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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5472 del 9 febbraio 2001
«È da considerare irrituale, ma non produttivo di nullità assoluta o a regime c.d. «intermedio», il provvedimento con il quale un ufficio del pubblico ministero, al quale siano stati trasmessi gli atti di un procedimento a seguito di sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3974 del 11 ottobre 1994
«Deve considerarsi abnorme e come tale è immediatamente ricorribile per cassazione il provvedimento con il quale il pubblico ministero, quale capo della polizia giudiziaria ed allo scopo di impedire che un reato permanente venga portato ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2245 del 25 settembre 1999
«Il divieto di testimonianza posto dall'art. 62 c.p.p. ha per oggetto le dichiarazioni rese dall'indagato o dall'imputato nel corso del procedimento; detto divieto non sussiste, invece, in ordine a dichiarazioni, aventi anche contenuto confessorio,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41160 del 9 dicembre 2002
«In tema di inutilizzabilità, quando questa sia prevista solo come conseguenza dell'inosservanza di determinati adempimenti, la sua sussistenza può essere affermata unicamente a condizione che detta inosservanza risulti positivamente dimostrata,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40199 del 27 novembre 2002
«In tema di «collaboratori di giustizia», l'obbligo di redazione del verbale illustrativo della collaborazione, previsto dalle disposizioni transitorie contenute nell'art. 25 della legge 13 febbraio 2001 n. 45, riguarda soltanto coloro che, prima...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2690 del 23 gennaio 2012
«...del giudice per i minorenni o per il giudice ordinario, impone, in applicazione del generale principio del "favor rei", l'adozione del provvedimento di trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10041 del 11 marzo 2002
«Sussiste la competenza del Gip del tribunale ordinario in relazione al luogo dove è stato eseguito il fermo di persona asseritamente maggiorenne a provvedere alla convalida dello stesso anche nel caso in cui nel corso dell'udienza camerale sorga...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4114 del 20 gennaio 1992
«Deve ritenersi corretta la decisione del tribunale del riesame che, all'esito di valutazione fondata sull'esame dell'imputato nel corso dell'udienza, dispone la sostituzione della misura più rigorosa della custodia in casa di cura con quella più...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 150 del 7 gennaio 2013
«È ammissibile il ricorso per conflitto negativo di giurisdizione nell'ipotesi in cui il giudice ordinario ed il giudice amministrativo abbiano entrambi negato con sentenza la propria giurisdizione sulla medesima controversia, pur senza sollevare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33634 del 5 agosto 2004
«...di tale principio la Corte ha rigettato il ricorso proposto avverso la sentenza pronunciata ex art. 447 c.p.p. nella parte in cui il Tribunale aveva condannato l'imputato alla rifusione delle spese di costituzione in favore della parte civile).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8179 del 2 marzo 2010
«Non sono qualificabili come terzi interessati e, conseguentemente, non hanno diritto all'avviso di fissazione dell'udienza camerale davanti al tribunale competente, né possono volontariamente intervenirvi in quanto privi di legittimazione ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13989 del 23 marzo 2004
«In procedimento per reato colposo derivante da colpa medica e per falso in atto pubblico, commesso mediante alterazione delle annotazioni contenute nella cartella clinica, è legittima la costituzione di parte civile dell'associazione denominata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11378 del 31 marzo 2006
«L'art. 96, comma 2, c.p.p., che detta le formalità per la nomina del difensore di fiducia da parte dell'imputato, è, per la sua intrinseca natura e per la finalità perseguita, una norma non inderogabile ma tipicamente ordinatoria e regolamentare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3534 del 9 settembre 1999
«Al fine di assicurare la continuità della assistenza tecnico-giuridica, la difesa si caratterizza per l'immutabilità del difensore fino alla eventuale dispensa dell'incarico di ufficio, oppure alla rinuncia o revoca del mandato fiduciario, mentre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3402 del 6 ottobre 1997
«Anche nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento da parte della Corte di cassazione di un'ordinanza del tribunale del riesame, non è più ammessa discussione sulla competenza esplicitamente o implicitamente attribuita con la sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4701 del 11 gennaio 1995
