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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11759 del 6 agosto 2002
«In tema di decadenza del creditore dell'obbligazione fideiussoria per effetto della mancata tempestiva proposizione delle azioni contro il debitore principale, allorquando la fideiussione riguardi obbligazioni aventi scadenze periodiche, il dies...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6350 del 16 maggio 2000
«Delle obbligazioni assunte nei confronti dei terzi da un associato di un'associazione non riconosciuta il quale, ancorché sfornito dei relativi poteri rappresentativi, abbia agito in nome dell'associazione, rispondono sia il fondo comune...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19544 del 19 dicembre 2003
«In tema di sottrazione internazionale del minore da parte di uno dei genitori, il procedimento monitorio previsto dalla Convenzione de L'Aja, ratificata con la legge n. 64 del 1994, per il ritorno del minorenne presso l'affidatario al quale è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8681 del 1 settembre 1998
«La conoscenza, da parte del notificante, del luogo di residenza (o dimora) effettiva del destinatario dell'atto ne comporta l'obbligo d'eseguire la notifica in tale luogo (non potendo operare, nei suoi confronti, la più rigorosa disciplina di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25647 del 23 ottobre 2008
«Atteso il carattere formale dell'atto di elezione di domicilio - che sostituisce tutti gli altri parametri di individuazione spaziale della persona - deve escludersi che il medesimo possa compiersi per facta concludentia . (Nella specie, la S.C....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13561 del 24 giugno 2005
«Ai sensi dell'art. 47 c.c., il domicilio eletto non può in nessun caso essere dilatato oltre i limiti che ad esso assegna la legge, né quanto ai termini di riferibilità a un determinato atto o affare per cui avviene l'elezione, né quanto alla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13897 del 19 settembre 2003
«L'art. 141 c.p.c., che detta disposizioni in tema di notificazioni presso il domiciliatario, va coordinato con l'art. 47 c.c., per il quale il domicilio eletto rappresenta una deroga al domicilio legale circoscritta a determinati e specifici...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11037 del 10 novembre 1997
«L'atto di elezione di domicilio speciale, che ha, come funzione, la sostituzione, per l'affare in questione, di tutti gli altri parametri di individuazione spaziale della persona (residenza, dimora, domicilio generale) con il luogo specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6947 del 20 giugno 1995
«Quando non sia espressamente conferita per tutti i gradi del giudizio, l'elezione di domicilio contenuta nella procura spiega i suoi effetti solo per il grado di giudizio per il quale è stata conferita ed, ai fini della notificazione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11943 del 23 ottobre 1999
«In caso di nomina di un curatore alla persona scomparsa, a norma dell'art. 48 c.c., il termine per impugnare una sentenza per revocazione ai sensi dell'art. 395 n. 1 c.p.c. prende corso dal giorno della conoscenza del dolo da parte del curatore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9052 del 15 aprile 2010
«In tema di promessa di matrimonio, l'obbligazione che consegue "ex lege" all'esercizio del diritto di recesso non può configurarsi come illecito extra-contrattuale, costituendo il recesso espressione di una libertà fondamentale, nè come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3456 del 26 novembre 1971
«È prescrittibile l'azione di nullità del matrimonio per l'errore sulla identità dell'altro coniuge.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1304 del 22 febbraio 1990
«Nella controversia inerente a matrimonio contratto all'estero da cittadini italiani, o da cittadino italiano con apolide, l'indagine sulla validità della celebrazione secondo la lex loci (art. 26 disp. prel. c.c.), e poi sugli effetti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 823 del 14 marzo 1968
«Una volta presentata all'ufficiale dello stato civile la dichiarazione della autorità competente, dalla quale risulta che per lo straniero che intende contrarre matrimonio in Italia nulla osta al matrimonio stesso, a tenore della legge cui egli è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 720 del 6 febbraio 1986
«Con riguardo alla nullità del matrimonio derivante dalla violazione degli artt. 86, 87 e 88 c.c. (mancanza di libertà di stato, vincolo di parentela, affinità, adozione ed affiliazione, omicidio), l'«interesse legittimo ed attuale», la cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13428 del 13 settembre 2002
