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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3428 del 31 marzo 1999
«In tema di reato di resistenza a un pubblico ufficiale, di cui all'articolo 337 c.p., qualora la funzione pubblica sia esercitata da una pluralità di pubblici ufficiali attraverso singole azioni che si integrano a vicenda, la pluralità delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 922 del 7 giugno 1999
«In tema di presentazione della richiesta di riesame, la previsione dell'art. 582, comma secondo, c.p.p. (applicabile in forza del rinvio operato dall'art. 309, comma quarto, c.p.p.), va interpretata nel senso che l'atto può essere validamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 5 gennaio 1993
«Concreta il reato di ricettazione, e non la contravvenzione di incauto acquisto (art. 712 c.p.) il ricevere un assegno circolare in bianco. Questo è, infatti, un documento che, per natura e destinazione, è in possesso esclusivamente della banca...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41 del 15 febbraio 1996
«Nei procedimenti de libertate, che si instaurano a norma degli artt. 309, 310 e 311 c.p.p., è escluso l'effetto estensivo dell'impugnazione proposta dal coindagato diligente ai coindagati rimasti estranei al procedimento, ferma restando la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1184 del 26 aprile 1994
«Il principio del ne bis in idem, qualora non venga invocato nell'ambito suo proprio di tutela del giudicato, per cui vi è divieto di celebrare un nuovo processo per il medesimo fatto che sia già stato oggetto di procedimento definito con un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2604 del 26 settembre 2000
«Quanto poi al tipo di preclusione suscettibile di formarsi a seguito delle pronunce che intervengano — ad opera della Corte Suprema, ovvero del tribunale in sede di riesame o di appello — all'esito del procedimento incidentale avente ad oggetto la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3910 del 29 settembre 1999
«Poiché, per altro, tale previsione è posta dall'ordinamento a tutela dell'indagato, se l'atto assunto dal predetto magistrato non è, per qualsiasi ragione, valido, esso deve necessariamente essere rinnovato ed il conseguente rinvio dell'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7399 del 18 febbraio 1999
«In tema di riesame di provvedimento di sequestro, poiché il Tribunale ha il potere di procedere ad una diversa qualificazione giuridica del fatto sottoposto alla sua cognizione (anche attribuendogli, se del caso, diverso nomen iuris), esso può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2459 del 8 giugno 2000
«Sotto tale profilo, dunque, la censura di non aver preso in esame tutti i singoli elementi risultanti in atti, costituisce una censura del merito della decisione, in quanto tende, implicitamente, a far valere una differente interpretazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4857 del 12 agosto 1999
«A differenza della sentenza, il cui dispositivo letto in udienza costituisce l'atto con il quale il giudice estrinseca la volontà della legge nel caso concreto, di modo che le affermazioni contenute nella relativa motivazione, qualora non trovino...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1736 del 24 giugno 1992
«La suddetta norma non prevede, dunque, che il tribunale del riesame possa, per qualsiasi motivo, rinviare gli atti per nuovo esame al Gip che ha pronunciato l'ordinanza e poiché nell'ampio concetto di riforma dell'ordinanza rientra anche quello di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38775 del 19 novembre 2002
«L'omessa trasmissione al tribunale del riesame di elementi espressamente valutati dal giudice delle indagini preliminari e dallo stesso posti a fondamento dell'ordinanza cautelare determina l'inefficacia di quest'ultima limitatamente alle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4315 del 5 febbraio 2002
«Ai fini della notifica degli avvisi ai difensori nel corso delle indagini preliminari, in mancanza degli adempimenti previsti dal secondo comma dell'art. 65 att. c.p.p. (elezione di domicilio nel circondario), l'avviso dell'udienza camerale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40473 del 13 novembre 2001
«L'avviso al difensore dell'udienza camerale fissata per la discussione della richiesta di riesame avanzata direttamente dall'interessato, il quale vi abbia poi rinunciato, è idoneo a determinare nel destinatario l'effettiva conoscenza del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33540 del 11 settembre 2001
«In tema di riesame, la nullità dell'ordinanza di riesame dovuta all'omesso avviso della data dell'udienza camerale ad uno dei due difensori non comporta l'inefficacia dell'ordinanza cautelare che si verifica soltanto quando il tribunale del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2020 del 7 maggio 1996
