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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11143 del 26 ottobre 1995
«Le somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, ai sensi del previgente art. 282 c.p.c., che, in conseguenza della riforma di detta sentenza da parte del giudice d'appello, debbono essere restituite...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10569 del 19 luglio 2002
«La consegna al destinatario della notificazione di copia della sentenza in forma esecutiva priva della relazione peritale richiamata in dispositivo, quale parte integrante del provvedimento stesso per l'individuazione dell'oggetto della decisione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1997 del 13 novembre 1993
«E se lo stesso non vi ha provveduto con la sentenza di condanna, si dovrà provvedere in sede esecutiva, ai sensi degli artt. 666 e 676 c.p.p., salva la possibilità di ricorrere alla procedura della correzione di cui agli artt. 136 e 146 dello...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12770 del 28 novembre 1991
«...esecutiva con provvedimento del capo dell'ufficio giudiziario (art. 43 att. c.p.c.), restando di conseguenza esclusa la denunciabilità di tale provvedimento secondo le regole dettate dal codice di rito in tema di opposizione a decreto ingiuntivo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3699 del 9 novembre 1994
«La convenzione bilaterale di estradizione tra Italia e Polonia — firmata a Varsavia il 28 aprile 1989, ratificata e resa esecutiva con L. 7 giugno 1993 n. 193, entrata in vigore il 1° maggio 1994 — non contraddice in nessun modo la normativa della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 246 del 15 gennaio 1987
«Nella controversia che il creditore promuova davanti al tribunale fallimentare, per sentir riconoscere un debito contrattuale del fallito ed ammetterlo al passivo, deve negarsi la giurisdizione del predetto giudice, sulla domanda che il medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5766 del 13 giugno 1990
«...collocazione dei crediti e, quindi, sulle posizioni di diritto soggettivo dei creditori, mentre per il resto si sottrae a detta tassazione in quanto atto di giurisdizione esecutiva, privo di effetti traslativi, il quale non definisce controversie.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15934 del 17 luglio 2007
«...diverse di un giudizio unico; infatti anche la domanda di insinuazione al passivo tende all'accertamento del credito e la sua deduzione in funzione esecutiva mira solo ad assicurarne, nel concorso con gli altri creditori, la collocazione utile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35979 del 25 ottobre 2002
«...nel procedimento di cognizione in quanto detta elezione vale per ogni stato e grado del giudizio ma dopo la sua conclusione, con la pronuncia della sentenza irrevocabile, cessa di avere efficacia e non è più utilizzabile per la fase esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6957 del 12 febbraio 2003
«Nella procedura esecutiva, avente ad oggetto il riconoscimento di un periodo di fungibilità, non può ravvisarsi nessun effetto pregiudicante della imparzialità del giudice in una pregressa pronuncia resa dal medesimo nell'ambito del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 337 del 9 gennaio 2009
«Ne consegue che ricorre un'ipotesi di concorso ordinario a norma dell'art. 110 c.p. e non quella di concorso cosiddetto anomalo, ai sensi del successivo art. 116, nell'aggressione consumata con uso di tali armi in relazione all'effettivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3004 del 21 luglio 1993
«...penale. Esso, pertanto, non può mai essere applicato, in sede di formazione del cumulo, dal pubblico ministero, ma deve essere applicato e determinato dal giudice di cognizione ovvero, quando si sia in sede esecutiva, dal giudice dell'esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1680 del 9 giugno 2000
«...caso in cui il c.d. “credito di pena” si sia formato a seguito del riconoscimento in fase esecutiva della continuazione fra taluni reati, con la conseguente determinazione di una pena complessiva inferiore a quella risultante dal cumulo materiale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4526 del 21 agosto 1997
«Nel caso di plurime applicazioni dello stesso indulto effettuate in giudizi diversi o in fase esecutiva, è il pubblico ministero l'organo che, nel procedere all'unificazione delle pene, a norma dell'art. 663 c.p.p., deve, in linea con i suoi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5818 del 24 giugno 1996
«Dal tenore della norma contenuta dall'art. 130 L. fall. — il quale dispone che la sentenza di omologazione del concordato è provvisoriamente esecutiva e che alle scadenze stabilite per i pagamenti, se la sentenza non è passata in giudicato, le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10113 del 15 marzo 2012
