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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2706 del 7 gennaio 1997
«Nel caso di incompletezza o incertezza del dispositivo il giudice dell'esecuzione ha il potere-dovere di interpretare il titolo esecutivo (sentenza passata in giudicato) e di renderne espliciti il contenuto e i limiti, ricavando dalla sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6396 del 11 dicembre 1997
«In tema di indulto (nella specie applicato ai sensi del D.P.R. 22 dicembre 1990 n. 394), ove nel termine previsto sia commesso un reato punibile, di per sé, nel minimo, con pena comportante la revoca del beneficio, quest'ultima opera pur quando,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13561 del 22 dicembre 1998
«Le questioni già dedotte con l'atto di appello ed in quella sede investite da motivi cui l'appellante abbia definitivamente rinunziato concludendo l'accordo previsto dall'art. 599 quarto comma c.p.p., sono improponibili con il ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1380 del 9 maggio 1998
«Relativamente al giudice dell'udienza preliminare non può porsi alcuna questione di incompatibilità con riferimento ai provvedimenti dallo stesso assunti anteriormente alla detta udienza, in quanto egli non compie una valutazione contenutistica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1544 del 2 giugno 1998
«In tema di delitto di associazione mafiosa strettamente connesso con l'attività politica e/o con l'utilizzazione di cariche amministrative di vertice o, comunque, di rilievo in enti pubblici, il giudice, ai fini della emissione di una misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2624 del 13 giugno 1998
«La configurazione del reato continuato come un unicum deve essere esclusa allorché la fictio juris comporti conseguenze sfavorevoli al condannato, atteso che la continuazione è un istituto ispirato al favor rei, salve le eccezioni stabilite dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 3544 del 13 agosto 1998
«L'art. 129, comma secondo, c.s. che prevede la sospensione della patente di guida per la temporanea perdita dei requisiti psichici o fisici prescritti dal precedente art. 119, non contempla anche l'ordine di consegna del documento, ma la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4467 del 9 dicembre 1998
«La decisione del giudice di merito che abbia applicato in sentenza il condono al di fuori dei casi consentiti dalla legge può essere emendata in sede di cognizione solo attraverso il giudizio di impugnazione, attivabile dal P.M. che abbia proposto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 7 luglio 1998
«Allorché l'imputato, al quale in primo grado sono state inflitte distinte condanne a pena sospesa, chieda l'applicazione della continuazione, il giudice di appello acquista il potere di rivalutare la personalità del medesimo sulla base del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9170 del 5 agosto 1998
«In tema di sospensione condizionale della pena, nel caso di due precedenti condanne, l'eventuale revoca (con una terza sentenza) del beneficio a suo tempo concesso non ripristina la posizione dell'imputato come quella di chi, avendo ottenuto per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1020 del 12 aprile 1999
«Il giudice dell'esecuzione è obbligato a procedere all'unificazione delle pene concorrenti quando le questioni connesse al cumulo siano sollevate nel procedimento previsto dall'art. 666 c.p.p. e, in particolare, quando il provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13792 del 1 dicembre 1999
«In tema di provvedimenti del giudice in ordine alla prova, il diritto dell'imputato all'ammissione delle prove a discarico, di cui all'art. 495, secondo comma, c.p.p., va coordinato con il potere attribuito al giudice del quarto comma del medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14109 del 10 dicembre 1999
«In tema di patteggiamento, nel caso in cui la scelta pattizia volta all'applicazione della pena su richiesta ricada anche su una ipotesi di reato la cui prescrizione sia maturata anteriormente alla scelta stessa, deve ravvisarsi da parte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 145 del 23 aprile 1999
«In tema di misure di prevenzione, l'assoluzione (anche se irrevocabile) dal delitto di cui all'art. 416 bis c.p. non comporta automatica esclusione della pericolosità del soggetto, quando la valutazione di tale requisito sia stata effettuata in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2482 del 27 agosto 1999
«Poiché le pronunce sulle istanze di revoca o modifica della misura cautelare applicata all'estradando fanno parte del procedimento finalizzato all'estradizione e sono espressione della «competenza accessoria» del giudice che su questa deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 369 del 12 aprile 1999
