-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5091 del 3 marzo 2010
«Il principio della presunzione di buona fede di cui all'art. 1147 c.c. ha portata generale e non limitata all'istituto del possesso in relazione al quale è enunciato; pertanto, poiché l'art. 535 c.c. stabilisce che le disposizioni in materia di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4633 del 27 aprile 1991
«Nel caso di possesso esclusivo della cosa comune, esercitato da un partecipante alla comunione, il possessore ha in ogni caso l'obbligo, quale mandatario espresso o tacito degli altri partecipanti, di rendere loro il conto dei frutti, così come ha...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1484 del 18 febbraio 1997
«La buona fede che esclude che il proprietario possa obbligare il terzo a togliere dal suo fondo le piantagioni, le costruzioni o le opere dal terzo stesso ivi realizzate (art. 936, comma terzo, c.c.), è presunta, secondo la disposizione dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1134 del 24 febbraio 1982
«La buona fede possessoria, che legittima ai sensi dell'art. 1161 c.c. l'usucapione mobiliare abbreviata, è costituita non dall'ignoranza dell'altrui diritto, ma dall'ignoranza di arrecare danno all'altrui diritto, senza che al riguardo possa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2077 del 23 marzo 1985
«Il matrimonio nullo, il quale debba considerarsi contratto in buona fede da almeno uno dei coniugi, in applicazione del principio generale secondo il quale la buona fede si presume fino a prova contraria (principio fissato per il possesso...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10687 del 11 agosto 2000
«La S.C., nel confermare la sentenza impugnata che aveva riconosciuto il premio al ritrovatore, ha ritenuto che tale utilità poteva essere riscontrata nel fatto che, prima della procedura di ammortamento, il titolo poteva continuare a girare,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 345 del 10 gennaio 2011
«La buona fede rilevante ai fini dell'accessione invertita di cui all'art. 938 c.c. consiste nel ragionevole convincimento del costruttore di edificare sul proprio suolo e di non commettere alcuna usurpazione. Essa, in assenza di una previsione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 736 del 18 febbraio 1977
«Dalla presunzione di buona fede nel possesso, fissata dall'art. 1147 terzo comma c.c., deriva che all'attore in rivendicazione di bene mobile è sufficiente provare di aver acquistato il possesso della cosa in base a titolo astrattamente e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13424 del 12 settembre 2003
«La presunzione di buona fede iniziale del possesso esclusivo del bene comune viene meno allorché sia fornita la prova della successiva consapevolezza da parte del possessore di ledere l'altrui diritto all'amministrazione e al godimento del bene...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10230 del 15 luglio 2002
«L' animus possidendi, necessario all'acquisto della proprietà per usucapione da parte di chi esercita il potere di fatto sulla cosa, non consiste nella convinzione di essere proprietario (o titolare di altro diritto reale sulla cosa), bensì...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5964 del 1 luglio 1996
«L'elemento psicologico del possesso utile per l'usucapione ordinaria della proprietà di un immobile consiste nella intenzione del possessore di comportarsi come proprietario del bene, e prescinde dallo stato soggettivo di buona fede, che non è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8587 del 5 maggio 2004
«In materia di indebito oggettivo, ai fini della decorrenza degli interessi ai sensi dell'art. 2033 c.c. e della rilevanza dell'eventuale maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma, c.c., rileva una nozione di buona fede in senso soggettivo,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13929 del 25 settembre 2002
«In ipotesi di acquisto «a non domino» la presunzione di buona fede, che l'art. 1147 c.c. pone a vantaggio dell'acquirente nel possesso del bene, è una presunzione semplice, e come tale può essere superata in tutti i casi in cui l'acquirente sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3102 del 4 marzo 2002
«Quando le norme (nella specie, quelle relative agli effetti della simulazione), facciano riferimento alla buona fede senza nulla dire in ordine a ciò che vale ad integrarla o ad escluderla, ovvero a soggetto tenuto a provarne l'esistenza o ad...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6648 del 22 maggio 2000
«Il principio della presunzione di buona fede ha portata generale non limitata all'istituto del possesso in relazione al quale è enunciato. La presunzione in questione non è vinta dall'allegazione del mero sospetto di una situazione illegittima...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1131 del 29 gennaio 1993
