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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36290 del 8 ottobre 2001
«L'art. 431, comma 1, lett. d), c.p.p., nella parte in cui prevede l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento dei «documenti acquisiti all'estero mediante rogatoria internazionale», così consentendone l'utilizzabilità come prove,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10093 del 15 marzo 2012
«La garanzia del contraddittorio in ordine alla diversa definizione giuridica del fatto deve ritenersi assicurata anche quando venga operata dal giudice di primo grado nella sentenza pronunziata all'esito del giudizio abbreviato, in quanto con i...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42949 del 29 novembre 2001
«La scelta da parte dell'imputato del rito abbreviato comporta l'utilizzabilità di tutto il materiale probatorio acquisito in fase di indagini preliminari e raccolto nel fascicolo del P.M., ivi comprese le eventuali dichiarazioni accusatorie rese...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7959 del 18 luglio 1995
«Nell'ipotesi in cui il giudizio in primo grado si sia svolto nella forma del rito abbreviato, l'inosservanza in appello del procedimento in Camera di consiglio non può comportare la nullità del giudizio: infatti la celebrazione del medesimo in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1241 del 26 maggio 1998
«Una volta richiesta ed ottenuta pronuncia ex art. 444 c.p.p. (c.d. patteggiamento) non può essere sollevata la questione della prescrizione, se maturata successivamente, in quanto il procedimento speciale consensuale è stato già concluso con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35738 del 5 ottobre 2010
«Ai fini dell'interdizione al cosiddetto "patteggiamento allargato" nei confronti di coloro che siano stati dichiarati recidivi ai sensi dell'art. 99, comma quarto, c.p., non occorre una pregressa dichiarazione giudiziale della recidiva che, al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7284 del 1 aprile 1999
«In tema di liquidazione delle spese alla parte civile in caso di patteggiamento, poiché l'art. 153 att. c.p.p. prevede che dette spese debbano essere liquidate sulla base della nota che l'interessato è tenuto a presentare, il giudice non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5355 del 26 maggio 1993
«In tema di giudizio immediato, l'evidenza della prova non è un dato oggettivo presupposto all'instaurazione del giudizio, ma di evenienza normale e fisologica al potere del pubblico ministero di determinarla come risultato di un'indagine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9748 del 9 settembre 1994
«In materia di procedimenti speciali, l'interrogatorio dell'indagato — previsto dall'art. 453, comma 1, c.p.p. per l'instaurazione del giudizio immediato — è finalizzato alla verifica, in contraddittorio, dell'evidenza della prova; l'interrogatorio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1504 del 12 maggio 1990
«Il proscioglimento per uno dei motivi di merito previsti dall'art. 129 c.p.p. non può essere pronunciato dal G.I.P. (giudice delle indagini preliminari) investito da parte del P.M. della richiesta di giudizio immediato, in quanto l'art. 455 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9355 del 6 marzo 2007
«La richiesta di giudizio abbreviato condizionato, priva dell'indicazione delle attività di integrazione probatoria ritenute necessarie ma comunque tempestivamente proposta a seguito della notificazione del decreto penale di condanna, non può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35372 del 24 settembre 2007
«Alla rinnovazione dell'istruzione nel giudizio di appello, di cui all'art. 603, comma primo, c.p.p., può ricorrersi solo quando il giudice ritenga «di non poter decidere allo stato degli atti» sussistendo tale impossibilità unicamente quando i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 100 del 11 gennaio 2000
«L'imputato che abbia omesso di indicare le prove ritenute utili per la propria difesa non può più esercitare nelle successive fasi del processo alcun autonomo impulso probatorio, anche nella ipotesi consentite, del difensore, il quale è tenuto a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1968 del 28 febbraio 1997
«Non v'è violazione dell'art. 468 c.p.p. quando l'enunciazione dei capitoli di prova avvenga con riferimento al contenuto degli atti redatti dal pubblico ufficiale (nella specie verbale di contestazione compilato dall'amministrazione finanziaria)....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12980 del 12 novembre 1999
«Nella fase degli atti preliminari al dibattimento, l'art. 469 c.p.p. consente il proscioglimento anticipato soltanto nell'ipotesi di improcedibilità dell'azione penale o di estinzione del reato; la norma, facendo salva l'ipotesi di cui al secondo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41 del 5 gennaio 1994
