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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6995 del 17 giugno 1992
«L'ordinanza con la quale il pretore dispone la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica presso la pretura circondariale «per quanto di sua competenza», senza di ciò offrire spiegazione e senza indicare l'attività che quell'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8869 del 6 agosto 1992
«I limiti del doveroso controllo del giudice penale sulla «legalità» del provvedimento che è oggetto della tutela penale apprestata dall'art. 650 c.p. sono costituiti da tre tradizionali vizi di incompetenza, di violazione di legge e di eccesso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9 del 4 febbraio 1992
«Il procuratore generale della Repubblica, che abbia avocato un procedimento di competenza del pretore, ha il potere, ai sensi dell'art. 72 dell'ordinamento giudiziario, come modificato dall'art. 22 del D.P.R. 22 settembre 1988, n. 449, di delegare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1620 del 19 maggio 1993
«In tema di competenza per territorio, l'art. 9, primo comma, c.p.p., nell'indicare quale elemento discriminatore parte dell'azione o dell'omissione, si riferisce, esclusivamente, alla parte di condotta che si presenta essenziale per l'integrazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1744 del 11 agosto 1993
«Anche nel corso delle indagini preliminari è proponibile conflitto di competenza tra diversi Gip. (Nella specie, in relazione agli stessi fatti di corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, addebitati allo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 21 ottobre 1993
«Nell'ipotesi di reati connessi, per la determinazione della competenza per territorio, ove non sia possibile individuare il luogo di consumazione del reato più grave, non è consentito far ricorso alle regole suppletive stabilite dall'art. 9 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3928 del 18 gennaio 1993
«La situazione di stasi non è elemento sufficiente ai fini della configurabilità del conflitto di competenza, in quanto sono necessari altri tre requisiti: a) che la questione di competenza costituisca un punto pregiudiziale (anche solo logicamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4726 del 14 gennaio 1993
«Nel caso in cui, al momento della denuncia di conflitto di competenza, penda davanti ad un giudice — nella specie davanti al pretore — a carico dell'imputato processo penale per un reato, mentre davanti ad altro ufficio giudiziario siano solo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1180 del 26 aprile 1994
«In tema di conversione di pene pecuniarie, il titolo che dispone la misura in cui la pena è convertita e le modalità concrete di esecuzione della stessa sono concettualmente diversi, sicché il collegamento solo «funzionale» operato tra le relative...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1449 del 8 febbraio 1994
«Ai fini della sussistenza del delitto di corruzione, è sufficiente una generica competenza dell'agente, derivante dalla sua appartenenza all'ufficio pubblico, quando questa gli consenta in concreto una qualsiasi ingerenza (o incidenza) illecita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1475 del 6 maggio 1994
«In tema di conflitto di competenza, allorquando il pretore, rilevata la propria incompetenza per materia, trasmette erroneamente gli atti, non al P.M. presso il tribunale ritenuto competente, bensì a quest'ultimo direttamente — il quale, a sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2274 del 15 giugno 1994
«Posto che, in linea di fatto, risulti accertata l'esistenza, in ambito di criminalità organizzata, di un organismo collettivo di vertice nelle cui competenze rientri, fra l'altro, anche l'autorizzare (quando non sia stata da esso direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3511 del 29 settembre 1994
«Il giudice delegato per l'espletamento dell'incidente probatorio ai sensi dell'art. 398, ultimo comma, c.p.p. non ha il potere di sindacare il merito del provvedimento di delega. Conseguentemente, il conflitto di competenza che insorga tra giudice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«L'errore materiale, perché sia suscettibile di correzione ai sensi dell'art. 130 c.p.p., non dev'essere partecipe del processo volitivo del giudice, ma deve semplicemente consistere in una mancanza di corrispondenza tra il contenuto effettivo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4321 del 7 gennaio 1994
«Il provvedimento di applicazione in sede esecutiva della disciplina del reato continuato è provvedimento di esclusiva competenza del giudice dell'esecuzione; ed anche in tal caso, ai fini della individuazione del giudice competente, vale la regola...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4748 del 2 dicembre 1994