«Per effetto della delibazione, da parte della Corte d'appello, di una sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del matrimonio, la regolamentazione dell'affidamento dei figli minori e del loro mantenimento trova fondamento nelle norme...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23073 del 16 novembre 2005
«In tema di nullità del matrimonio, allorché la causa giuridica (formale) della nullità risieda nell'errore (essenziale) su qualità personali dell'altro coniuge, ex art. 122, secondo e terzo comma, c.c., ovvero su altro tipo di qualità cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9801 del 10 maggio 2005
«Il rispetto della dignità e della personalità, nella sua interezza, di ogni componente del nucleo familiare assume il connotato di un diritto inviolabile, la cui lesione da parte di altro componente della famiglia costituisce il presupposto logico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8703 del 24 agosto 1990
«Al fine dell'obbligazione indennitaria del coniuge cui sia imputabile la nullità del matrimonio, ai sensi dell'art. 129 bis c.c., il requisito della buona fede dell'altro coniuge, da presumersi fino a prova contraria, si identifica nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 140 del 12 gennaio 1988
«L'art. 129 bis c.c. prevede, in caso di nullità del matrimonio, un indennizzo a carico del coniuge «imputabile», cioè di quello che abbia contratto il matrimonio conoscendo (o dovendo conoscere) il vizio che lo inficiava. Pertanto, in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9218 del 1 settembre 1995
«Qualora un soggetto impugni un matrimonio, sostenendone l'inesistenza, per il fatto che il relativo atto di stato civile non contiene le indicazioni di cui ai nn. 6 («la dichiarazione degli sposi di volersi prendere rispettivamente in marito e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3041 del 29 ottobre 1971
«L'art. 139 c.c. richiede, perché sorga la responsabilità in esso prevista, che il coniuge conosca la causa di nullità del matrimonio. La prova della conoscenza della nullità deve essere fornita dalla controparte, in applicazione del principio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15481 del 16 ottobre 2003
«L'obbligo dei genitori di mantenere la prole sussiste per il solo fatto di averla generata e prescinde da ogni situazione del giudice al riguardo. Pertanto, qualora il genitore affidatario del figlio minore consenta che il medesimo vada a vivere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1830 del 26 gennaio 2011
«In tema di obbligo del genitore separato di concorrere al mantenimento del figlio - che non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età da parte di quest'ultimo ma perdura finché il genitore interessato non dia prova che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8221 del 7 aprile 2006
«In tema di obbligo del genitore di concorrere al mantenimento del figlio — che non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di quest'ultimo, ma perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4616 del 7 maggio 1998
«Anche in caso di separazione personale tra coniugi, l'obbligo dei genitori di concorrere tra loro, secondo le regole di cui all'art. 148 c.c., al mantenimento dei figli non cessa automaticamente con il raggiungimento, da parte di questi, della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8383 del 20 settembre 1996
«Il genitore, il quale contesti la sussistenza del proprio obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiorenni che non svolgano attività lavorativa retribuita, è tenuto a fornire la prova che ciò dipenda da una condotta colpevole del figlio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13579 del 4 dicembre 1999
«È inammissibile il regolamento di competenza contro il provvedimento con il quale il presidente del tribunale dei minorenni dichiara la propria incompetenza a provvedere in ordine alla domanda di sequestro ex art. 156 c.c., trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 364 del 17 gennaio 1996
«Nel giudizio di separazione, che ha ad oggetto l'accertamento della sussistenza dei presupposti dell'autorizzazione a cessare la convivenza coniugale e la determinazione degli effetti che da tale cessazione derivano nei rapporti personali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22786 del 6 dicembre 2004
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, ed al fine dell'addebitabilità della separazione stessa, vertendosi in materia di diritti indisponibili, le ammissioni di una parte non possono assumere valore di confessione in senso stretto, a...»