«La buona fede nel possesso è presunta solo quando si tratti di giustificarne gli effetti, non quando si controverta sulla legittimità del comportamento acquisitivo del possesso, dovendo in tal caso essere provata da chi la invoca. Ne segue che, in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8918 del 20 agosto 1991
«A differenza dell'art. 701 del c.c. abrogato, che esigeva, per la sussistenza del possesso di buona fede, il concorso di tre elementi, e cioè l' animus rem sibi habendi, un titolo - anche viziato - idoneo, in astratto, a trasferire il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5429 del 13 dicembre 1977
«La presunzione di buona fede, di cui all'art. 1147 c.c., non è applicabile alla detenzione qualificata, in quanto il detentore è consapevole che il suo rapporto fisico con la cosa deriva da altri che ne ha il possesso.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4413 del 15 ottobre 1977
«La qualifica di possessore di mala fede non può essere ritenuta implicita nella circostanza che il possessore sia stato dichiarato occupante abusivo dei terreni rivendicati con sentenza passata in giudicato, poiché l'esclusione di un titolo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2178 del 12 giugno 1976
«La buona fede nel possesso dell'acquirente a non domino di bene mobile va presunta, ai sensi dell'art. 1147 c.c., con la conseguenza che spetta a chi rivendichi il bene, al fine di escludere in favore del possessore gli effetti di cui all'art....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7536 del 30 marzo 2006
«Il principio della presunzione di buona fede (art. 1148 c.c.), non limitato all'istituto del possesso di beni, ha portata generale, rilevando, in ambito contrattuale, nell'adempimento del debitore e nell'accettazione dell'adempimento da parte del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3315 del 4 giugno 1985
«Il possesso di un bene, che sia stato acquisito in forza di un contratto poi dichiarato nullo, resta soggetto ai principi generali fissati dagli artt. 1147 e 1148 c.c., con la conseguenza che, ove sussista la buona fede (da presumersi) alla data...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1446 del 19 febbraio 1985
«La buona fede, che qualifica il possesso idoneo ex art. 1148 c.c. a determinare l'acquisto dei frutti della cosa posseduta fino al giorno della domanda giudiziale di restituzione, da una parte si presume ( ex art. 1147, terzo comma, c.c.)...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6489 del 22 marzo 2011
«Ne consegue che, dichiarato nullo il contratto preliminare, al promissario acquirente non spetta né il diritto all'indennità per i miglioramenti previsto dall'art. 1150 c.c., né quello di ritenzione previsto dall'art. 1152 c.c., diritti attribuiti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13259 del 9 giugno 2009
«Il coniuge che, in costanza di matrimonio, abbia provveduto a proprie spese ad eseguire migliorie od ampliamenti dell'immobile di proprietà esclusiva dell'altro coniuge ed in godimento del nucleo familiare, in quanto compossessore ha diritto ai...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 14 gennaio 2009
«Al comproprietario e compossessore di buona fede di un immobile, che vi abbia eseguito addizioni costituenti miglioramenti (nella specie, costruendo un fabbricato sul terreno acquistato "pro indiviso"), non si applica la normativa dell'art. 936...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16012 del 14 novembre 2002
«Il diritto del possessore di buona fede ad un indennizzo, secondo la previsione dell'art. 1150 c.c., per i miglioramenti arrecati al bene altrui ed esistenti al tempo della restituzione, si correla all'incremento attuale ed effettivo che si...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12342 del 22 agosto 2002
«Il diritto ad una indennità per i miglioramenti arrecati alla cosa ed esistenti al tempo della restituzione, il quale si correla all'incremento attuale ed effettivo che si verifica, in conseguenza di tali miglioramenti, nel patrimonio del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7985 del 25 agosto 1997
«La previsione normativa di cui all'art. 1150, comma primo, c.c. accomuna, senza distinzioni di sorta, il possessore di mala fede a quello di buona fede quanto al riconoscimento del diritto al rimborso delle spese per le riparazioni straordinarie,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6278 del 22 giugno 1990
«Peraltro, anche se tale indennità, per la buona fede del possessore (da presumersi), debba essere correlata al maggior valore del «pacchetto» azionario, il relativo ammontare non può coincidere con la maggior entità nominale delle azioni (e quindi...»