-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 25761 del 5 dicembre 2014
«La differenza fra l'omessa pronuncia di cui all'art. 112 cod. proc. civ. e l'omessa motivazione su un punto decisivo della controversia di cui all'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., applicabile "ratione temporis", si coglie nel senso...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26292 del 15 dicembre 2014
«In tema di ricorso per cassazione, il vizio di motivazione riconducibile all'ipotesi di cui all'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., concerne esclusivamente l'accertamento e la valutazione dei fatti rilevanti ai fini della decisione della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10172 del 18 maggio 2015
«In materia di ricorso per cassazione, il motivo con cui il ricorrente lamenti che la sentenza di appello sia incorsa nel medesimo vizio di ultrapetizione dal quale sarebbe stata già affetta la sentenza di primo grado è inammissibile, allorché la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10534 del 22 maggio 2015
«I ricorsi per cassazione proposti, rispettivamente, contro la sentenza d'appello e contro quella che decide l'impugnazione per revocazione avverso la prima, in caso di contemporanea pendenza in sede di legittimità, debbono essere riuniti in...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 19226 del 11 settembre 2014
«La procura per il ricorso per cassazione ha carattere speciale ed è valida solo se rilasciata in data successiva alla sentenza impugnata, attesa l'esigenza di assicurare, in modo giuridicamente certo, la riferibilità dell'attività svolta dal...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14592 del 10 aprile 2015
«La riunione e la trattazione congiunta in fase d'appello di procedimenti celebrati nei confronti di più coimputati con riti diversi (nella specie, l'uno con rito ordinario e l'altro con rito abbreviato) non è causa di abnormità o di nullità della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12007 del 13 marzo 2014
«In tema di misure cautelari personali, la sentenza dichiarativa della propria incompetenza territoriale, emessa dal giudice procedente, preclude l'esecuzione dell'ordinanza applicativa di una misura cautelare, non ancora divenuta definitiva,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12564 del 25 marzo 2015
«Il giudice dell'appello avverso un provvedimento di confisca di prevenzione, il quale si riconosca incompetente, deve, a norma dell'art. 24 cod. proc. pen., annullare il decreto impugnato e ordinare la trasmissione degli atti al giudice di primo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21257 del 26 maggio 2014
«La Corte di appello, qualora riqualifica un fatto giudicato dal tribunale, riconducendo lo stesso ad una fattispecie di reato di competenza del giudice di pace, può decidere nel merito l'impugnazione ex art. 24, comma secondo, c.p.p. senza dover...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14015 del 25 marzo 2014
«In tema di misure cautelari personali, la sentenza dichiarativa della incompetenza territoriale, pronunciata nel giudizio di merito, preclude la possibilità che l'ordinanza applicativa di una misura cautelare, non ancora divenuta definitiva,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10540 del 19 marzo 2012
«Dà luogo ad un caso analogo di conflitto negativo di competenza il contrasto che si radica tra il giudice per le indagini preliminari che, delegato al compimento di atti in esecuzione di una rogatoria internazionale, si rifiuti di adempiere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3899 del 1 luglio 1999
«Non è di regola configurabile conflitto positivo di competenza fra tribunale e corte d'appello per l'identità del fatto per il quale entrambi procedono, stante l'autonomia delle reciproche sfere di competenza funzionale. (Fattispecie relativa a...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10231 del 11 marzo 2015
«Non si configura alcuna ipotesi di incompatibilità ai sensi dell'art. 34 cod. proc. pen. in capo al magistrato, già componente del tribunale del riesame chiamato a giudicare della legittimità di una misura coercitiva, che abbia, poi, fatto parte...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16453 del 20 aprile 2015
«È inammissibile la richiesta di ricusazione di cui all'art. 37, comma primo, lett. b), c.p.p., in relazione alle funzioni legittimamente esercitate dal giudice nella stessa fase del procedimento, in quanto, altrimenti, ne deriverebbe la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4856 del 2 febbraio 2015
«La dichiarazione di ricusazione ha carattere rigorosamente formale per quanto attiene sia ai termini che alle modalità di presentazione, e dunque anche con riguardo all'allegazione della documentazione a sostegno dei motivi addotti. (Fattispecie...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13595 del 24 marzo 2014
