imbarcazioni le tariffe stabilite per gli autoveicoli, ostandovi la specificità dei luoghi e delle modalità...»