«...non sia stata esclusa dal giudice della cognizione, il quale, pertanto, dinanzi ad una precisa richiesta dell'imputato, non può legittimamente rinviare alla fase esecutiva il giudizio sull'identità o meno del disegno criminoso tra i vari illeciti.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4964 del 9 febbraio 2012
«Il giudice della cognizione, dinanzi ad una precisa richiesta dell'imputato di riconoscimento della continuazione, non può legittimamente rinviare alla fase esecutiva il giudizio sull'identità o meno del disegno criminoso tra i vari illeciti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3592 del 1 febbraio 2011
«...non può limitarsi ad indicare gli estremi delle sentenze rilevanti a tal fine, ma ha l'onere di produrne la copia, non essendo applicabile in via analogica la disposizione di cui all'art. 186 disp. att. c.p.p. dettata per la sola fase esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44860 del 2 dicembre 2008
«Ai fini dell'applicazione della disciplina del concorso formale e del reato continuato in sede esecutiva, l'individuazione della violazione più grave è affidata al criterio concreto della pena più grave inflitta, che si differenzia da quello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3656 del 31 gennaio 2007
«L'art. 671, comma secondo bis, c.p.p., come modificato dall'art. 5 della legge n. 251 del 2005, prevede che quando la richiesta di continuazione in sede esecutiva riguardi condanne nelle quali debba ritenersi applicata la recidiva prevista...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40349 del 7 dicembre 2006
«In tema di reato continuato, l'unificazione dei reati in sede esecutiva, a norma dell'articolo 671, comma primo, c.p.p., (nel testo modificato dal D.L. 30 dicembre 2005 n. 272, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2006 n. 49)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12638 del 10 aprile 2006
«L'istituto della continuazione ha natura sostanziale, per cui ai procedimenti pendenti si applica la disposizione più favorevole al reo a norma dell'art. 2 c.p., anche se la continuazione viene chiesta in fase esecutiva ai sensi dell'art. 671...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5097 del 8 novembre 1999
«L'intervento di una causa estintiva del reato o della pena (nella specie, la causa era costituita dall'avvenuta espiazione) non fa venir meno l'interesse del condannato al riconoscimento della continuazione in sede esecutiva. Ciò non solo al fine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1989 del 29 aprile 1999
«Le cause estintive del reato per amnistia impropria, o della pena, non incidono sulla persistenza dell'interesse del condannato a chiedere e a ottenere l'applicazione, in sede esecutiva, della disciplina del reato continuato, non solo al fine di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 594 del 20 febbraio 1999
«Nell'applicare, in fase esecutiva, la disciplina del concorso formale o del reato continuato, il giudice gode di una cognizione piena, con l'unico limite, collegato alla autorità del giudicato, che la continuazione tra i reati non sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5846 del 7 novembre 1997
«La continuazione in sede esecutiva, ai sensi dell'art. 671 c.p.p., non è applicabile a pene condonate, mancando in tal caso il presupposto per l'operatività della norma, e cioè l'esistenza di una pena eseguibile da cumulare con altre, per cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1466 del 26 marzo 1997
«La preclusione al riconoscimento della continuazione in sede esecutiva derivante dal fatto che essa sia stata esclusa dal giudice della cognizione opera soltanto nel caso in cui quest'ultimo abbia negato la sussistenza del medesimo disegno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 474 del 25 marzo 1997
«Nel caso di più sentenze di applicazione della pena su richiesta, pronunciate in procedimenti distinti nei confronti della stessa persona, la richiesta di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, ai sensi dell'art. 188 disp. att.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 481 del 10 marzo 1997
«La disposizione di cui all'art. 671, comma terzo, c.p.p. deve essere interpretata nel senso che il riconoscimento del concorso formale o della continuazione in sede esecutiva realizza solo un presupposto necessario, ma non sufficiente, perché il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4132 del 9 agosto 1996
«Non può farsi applicazione, in sede esecutiva, ai sensi dell'art. 671 c.p.p., dell'istituto della continuazione fra una condanna inflitta da giudice italiano ed altra inflitta da giudice straniero, per la quale vi sia stato riconoscimento in...»