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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23313 del 8 novembre 2007
«È manifestamente infondata l'eccezione d'illegittimità costituzionale relativa all'art. 186 quater c.p.c. inquadrata come norma contemplante uno strumento processuale che determinerebbe la soppressione del diritto ad ottenere una pronuncia, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11946 del 22 maggio 2006
«La sospensione dell'assicurazione — come effetto giuridico previsto dall'articolo 1901 c.c. — a decorrere dalle ventiquattro ore del quindicesimo giorno dalla scadenza dei premi successivi al primo, comporta, ex articolo 7 comma secondo legge n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9715 del 7 novembre 1996
«In materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il mancato pagamento del premio da parte dell'assicurato, una vola decorso il termine di cui all'art. 1901 comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8609 del 6 maggio 2004
«Gli agenti generali di una compagnia di assicurazione stanno in giudizio non in proprio, ma in nome e per conto della compagnia stessa, come specificato dall'art. 1903, secondo comma, c.c., per le obbligazioni nascenti dai contratti conclusi in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 612 del 19 gennaio 1993
«Con riguardo ad attività di impresa assicuratrice avente ad oggetto la promozione della stipulazione di contratti di assicurazione e la gestione del portafoglio acquisito, il decentramento della stessa presso apposite agenzie operanti localmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10978 del 3 novembre 1998
«La procura rilasciata agli agenti (ed ai subagenti) di assicurazione è assoggettata alla forma pubblicitaria della pubblicazione nel registro delle imprese. La previsione di tale regime si desume dalla formulazione dell'art. 1903, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5119 del 10 aprile 2002
«Alla assicurazione contro le disgrazie accidentali non mortali, in quanto partecipe della funzione indennitaria propria dell'assicurazione contro i danni, si applica l'art. 1910, primo e secondo comma, c.c. il quale — imponendo, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8826 del 23 agosto 1999
«In tema di assicurazione presso diversi assicuratori, la norma del secondo inciso del terzo comma dell'art. 1910 c.c., la quale stabilisce che l'assicurato può chiedere a ciascuno di essi l'indennità dovuta secondo il rispettivo contratto, purché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3846 del 7 giugno 1988
«Con riguardo a polizza di assicurazione contro gli infortuni, la clausola che preveda, nel caso di mancata comunicazione da parte dell'assicurato dell'esistenza o della successiva stipulazione di altri contratti analoghi, una riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14590 del 12 luglio 2005
«La coassicurazione, che può trovare la sua fonte anche in unico contratto dell'assicurato con i coassicuratori, può essere stipulata anche da uno solo degli assicuratori in nome e per conto degli altri, oltre che in proprio, qualora egli sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3544 del 23 febbraio 2004
«In tema di responsabilità civile obbligatoria derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, nell'ipotesi di coesistenza di più contratti di assicurazione di un medesimo interesse e contro un medesimo rischio, stipulati presso diversi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1830 del 4 marzo 1999
«La coassicurazione che ricorre, a norma dell'art. 1911 c.c., quando uno stesso rischio viene assunto, con le stesse modalità e per uno stesso periodo di tempo, da più assicuratori, che ripartiscono tra di loro la quota di rischio e la relativa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29209 del 12 dicembre 2008
«Qualora l'azione generatrice del danno si protragga nel tempo, stante il disposto dell'art. 1914 cod. civ., secondo cui l'assicurato deve fare quanto gli è possibile "per evitare il danno", l'obbligo di avviso e di salvataggio, per l'assicurato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1749 del 28 gennaio 2005
«In tema di contratto d'assicurazione, individuato il rischio assicurato, vanno considerati di salvataggio (art. 1914 c.c.) gli interventi che, inserendosi nel processo causale, risultano idonei ad impedire la produzione (in tutto o in parte) o il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 238 del 12 gennaio 1984
«In materia di assicurazione contro i danni, l'obbligo di salvataggio, imposto all'assicurato dall'art. 1914 c.c., consiste nel compimento di attività volta ad evitare il sinistro e, questo verificatosi, ad evitare il danno o ad attenuarlo, e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1336 del 20 gennaio 2009