«In tema di ricusazione, nel caso in cui la Corte di appello opti per l'adozione del procedimento "de plano" e cionondimeno acquisisca irritualmente il (non previsto) parere del P.G., tale parere, ai fini di una corretta instaurazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34560 del 6 agosto 2014
«L'accoglimento della dichiarazione di astensione del giudice comporta il divieto per il medesimo di compiere qualsiasi atto del procedimento, in quanto l'art. 42, comma primo, c.p.p., al fine di evitare ogni concreta influenza nel procedimento, lo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39471 del 24 settembre 2013
«È legittima la statuizione - pronunciata in sede di appello - di condanna alle spese a favore della parte civile, ancorché quest'ultima non abbia presentato in tale sede le proprie conclusioni, stante il principio di immanenza della costituzione...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26467 del 19 giugno 2014
«In tema di impugnazione della parte civile, la presunzione di conferimento del mandato alle liti per un solo grado di giudizio può essere superata da una diversa manifestazione di volontà, che deve emergere dal mandato difensivo previsto dall'art....»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7021 del 13 febbraio 2014
«Alla morte della persona costituita parte civile non conseguono gli effetti della revoca tacita né quelli interruttivi del rapporto processuale previsti dall'art. 300 c.p.c. - inapplicabili al processo penale, ispirato all'impulso d'ufficio - in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24725 del 11 giugno 2015
«Quando la rinuncia della parte civile alla propria costituzione nel corso del giudizio di appello è illimitata ed incondizionata (e quindi prescinde del tutto anche dal soddisfacimento delle pretese restitutorie o di risarcimento del danno...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46462 del 11 novembre 2014
«La nomina del terzo difensore di fiducia da parte dell'imputato, in assenza di revoca espressa di almeno uno dei due già nominati, resta priva di efficacia, salvo che si tratti di nomina finalizzata alla proposizione di un atto di impugnazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6779 del 12 febbraio 2014
«Incorre nella violazione dell'obbligo di motivazione dettato dagli artt. 125, comma terzo, c.p.p. e 111, comma sesto, Cost. il giudice d'appello che, nell'ipotesi in cui le soluzioni adottate dal giudice di primo grado siano state censurate...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53420 del 22 dicembre 2014
«La motivazione "per relationem" di un provvedimento giudiziale è da considerare legittima quando: 1) faccia riferimento, recettizio o di semplice rinvio, a un legittimo atto del procedimento, la cui motivazione risulti congrua rispetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 244 del 7 gennaio 2015
«È nulla, ma non inesistente, la sentenza d'appello la cui intestazione individua correttamente l'imputato e la sentenza di primo grado, e che riporta fedelmente il dispositivo letto in udienza, ma che reca, per errore, una motivazione relativa ad...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5935 del 10 febbraio 2015
«Nel procedimento conseguente all'appello avverso provvedimenti in materia di sequestro preventivo, l'acquisizione di atti da parte del giudice al di fuori dell'udienza camerale di cui all'art. 127 cod. proc. pen. (applicabile in forza del richiamo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48423 del 20 novembre 2014
«In tema di appello avverso i provvedimenti "de libertate", l'inosservanza del termine di dieci giorni liberi per l'avviso alle parti ed ai difensori del giorno dell'udienza, stabilito dall'art. 127 c.p.p. per il procedimento in camera di consiglio...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44413 del 3 novembre 2015
«Nel giudizio di appello in camera di consiglio si applica il più breve termine di comparizione (non inferiore a dieci giorni) previsto in via generale dall'art. 127 cod. proc. pen. e non quello di cui all'art. 601, comma terzo, dello stesso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3547 del 26 gennaio 2015
«La sentenza pronunciata in appello all'esito di giudizio abbreviato deve essere pubblicata mediante lettura del dispositivo in udienza camerale dopo la deliberazione, e non mediante deposito in cancelleria. Tuttavia, in caso di omessa lettura, la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10409 del 11 marzo 2015
«La prescrizione maturata precedentemente alla sentenza di secondo grado, ancorché non eccepita né rilevata in sede di appello, è rilevabile in sede di legittimità, considerato che la mancata declaratoria della causa estintiva del reato in virtù...»