«È abnorme, e quindi ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare, ritenuta la nullità di un atto compiuto dal pubblico ministero (nella specie, accertamento tecnico irripetibile), in luogo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5637 del 22 febbraio 1994
«Con l'espressione «in relazione alla pena» adoperata nell'art. 665 c.p.p. deve ritenersi tutto ciò che ha attinenza non solamente con la misura della pena, ma anche con la sua applicazione ed esecuzione (come è, ad esempio, per le statuizioni in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1631 del 22 maggio 1995
«È inquadrabile nell'ambito dei «casi analoghi» di cui all'art. 28, comma secondo, prima parte, c.p.p., la situazione conflittuale insorta fra magistrati di sorveglianza in ordine alla competenza a provvedere su istanza di concessione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4111 del 16 novembre 1995
«Il conflitto (positivo o negativo) di competenza è configurabile, ai sensi dell'art. 28 c.p.p. solo quando coinvolga giudici appartenenti ad uffici giudiziari diversi. Non rientra, quindi, nel novero dei conflitti il caso di due giudici per le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5888 del 27 febbraio 1995
«Il giudice competente a provvedere sull'esecuzione a carico di un soggetto raggiunto da più condanne emesse da organi diversi è quello che ha pronunciato la sentenza divenuta irrevocabile per ultima, anche nel caso in cui questa non sia, allo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 874 del 19 aprile 1995
«È ammissibile — in quanto inquadrabile nell'ambito dei «casi analoghi» cui si riferisce l'art. 28, comma 2, c.p.p. — il conflitto tra magistrati investiti di giurisdizione attinente a provvedimenti di natura amministrativa loro demandati dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1027 del 5 aprile 1996
«Sulla richiesta di restituzione delle cose sottoposte a sequestro probatorio provvede il giudice che procede. Poiché l'art. 263 c.p.p. non determina in modo preciso la competenza, deve trovare applicazione analogica l'art. 91 delle disposizioni di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3228 del 25 giugno 1996
«Non può ritenersi sussistente alcun conflitto di competenza, allorché il pubblico ministero al quale gli atti siano stati trasmessi dal giudice dichiaratosi incompetente, lo denunzi, sostenendo la competenza di quest'ultimo, dinanzi al giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3295 del 2 agosto 1996
«Il decreto che dispone il giudizio emesso dal giudice all'esito dell'udienza preliminare, per il principio di tassatività delle impugnazioni, è inoppugnabile; trattasi invero di un atto di mero impulso processuale, diretto a fondare la competenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4895 del 15 maggio 1996
«Le sentenze che possono dar luogo a conflitti di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28 c.p.p., pur non essendo impugnabili, non si sottraggono all'ulteriore controllo giurisdizionale, perché, qualora diano concretamente luogo al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6018 del 10 dicembre 1996
«Allorché lo stesso fatto è diversamente qualificato da due giudici e da tale diversità conseguono competenze per materia differenziate, il conflitto positivo di competenza va risolto in favore del giudice che ha competenza per materia più ampia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6107 del 29 gennaio 1996
«Gli omicidi «eccellenti» ascrivibili alla associazione criminosa «Cosa nostra» come quelli commessi in danno di appartenenti alle forze dell'ordine, magistrati, giornalisti, imprenditori importanti, uomini d'onore e loro familiari, sono decisi o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6171 del 19 dicembre 1996
«Al fine della determinazione della competenza per territorio di un reato associativo, occorre far riferimento al luogo in cui ha sede la base ove si svolgono le attività di programmazione e di ideazione riguardanti l'associazione, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 619 del 19 gennaio 1996
«I provvedimenti negativi di competenza, in qualunque forma emessi, non sono soggetti ad impugnazione ai sensi dell'art. 568 cpv., c.p.p., in quanto, non essendo attributivi di competenza al giudice designato, importano, nel caso che il secondo...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1205 del 5 maggio 1997
«Non è prevista alcuna forma di impugnazione (e quindi nemmeno il ricorso per cassazione) contro il provvedimento con il quale il giudice di merito ai sensi dell'art. 568, comma 5, c.p.p., qualifica l'impugnazione a lui proposta come ricorso per...»