«L'assicuratore dei danni alle cose trasportate il quale, dopo avere indennizzato il destinatario, proprio assicurato, agisca in surrogazione ex art. 1916 cod. civ nei confronti del vettore responsabile della perdita, fa valere il medesimo diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1636 del 14 febbraio 2000
«Le somme dovute al danneggiato a titolo di risarcimento del danno biologico non possono essere aggredite, né in tutto né in parte, dall'Inail con l'azione di rivalsa, in quanto il risarcimento del danno biologico e l'indennizzo liquidato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 487 del 26 gennaio 1990
«L'azione dell'Inail per la rivalsa delle prestazioni erogate all'infortunato o ai suoi superstiti è disciplinata dagli artt. 10 e 11 del D.P.R. n. 1124 del 1965, se diretta contro il responsabile dell'evento lesivo che sia anche titolare del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5570 del 15 settembre 1983
«Qualora il danno sia liquidato dal giudice in favore del danneggiato in misura maggiore dell'indennità pagata dall'assicuratore il quale, prima del giudizio di risarcimento del danno promosso dal danneggiato contro il danneggiante, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10135 del 25 giugno 2003
«Il diritto dell'assicurato per la responsabilità civile, nel quale l'assicuratore si è surrogato ai sensi dell'art. 1916 c.c., essendo diretto ad ottenere dai terzi corresponsabili dell'evento dannoso l'ammontare del danno corrispondente alla loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28834 del 5 dicembre 2008
«In tema di assicurazione della responsabilità civile, il danneggiato non può agire direttamente nei confronti dell'assicuratore del responsabile del danno (facoltà prevista con disciplina speciale dalla legge n. 990 del 1969 e, quindi, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4484 del 14 maggio 1996
«Nel contratto di assicurazione per il caso di morte, il beneficiario designato è titolare di un diritto proprio, derivante dal contratto, alla prestazione assicurativa. Qualora il contratto preveda che l'indennizzo debba essere corrisposto agli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8558 del 20 ottobre 1994
«In tema di assicurazione sulla vita, nel caso in cui le parti, in deroga a quanto disposto dall'art. 1924, comma 2, c.c., abbiano previsto la possibilità di riattivazione automatica del rapporto, entro sei mesi dalla scadenza del premio non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 401 del 20 gennaio 1988
«Con riguardo a contratto di assicurazione sulla vita, la dichiarazione di riscatto da parte dell'assicurato produce i suoi effetti dal momento in cui perviene all'assicuratore trattandosi di dichiarazione ricettizia, ma il dichiarante (purché in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9462 del 26 settembre 1997
«La stipulazione, da parte di un agente munito del potere rappresentativo di una compagnia di assicurazione, di clausole derogatorie al disposto di cui all'art. 1901 c.c. (nella specie, previsione dell'efficacia del rapporto assicurativo sin dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17689 del 2 settembre 2004
«La mera presenza di un intento speculativo o di un certo grado di alea in un'operazione contrattuale non vale a rendere quest'ultima assimilabile ad un giuoco o ad una scommessa; né, quindi, a rendere applicabile il regime giuridico dettato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4209 del 6 aprile 1992
«L'estensione della disciplina dell'art. 1933 c.c., riguardante i contratti di giuoco, ai mutui a questi collegati — quali dazioni di denaro o di fiches, promesse di mutuo, riconoscimento di debito — sussiste solo quando essi costituiscano mezzi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3525 del 13 febbraio 2009
«Il negozio fideiussorio può avere anche carattere unilaterale ed essere, perciò, valido ed efficace nonostante la sottoscrizione da parte del solo fideiussore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13652 del 13 giugno 2006
«L'obbligazione fideiussoria promana da un contratto risultante, nella sua configurazione tipica (art. 1936 c.c.), dalla proposta del fideiussore non rifiutata dal creditore, e non richiede quindi, perché si perfezioni, l'accettazione espressa di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3257 del 14 febbraio 2007
«In tema di garanzia personale, la cosiddetta assicurazione fideiussoria (o cauzione fideiussoria o assicurazione cauzionale), è una figura intermedia tra il versamento cauzionale e la fideiussione ed è caratterizzata dall'assunzione dell'impegno,...»