«La commissione, entro il termine di legge, di un delitto o di una contravvenzione della stessa indole (nella specie accertata con sentenza emessa a seguito di patteggiamento in appello), determina la revoca del beneficio della sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 786 del 21 gennaio 1999
«In tema di abuso di ufficio, il provvedimento con il quale il sindaco autorizza il titolare di una concessione di suolo pubblico a installare su tale area un serbatoio, in contrasto con il contenuto della concessione (che vietava la costruzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3992 del 8 febbraio 2000
«In tema di abuso d'ufficio, non integra violazione di legge, ma esercizio legittimo del potere discrezionale della pubblica amministrazione, il provvedimento con il quale il sindaco, in ossequio all'art. 3, comma tredicesimo, della L. n. 112 del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6907 del 8 febbraio 2000
«Il giudice dell'esecuzione che riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione tra un pluralità di condanne, è tenuto a verificare se le pene inflitte siano state tutte o solo alcune condizionalmente sospese. Nel primo caso, il beneficio non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 802 del 16 maggio 2000
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari personali, poiché l'obbligo di trasmissione al tribunale del riesame anche degli elementi sopravvenuti a favore dell'indagato va assolto nei cinque giorni dalla richiesta, l'autorità procedente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16837 del 26 aprile 2001
«La sentenza di patteggiamento costituisce titolo per la revoca della sospensione condizionale della pena in precedenza concessa (nella specie, in relazione ad altra sentenza di patteggiamento), qualora la pena applicata per delitto anteriormente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18735 del 9 maggio 2001
«Nel ricorso per cassazione, avverso sentenza che applichi la pena nella misura patteggiata tra le parti, non è ammissibile proporre motivi concernenti la misura della pena, a meno che si versi in ipotesi di pena illegale. La richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45731 del 20 dicembre 2001
«L'errore materiale e l'errore di fatto, indicati dall'art. 625 bis c.p.p. come motivi di possibile ricorso straordinario avverso provvedimenti della Corte di cassazione consistono, rispettivamente, il primo (già previsto come emendabile, a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11290 del 20 marzo 2002
«In tema di misure cautelari reali, la giustificazione della misura deriva dalla pericolosità sociale della cosa e non dalla colpevolezza di colui che ne abbia la disponibilità, così che il sequestro preventivo, di cui all'art. 321 c.p.p., pur se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13981 del 26 marzo 2003
«Il giudice, qualora debba provvedere, anche d'ufficio, in ordine alla revoca o alla sostituzione della misura coercitiva, ha l'obbligo di rivolgere al pubblico ministero richiesta di parere, il cui inadempimento comporta la nullità prevista...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3519 del 24 gennaio 2003
«In tema di violazione di sigilli, la nomina di un diverso custode dei manufatti abusivi, disposta in occasione di un ulteriore sequestro, non esclude la qualità di custode in capo al precedente custode designato, atteso che per aversi revoca della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47698 del 12 dicembre 2003
«La sospensione condizionale della pena precedentemente concessa deve essere revocata, qualora la pena inflitta con una successiva condanna, anche se interamente condonata, cumulata con la prima, superi i limiti di concedibilità del beneficio.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46236 del 29 novembre 2004
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa dal giudice dell'esecuzione non soltanto nelle ipotesi di riconoscimento del concorso formale o della continuazione ai sensi dell'art. 671, comma primo, c.p.p., ma anche nel caso di revoca...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4945 del 6 febbraio 2004
«In tema di abuso di ufficio, realizza l'evento del danno ingiusto ogni comportamento che determini un'aggressione ingiusta alla sfera della personalità, per come tutelata dai principi costituzionali. (Fattispecie in cui il pubblico ufficiale aveva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25982 del 14 luglio 2005
«In tema di liberazione condizionale, nella valutazione del requisito del ravvedimento di cui al comma primo dell'art. 176 c.p., il comportamento del condannato nei confronti delle vittime non rappresenta una condizione alternativa a quella...»