«L'art. 469 c.p.p., al pari dell'art. 421 del codice di rito abrogato, consente nella fase predibattimentale la sola pronuncia, sentite le parti, di sentenza di non doversi procedere per improcedibilità dell'azione o per estinzione del reato, e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6138 del 26 maggio 1998
«Quando in primo grado vi sia stata condanna dell'imputato al risarcimento del danno a favore della costituita parte civile vi è l'impossibilità giuridica di definire il giudizio di appello con sentenza predibattimentale di estinzione del reato per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20115 del 29 aprile 2004
«Il giudice delle indagini preliminari investito di opposizione a decreto penale di condanna non può emettere de plano sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell'art. 129 c.p.p., in quanto l'esigenza di immediatezza nella declaratoria di una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8915 del 2 ottobre 1997
«Nel caso in cui il dibattimento sia rinviato a causa dell'adesione del difensore d'ufficio dell'imputato allo sciopero della categoria, tale attività di rinvio del dibattimento de plano deve assolutamente precedere la dichiarazione di contumacia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25239 del 21 giugno 2001
«Il concorso di persone nell'omicidio seguito a una rapina a mano armata in danno del titolare di una gioielleria è, ai sensi dell'art. 110 c.p., pieno e non anomalo (art. 116 c.p.) atteso che l'evento omicidiario verificatosi non può considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9901 del 17 settembre 1998
«In tema di ordine di assunzione delle prove, non essendo espressamente contemplata dalla legge la ipotesi della richiesta concorrente delle parti (nella specie, pubblico ministero e imputato) di esaminare un testimone sulle stesse circostanze,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3496 del 15 aprile 1997
«In tema di esame testimoniale, per ragioni di economia processuale e di concentrazione del contraddittorio volte ad evitare interventi «a catena» e senza limiti, non è prevista la possibilità di un ulteriore controesame a seguito delle nuove...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 518 del 4 dicembre 2002
«È manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3, comma 1, e 111, comma 5, Cost., la q.l.c. degli art. 500, comma 4, 513 e 210, comma 5, c.p.p., nella parte in cui non prevedono l'acquisizione e l'utilizzabilità dei verbali delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2224 del 29 febbraio 1996
«Con l'entrata in vigore della legge 7 agosto 1992 n. 356 - che a seguito della sentenza 255/92 della Corte costituzionale ha modificato gli artt. 500 e 503 c.p.p. - le dichiarazioni contenute nel fascicolo del P.M. ed utilizzate per le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 909 del 27 gennaio 2000
«La generica doglianza sul modo di conduzione del dibattimento da parte del presidente del collegio, il quale avrebbe condizionato le deposizioni testimoniali mediante interventi senza il rispetto delle regole del contraddittorio, non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12496 del 4 novembre 1999
«Il controllo della logicità della motivazione va esercitato sulla coordinazione delle proposizioni e dei passaggi attraverso i quali si sviluppa il tessuto argomentativo del provvedimento impugnato, senza la possibilità di verificare se i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28845 del 26 luglio 2002
«La lettura dei verbali di dichiarazioni assunte all'estero — mediante rogatoria internazionale e senza la garanzia del contraddittorio — ed acquisiti al fascicolo del dibattimento ai sensi dell'art. 431 c.p.p. è disposta a norma dell'art. 511...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7045 del 15 luglio 1996
«I verbali degli atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria devono essere acquisiti al fascicolo del dibattimento e ne deve essere data lettura ai sensi dell'art. 511 c.p.p.; essi tuttavia costituiscono elemento di prova solo con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24102 del 13 giugno 2001
«A norma dell'art. 512 c.p.p. (lettura di atti per sopravvenuta impossibilità di ripetizione), anche dopo la modifica dell'art. 111 della Costituzione, possono essere lette ed acquisite al fascicolo del dibattimento le dichiarazioni rese da un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18150 del 16 aprile 2003
«L'utilizzazione, ai sensi dell'art. 512 c.p.p., delle dichiarazioni accusatorie rese dal testimone irreperibile, qualora la sua irreperibilità non sia conseguenza di una scelta volontaria per sottrarsi all'esame da parte dell'imputato, rientra...»