«La ratio dell'art. 96 comma 3 c.p.p. — che consente la nomina del difensore di fiducia da parte di un prossimo congiunto in favore di «persone arrestate, fermate o in custodia cautelare», fino a che esse non vi abbiano provveduto — consiste...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3571 del 26 giugno 2000
«Poiché la sospensione dell'esecuzione nell'ipotesi prevista dall'art. 656 c.p.p. ha carattere strumentale e direttamente propedeutico all'apertura del procedimento di sorveglianza, il difensore di ufficio nominato dal P.M. all'atto della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16256 del 7 aprile 2003
«In caso di rinuncia del difensore di fiducia intervenuta dopo la notifica dell'atto, la nomina del difensore di ufficio può avvenire in udienza senza obbligo di comunicazione all'imputato e non viene violato il principio di immutabilità del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1858 del 12 ottobre 1993
«Nel caso in cui, per l'interrogatorio da assumere nella circoscrizione di altro tribunale, il giudice non ritenga di procedere personalmente, ma, ai sensi dell'art. 294 c.p.p. quinto comma, richieda il giudice per le indagini preliminari del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10008 del 26 settembre 1991
«Anche nell'ipotesi del giudizio direttissimo con contestuale procedura di convalida dell'arresto in flagranza, disciplinata dall'art. 449 c.p.p., si applicano le disposizioni di cui all'art. 391 c.p.p. (espressamente richiamate, «in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 205 del 23 febbraio 1993
«L'eventuale nullità dell'informazione di garanzia, ancorché questa sia contestuale all'esecuzione di perquisizione o di sequestro, non determina nullità o invalidità derivata perché utile per inutile non vitiatur sicché quella parte del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5798 del 28 ottobre 1997
«In tema di gratuito patrocinio, il ricorso che l'interessato, ai sensi dell'art. 6, comma quarto, della legge 30 luglio 1990 n. 217, può proporre «davanti al tribunale o alla corte d'appello ai quali appartiene il giudice che ha emesso il decreto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5944 del 7 febbraio 2003
«In tema di gratuito patrocinio, il ricorso per cassazione proposto direttamente avverso il decreto di liquidazione del compenso al difensore emesso dal Gip è inammissibile, né se ne possono conservare gli effetti mediante la sua corretta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 768 del 16 maggio 2000
«Poiché il procedimento incidentale de libertate ha, organicamente e funzionalmente, così spiccate caratteristiche di autonomia da costituire un sistema in sè concluso, non assorbito dalla funzione — parallela, ma distinta — del giudice investito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5568 del 11 novembre 1999
«Il fatto che la trattazione del ricorso proposto avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di gratuito patrocinio debba essere effettuata, per il richiamo operato dall'art. 6, comma 4, della legge 30 luglio 1990 n. 217 all'art. 29 della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3465 del 17 marzo 1999
«Il procedimento incidentale de libertate ha, organicamente e funzionalmente, così spiccate caratteristiche di autonomia da costituire una vera e propria «enclave processuale», la cui attività non è ontologicamente assorbita dalla funzione -...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6817 del 16 febbraio 2007
«In tema di patrocinio a spese dello Stato, il procedimento per l'opposizione avverso il decreto di liquidazione dei compensi professionali dell'avvocato, di competenza del Tribunale di sorveglianza o della Corte di appello, deve essere trattato in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 351 del 7 aprile 1993
«Il meccanismo di elezione di domicilio ope legis previsto dall'art. 33 del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271, secondo il quale il domicilio della persona offesa dal reato che abbia nominato un difensore si intende eletto presso quest'ultimo, trova...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3804 del 24 febbraio 1993
«Le garanzie di libertà dei difensori, previste dall'art. 103 c.p.p. sono apprestate a tutela non della dignità professionale degli avvocati, ma del libero dispiegamento dell'attività difensiva e del segreto professionale, che trovano il diretto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 570 del 16 marzo 1994
«Il termine perentorio di dieci giorni entro il quale il tribunale del riesame deve decidere sulla richiesta avanzata dall'interessato secondo il combinato disposto del nono e decimo comma dell'art. 309 c.p.p. inizia a decorrere dal momento in cui...»