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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7269 del 12 maggio 2003
«L'art. 826, terzo comma c.c. richiede, ai fini della appartenenza di un bene al patrimonio indisponibile della pubblica amministrazione la concreta ed effettiva destinazione dello stesso ad un pubblico servizio. Tuttavia, nella ipotesi in cui non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1815 del 27 aprile 1998
«Nel caso di omicidi commessi da appartenenti ad un'associazione per delinquere di tipo mafioso nell'ambito di una c.d. «guerra di mafia» con altra similare organizzazione criminosa, non può dirsi che sussista connessione ai sensi dell'art. 12,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31402 del 19 agosto 2005
«Ai fini dell'applicabilità della disciplina dettata dall'art. 270 c.p.p. per l'utilizzazione dei risultati di intercettazioni disposte nell'ambito di procedimenti diversi, debbono ritenersi tali solo quelli in cui le indagini non siano tra loro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34114 del 18 settembre 2001
«L'art. 407 c.p.p., nella parte in cui indica, al n. 5 della lett. a) del comma 2, tra i reati per i quali la durata massima delle indagini preliminari è fissata a due anni, quelli di «detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14201 del 29 maggio 2008
«Il rispetto dei diritti inviolabili della persona umana ha assunto, anche nell'ordinamento internazionale, il valore di principio fondamentale, riducendo la portata e l'ambito di altri principi ai quali tale ordinamento si è tradizionalmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35488 del 12 settembre 2003
«La perseguibilità dei reati contro le leggi e gli usi della guerra commessi all'estero è prevista negli articoli 13 e 231 c.p.m., secondo cui per tali reati, ove commessi in danno dello Stato italiano o di un cittadino italiano o di uno Stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38401 del 15 novembre 2002
«Il bene giuridico protetto dall'art. 9 della legge n. 497 del 1974 è la sicurezza interna dello Stato e la salvaguardia dell'ordine pubblico interno. Ne consegue che i reati in materia di armi previsti da tale norma sono rigorosamente soggetti al...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 13 del 23 marzo 1968
«È costituzionalmente illegittimo il secondo comma n. 5 dell'art. 28 c.p. per quanto attiene alle pensioni di guerra.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29486 del 10 luglio 2013
«Il presupposto del delitto della ricettazione non deve essere necessariamente accertato in ogni suo estremo fattuale, poiché la provenienza delittuosa del bene posseduto può ben desumersi dalla natura e dalle caratteristiche del bene stesso....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15496 del 11 novembre 1989
«Il presupposto del delitto di ricettazione, cioè l'esistenza di un delitto anteriore, non deve essere necessariamente accertato in ogni suo estremo fattuale, poiché la provenienza delittuosa del bene posseduto può ben desumersi dalla natura e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11213 del 7 dicembre 1993
«La distinzione concettuale introdotta dalla legislazione per il controllo delle armi tra «esplosivi» (che sono quelli che, per la quantità e la qualità, presentano una micidialità equiparabile a quella delle armi da guerra, e sono idonei, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10901 del 15 ottobre 1986
«La deroga alla disciplina generale ex art. 78 c.p. sulla fabbricazione e commercio e quindi detenzione abusiva degli esplosivi operata dalla normativa speciale ex leggi 2 ottobre 1967, n. 895, 14 ottobre 1974, n. 497 e 18 aprile 1975, n. 110 è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6010 del 18 maggio 1988
«Le castagnole e le bombe-carta non possono essere ricomprese tra gli esplosivi micidiali dotati di caratteristiche che li fanno assimilare alle armi da guerra e il loro possesso può integrare le figure criminose di cui agli artt. 678 e 679 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8572 del 13 giugno 1990
«La diminuente del «fatto di lieve entità», inizialmente prevista dall'art. 5, L. 2 ottobre 1967, n. 895 per le armi da guerra e, poi, estesa dall'art. 14, L. 14 ottobre 1974, n. 497 anche alle armi comuni da sparo, non è applicabile alle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2385 del 22 marzo 1986
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 699, comma secondo c.p. e 5 e 7, L. 2 ottobre 1967, n. 895 in riferimento all'art. 3 della Costituzione per la mancata estensione alle armi da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44626 del 29 novembre 2007