«L'omesso avviso della data fissata per l'udienza di riesame, costituendo palese violazione del diritto dell'indagato di partecipazione al procedimento, è sanzionato con la nullità assoluta, insanabile e rilevabile in ogni stato e grado del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41170 del 21 ottobre 2004
«In tema di atti da trasmettere al tribunale del riesame, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p. (norma da interpretare sulla base di criteri sostanziali, evitando quindi di privilegiare viete soluzioni formalistiche), deve ritenersi che non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2829 del 1 agosto 2000
«Il c.d. giudicato cautelare si forma sul materiale probatorio esaminato originariamente dal giudice che ha emesso il provvedimento coercitivo e trasmesso al tribunale del riesame a norma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p., ma non sugli atti...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37695 del 8 novembre 2002
«In tema di intercettazione di comunicazioni, ove le operazioni debbano essere effettuate mediante impianti di pubblico servizio o in dotazione alla polizia giudiziaria, è sufficiente, ai fini dell'osservanza del disposto di cui all'art. 268, comma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 133 del 28 febbraio 2000
«In materia di intercettazioni di comunicazione, così come i decreti, con i quali il giudice per le indagini preliminari autorizza l'effettuazione di intercettazioni di comunicazioni telefoniche o ambientali, debbono contenere adeguata motivazione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1887 del 25 agosto 1993
«Il P.M. può richiedere una misura cautelare servendosi dei risultati conseguiti con le intercettazioni telefoniche ancor prima dell'attuazione della procedura di stralcio e trascrizione contemplata dall'art. 268, sesto e settimo comma, c.p.p., né...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 454 del 29 marzo 2000
«Qualora, in sede di procedimento de libertate non sia stata dedotta dall'interessato la questione relativa all'inosservanza del termine di cui all'art. 309, comma quinto, c.p.p., sul punto non si forma il giudicato cautelare, di guisa che la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2257 del 11 giugno 1999
«In tema di atti che devono essere trasmessi al tribunale del riesame entro cinque giorni dalla proposizione della richiesta, a pena della perdita di efficacia della misura cautelare, il verbale dell'interrogatorio può contenere, come può non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1100 del 12 aprile 1999
«Nei procedimenti con più imputati, la disposizione di cui al quinto comma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p. in tema di trasmissione degli atti al tribunale del riesame deve ritenersi osservata allorché gli atti siano stati trasmessi allo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2264 del 31 maggio 1996
«Qualora il provvedimento oggetto di riesame non sia stato trasmesso al giudice competente a decidere sulla relativa istanza dalla cancelleria del giudice a quo, il termine previsto per la decisione, a pena di inefficacia dell'ordinanza che dispone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 678 del 16 marzo 1992
«Ciò risponde alla ratio della suddetta norma che nello stabilire un termine perentorio breve per il riesame delle ordinanze del Gip limitative della libertà — termine che decorre dalla data di ricezione degli atti indicati nell'art. 291 c.p.p. —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3392 del 26 giugno 1998
«In tema di riesame di misure cautelari reali, la sanzione della perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone la misura coercitiva consegue solo alla mancata decisione nel termine di dieci giorni, e non anche alla mancata trasmissione degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9793 del 9 marzo 2001
«In tema di notificazioni all'imputato, il domicilio eletto si distingue dal domicilio dichiarato perché, mentre in questo è indicato solo il luogo in cui gli atti debbono essere notificati, nel domicilio eletto, fondato su un rapporto fiduciario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«Al fine dell'individuazione del giudice per le indagini preliminari territorialmente competente ai sensi dell'art. 328, primo comma bis, c.p.p., il criterio per stabilire quando e come si debba ritenere che un delitto sia stato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 317 del 18 marzo 1993
«Nel procedimento di riesame il termine di tre giorni stabilito per l'avviso alle parti della data dell'udienza non vale necessariamente anche a commisurare il tempo concesso per l'esame degli atti. Infatti, la disposizione dell'ultimo alinea...»