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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26212 del 28 dicembre 2010
«La sentenza con cui il tribunale dichiara il fallimento del debitore, dopo l'instaurazione del giudizio di omologazione del concordato preventivo, non è suscettibile di opposizione ex art. 18 legge fall. (possibile unicamente prima di tale fase),...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10424 del 23 ottobre 1997
«La pronuncia con la quale il Tribunale, avendo il giudice delegato constatato il mancato raggiungimento delle maggioranze richieste ai fini dell'omologazione del concordato preventivo di una società, ed avendogliene riferito ai sensi dell'art. 179...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4304 del 19 marzo 2012
«Il reclamo alla corte d'appello avverso il decreto con il quale il tribunale abbia provveduto sull'omologazione (accordandola o negandola) del concordato preventivo, ai sensi dell'art. 183 legge fall., va proposto entro il termine di trenta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2560 del 22 febbraio 2002
«A seguito della declaratoria di incostituzionalità della disposizione del terzo comma dell'art. 183 L. fall. (nella parte in cui disponeva che il termine per impugnare la sentenza che pronunzia sulla proposta di concordato preventivo, ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10635 del 9 maggio 2007
«Il garante del concordato preventivo non è parte necessaria del relativo giudizio di omologazione e non può, quindi, proporre appello avverso la sentenza che respinge o omologa la proposta concordataria.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2886 del 9 febbraio 2007
«In base all'art. 183, primo comma, legge fall., la legittimazione ad impugnare la sentenza che omologa o respinge il concordato spetta solo ai creditori opponenti e al debitore, ma non al commissario giudiziale, che non è portatore di specifici...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7790 del 12 luglio 1991
«Nel giudizio d'omologazione del concordato preventivo la qualità di parti spetta ai creditori opponenti, non anche ai creditori non opponenti, i quali si pongono nella veste di terzi. Questi ultimi, peraltro, non sono portatori di diritti autonomi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4541 del 17 aprile 1993
«Nel giudizio che si instaura a seguito dell'opposizione di un creditore contro l'omologazione del concordato preventivo, il debitore ammesso al concordato, il quale insista per detta omologazione, rimane soccombente, e quindi legittimamente viene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22932 del 4 novembre 2011
«In tema di concordato preventivo, al decreto emesso, ai sensi dell'art. 183, comma 1, legge fall., dalla corte d'appello, che decida sul reclamo avverso il decreto di omologazione, si applica il rito camerale di cui agli artt. 737 e ss. c.p.c. e,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9026 del 26 agosto 1993
«Con riguardo al ricorso per cassazione, contro la sentenza d'appello che abbia omologato o respinto il concordato preventivo, l'allegazione di una copia di tale sentenza priva di annotazione circa la data della sua comunicazione (dies a quo per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3957 del 18 marzo 2003
«Il concordato preventivo — istituto funzionale all'esigenza di definire ogni rapporto obbligatorio tra creditore e debitore sì da impedire, una volta adempiuti gli impegni derivanti dalla proposta ed omologati dal tribunale, ulteriori pretese...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16729 del 24 agosto 2004
«Il decreto con cui il tribunale autorizzi la chiusura della procedura di concordato preventivo con cessione dei beni escludendo, altresì, l'accantonamento di somme a favore di alcuni creditori proposta dal commissario, avendo natura di atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23638 del 15 novembre 2007
«Gli atti di disposizione patrimoniale eseguiti dopo la chiusura del concordato preventivo da parte del debitore, successivamente dichiarato fallito, devono essere ritenuti validi ed efficaci se intervenuti prima della risoluzione del concordato e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2080 del 4 maggio 1989
«Manca il presupposto costituito dalla pendenza di una questione di giurisdizione ed è quindi inammissibile il regolamento proposto per sentir riconoscere il difetto di giurisdizione del tribunale fallimentare, che si sia riservato ogni decisione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11343 del 30 agosto 2001
«La disposizione contenuta nell'art. 184 legge fall., che estende ai Soci illimitatamente responsabili di società di persone l'efficacia remissoria del concordato preventivo, si riferisce ai debiti sociali, nel senso che il pagamento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7942 del 31 marzo 2010
