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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4620 del 10 maggio 1999
«Il procedimento di convalida di sfratto si articola in due fasi, una a cognizione sommaria, l'altra a cognizione piena. Alla prima non si applica il rito locatizio, applicabile invece alla seconda (art. 447 bis c.p.c.) previo provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11066 del 2 luglio 2012
«Il titolo esecutivo giudiziale, ai sensi dell'art. 474, secondo comma, n. 1, c.p.c., non si identifica, né si esaurisce, nel documento giudiziario in cui è consacrato l'obbligo da eseguire, essendo consentita l'interpretazione extratestuale del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7537 del 27 marzo 2009
«Gli effetti del provvedimento di sospensione dell'esecuzione emesso dal giudice ai sensi dell'art. 624 cod. proc. civ. sono limitati al procedimento esecutivo nel quale esso è pronunciato, senza che possano influire su altri procedimenti esecutivi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14737 del 26 giugno 2006
«In tema di formazione del titolo esecutivo, la duplicazione di titoli giudiziali, consacranti lo stesso diritto, non è di regola consentita, ma è tuttavia ammessa ove il secondo titolo assicuri una tutela più piena. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11769 del 6 agosto 2002
«L'esecuzione forzata può iniziare solo in presenza di un titolo esecutivo valido ed efficace, e deve arrestarsi qualora venga accertato che il titolo inizialmente mancava, a nulla rilevando che il titolo sia venuto ad esistenza successivamente; ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9902 del 12 novembre 1996
«Per il disposto dell'art. 339 comma terzo c.p.c., nel testo di cui all'art. 5 legge 30 luglio 1984, n. 399, le sentenze del Conciliatore sono ricorribili per Cassazione quali sentenze pronunciate in unico grado e, quindi, esecutive di diritto ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4040 del 3 aprile 1993
«La sentenza che pronuncia condanna a favore del danneggiato per le indennità spettanti a norma della L. 24 dicembre 1969, n. 990 e della L. 26 febbraio 1977, n. 39 è provvisoriamente esecutiva ai sensi dell'art. 5 bis della citata legge n. 39,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5591 del 9 marzo 2011
«Nel regime dell'art. 479, secondo comma, cod. proc. civ., introdotto dall'art. 2, terzo comma, lett. e), del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con mod., nella legge 14 maggio 2005, n. 80, qualora il titolo esecutivo costituito da una sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7026 del 7 luglio 1999
«La notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto deve essere fatta, su richiesta della parte istante, al soggetto che essa pretende sia tenuto ad eseguire l'obbligo che risulta dal titolo. Conseguentemente, quando il titolo esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4649 del 2 marzo 2006
«Nell'espropriazione forzata, minacciata in virtù di ingiunzione dichiarata esecutiva ai sensi dell'art. 654 c.p.c., la mancata menzione, nel precetto, del provvedimento che ha disposto la esecutorietà e dell'apposizione della formula, comporta non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10835 del 11 maggio 2007
«Non sussiste il vizio di omessa trascrizione, nella copia del precetto notificata allo intimato, del decreto che, ai sensi dell'art. 482 c.p.c., autorizza l'esecuzione immediata, qualora tra l'atto di precetto e la notifica venga inserita la copia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19228 del 14 settembre 2007
«Il decreto del giudice dell'esecuzione con il quale, a seguito di opposizione agli atti esecutivi contro il decreto di trasferimento, viene concesso il provvedimento ritenuto opportuno (art. 618, primo comma, c.p.c.) e disposto che il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18355 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata, l'autorizzazione all'esecuzione immediata può essere data, ai sensi dell'art. 482 c.p.c., anche da un giudice delegato soltanto oralmente dal presidente del tribunale competente per l'esecuzione, non incidendo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18533 del 3 settembre 2007
«In materia esecutiva, nell'ipotesi di pignoramento eseguito in modo da sottoporvi beni di valore eccedente il credito per cui si procede, non si ha un caso di esercizio dell'azione esecutiva per un credito inesistente e, quindi, il mezzo per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5492 del 26 ottobre 1984
«Il procuratore munito di regolare mandato, che abbia chiesto ed ottenuto dal giudice istruttore, in pendenza di opposizione avverso decreto ingiuntivo, la concessione della provvisoria esecutorietà del decreto medesimo, subordinatamente al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4430 del 29 giugno 1983