«Sono munizioni da guerra i bossoli per armi da guerra di cui sia accertata concretamente l'idoneità al reimpiego per cartucce da utilizzare in arma da guerra, né tale qualificazione è esclusa con riferimento ai bossoli già esplosi perché, data la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17275 del 28 aprile 2001
«La detenzione di bossoli di cartucce per armi comuni da sparo non costituisce reato né ai sensi dell'art. 697 c.p., riferendosi questo alle sole «munizioni» e non anche a «parti di esse», né ai sensi dell'art. 2 della legge 2 ottobre 1967, n. 895,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2374 del 12 marzo 1997
«Il comma secondo dell'art. 1 della legge 18 aprile 1975, n. 110 qualifica come tipo guerra quelle armi che, pur non avendo le caratteristiche indicate nel primo comma, possono essere usate con lo stesso munizionamento delle armi da guerra. La...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11060 del 2 dicembre 1993
«Le munizioni per pistola calibro 9, mod. 34, alla stregua dell'aggiornamento del catalogo delle armi presso il Ministero dell'interno, vanno considerate munizioni per armi comuni da sparo e non da guerra, sicché la relativa detenzione integra la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9711 del 8 ottobre 1992
«In tema di detenzione abusiva di munizioni, poiché le pistole Beretta cal. 9, mod. 84F e mod. 34 sono state iscritte nel catalogo ufficiale delle armi comuni da sparo mentre altre armi corte dello stesso calibro non sono state iscritte in detto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6914 del 11 giugno 1992
«La deroga apportata dalla normativa speciale in materia di armi alle violazioni previste dal codice penale non investe anche la detenzione delle munizioni per armi comuni da sparo che continua a rientrare nella previsione dell'art. 697 c.p., la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2548 del 22 febbraio 1990
«In tema di armi da guerra, sia dal contesto letterale dell'art. 1 della L. 18 aprile 1975, n. 110 sia dalla ratio legis mirante alla salvaguardia delle libertà primarie pubbliche e private e alla difesa delle istituzioni democratiche, si desume un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3159 del 25 febbraio 1989
«L'unico criterio valido per stabilire se munizioni, utilizzabili indifferentemente sia per armi da guerra che per armi catalogate armi comuni da sparo possano o meno qualificarsi munizioni da guerra occorre far riferimento, non esistendo alcun...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2360 del 22 marzo 1986
«Le cartucce calibro 9 incamiciate o blindate sono considerate munizioni da guerra.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31695 del 11 agosto 2010
«Integra il delitto di omicidio volontario e non quello previsto dall'art. 586 c.p. il fatto di sparare, con una micidiale arma da guerra (nella specie un fucile mitragliatore kalashnikov), un numero elevato di colpi all'indirizzo di un furgone...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15280 del 11 aprile 2008
«In tema di ricettazione, il reato deve ritenersi commesso nel territorio dello Stato qualora in Italia si sia proceduto alla sola predisposizione, mediante la creazione di un doppio fondo, del veicolo utilizzato per importare la merce illecita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3348 del 29 gennaio 2002
«...di «Operatori Speciali del Servizio Italiano» nell'organizzazione della «Guerra non ortodossa», finalizzata ad azioni di guerra e di sabotaggio sul territorio nazionale, sulla base del suo carattere eversivo dell'assetto costituzionale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 54 del 3 marzo 1983
«I delitti di insurrezione armata contro i poteri dello Stato e di guerra civile si differenziano da quelli di cospirazione politica mediante associazione e di banda armata in quanto questi ultimi, pur essendo finalizzati alla sovversione violenta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2028 del 17 novembre 1982
«Il delitto di banda armata non è elemento costitutivo né circostanza aggravante del delitto di insurrezione armata contro i poteri dello Stato né di quello di guerra civile e non può, pertanto, essere agli stessi reati assorbito o escluso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2600 del 8 agosto 1986
«È responsabile di un reato colposo, ai sensi dell'art. 43 c.p., il sindaco che, tempestivamente informato di una situazione di pericolo esistente in una piscina comunale in conseguenza dell'accertato danneggiamento della recinzione, con la...»