«Il concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, deve essere risolto per inadempimento ai sensi dell'art. 186 della legge fall., con la conseguente apertura della procedura fallimentare, quando, anche prima della liquidazione di tutti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18945 del 28 settembre 2005
«Nel riconoscere che il concordato preventivo può avere ad oggetto anche la cessione dei beni, il legislatore si è astenuto dall'imporre schemi rigidi di disciplina, lasciando alle parti un'ampia libertà dispositiva, che può manifestarsi anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22913 del 4 novembre 2011
«In tema di concordato preventivo, la garanzia - nella specie, una fideiussione prestata da un terzo - offerta dall'assuntore del concordato preventivo, pur corrispondendo all'interesse di colui che abbia formulato la proposta, è prestata a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1482 del 18 febbraio 1997
«Le garanzie offerte dal debitore, ai sensi dell'art. 160, secondo comma, n. 1, legge fall. come condizione per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo non sono equiparabili alle fideiussioni di diritto comune, in quanto sono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10195 del 18 aprile 2008
«In materia di risoluzione del concordato preventivo, la circostanza che la sollecitazione a risolvere il concordato sia pervenuta al tribunale da un soggetto che non sarebbe stato autonomamente legittimato a proporre un'istanza al riguardo non ha...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 2671 del 22 febbraio 2012
«Il reclamo avverso il decreto di annullamento del concordato preventivo, seguito da contestuale dichiarazione di fallimento e nella specie relativo a procedura svoltasi per intero dopo l'entrata in vigore del D.L.vo n. 169 del 2007, non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2486 del 15 aprile 1985
«Avverso il decreto del tribunale di proroga del periodo di amministrazione controllata, deve ritenersi esperibile da parte dei creditori il ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, trattandosi di provvedimento, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5593 del 25 giugno 1987
«È nulla, per violazione dei precetti costituzionali e delle norme ordinarie che tutelano il diritto alla difesa e al contraddittorio, la dichiarazione di fallimento emessa, a norma dell'art. 192 della legge fallimentare, dal tribunale fallimentare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3536 del 27 aprile 1990
«Contro il decreto del tribunale dichiarativo dell'inammissibilità della proposta di concordato preventivo, tanto nell'ipotesi prevista dall'art. 162 l. fall., quanto in quella prevista dall'art. 192, terzo comma, stessa legge, non è proponibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2782 del 6 febbraio 2013
«In tema di concordato nella liquidazione coatta amministrativa, l'interesse pubblico alla prosecuzione dell'attività d'impresa giustifica la scelta, non sindacabile dai creditori sociali, di preservare nella liquidazione l'unità dell'azienda, ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7263 del 18 marzo 2008
«In tema di concordato nella liquidazione coatta amministrativa, l'art. 214 legge fall. — nel testo, applicabile ratione temporis anteriore alle modifiche di cui all'art. 22 del D.L.vo 12 settembre 2007, n. 169 — delinea una disciplina peculiare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10129 del 14 maggio 2005
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, l'art. 214 della legge fallimentare (R.D. 24 marzo 1942, n. 267) non riproduce la disposizione dell'art. 135, secondo comma, della medesima legge, per cui, a differenza di quanto accade nel concordato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4119 del 11 luglio 1985
«Il decreto, con il quale la corte di appello, in sede di reclamo, rigetti l'istanza del creditore di risoluzione del concordato, approvato a conclusione della liquidazione coatta amministrativa, e neghi conseguentemente la riapertura di tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4015 del 1 febbraio 2006
«Ai fini della configurabilità del reato di bancarotta semplice per inadempimento degli obblighi assunti in un precedente concordato (art. 217, primo comma, n. 5 legge fall.) viene in rilievo il concordato relativo ad una precedente e distinta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40581 del 3 dicembre 2002
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 224, n. 2, della legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267), rientra tra gli “obblighi imposti dalla legge” la cui inosservanza, se causa o concausa di dissesto societario ovvero di...»