«Qualora il giudice ordinario abbia emesso a carico della pubblica amministrazione provvedimento di rilascio di un immobile locato e tale provvedimento, ancorché non definitivo, sia munito di efficacia di titolo esecutivo, deve affermarsi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1618 del 26 gennaio 2005
«Nel processo esecutivo non è configurabile un formale contraddittorio con le caratteristiche proprie del processo di cognizione. Pertanto, poichè nel procedimento disciplinato dall'art. 485 c.p.c. la comparizione delle parti è preordinata soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2607 del 4 luglio 1975
«In tema di espropriazione forzata, compreso il credito di un creditore intervenuto nel progetto di distribuzione formato dal giudice dell'esecuzione, l'ordine alla cancelleria di emettere il mandato di pagamento di tale credito può essere emanato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5934 del 8 marzo 2013
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, la revoca dell'aggiudicazione ex art. 487 c.p.c. opera con efficacia "ex tunc", travolgendo "ab initio" il subprocedimento di vendita (dall'avviso di vendita fino al provvedimento di aggiudicazione) e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3723 del 9 marzo 2012
«Il provvedimento del giudice dell'esecuzione di rigetto dell'istanza di modifica o di revoca di un proprio precedente provvedimento rientra nel novero degli atti esecutivi impugnabili (e cioè opponibili o reclamabili) solo quando, pur rimanendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26185 del 6 dicembre 2011
«In tema di esecuzione forzata, il potere del giudice dell'esecuzione di revocare i propri provvedimenti, ai sensi dell'art. 487 c.p.c., concorre con quello delle parti di impugnarli con opposizione agli atti esecutivi, con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19392 del 22 settembre 2011
«Non è ammissibile il ricorso straordinario per Cassazione, di cui all'art. 111, settimo comma, Cost., avverso l'ordinanza adottata dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 487, primo comma, c.p.c., sia che con con questa revochi o modifichi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5238 del 15 marzo 2004
«I provvedimenti emessi dal giudice dell'esecuzione sono normalmente assunti, ai sensi dell'art. 487, primo comma, c.p.c., con ordinanza, e sono modificabili o revocabili finchè non abbiano avuto esecuzione, costituendo anch'essi espressione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1936 del 10 febbraio 2003
«In tema di esecuzione forzata, il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione, nel corso di un processo di espropriazione forzata immobiliare, dichiara la nullità dell'aggiudicazione pronunciata all'esito dell'incanto (nella specie, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2316 del 10 marzo 1994
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, l'ordinanza di vendita all'incanto di un immobile seguita da aggiudicazione provvisoria costituisce, ancorché siano state presentate offerte di aumento del sesto, un provvedimento conclusivo di una fase...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4442 del 20 agosto 1985
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione dichiara inammissibile un'offerta di aumento di sesto perché fatta da persona che non ha partecipato alla gara per l'aggiudicazione all'incanto di un immobile, ha natura decisoria e pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1943 del 23 febbraio 1998
«I provvedimenti emessi dal pretore in qualità di giudice dell'esecuzione sulle istanze di revoca o modifica di un proprio, precedente provvedimento non sono impugnabili con il ricorso straordinario per Cassazione ex art. 111 Cost., poiché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12016 del 20 novembre 1995
«I provvedimenti del giudice dell'esecuzione adottati con la forma del decreto o dell'ordinanza sono insuscettibili di impugnazione quando siano destinati soltanto a risolvere difficoltà di ordine materiale insorte nel corso dell'esecuzione....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1955 del 17 luglio 1963
«La procedura di correzione degli errori materiali, nonostante sia compresa fra le norme del processo di cognizione vero e proprio (artt. 287 e ss. c.p.c.) è applicabile anche al processo esecutivo, non soltanto con riferimento alle sentenze che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 65 del 10 gennaio 1964
«Nel processo di espropriazione mobiliare, in occasione dell'emanazione del provvedimento di conversione del pignoramento, il debitore che, a norma dell'art. 495 c.p.c., ha chiesto la conversione ha interesse a sentir dichiarare il difetto di...»