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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2453 del 28 giugno 1976
«I beni che i coeredi non donatari possono prelevare dalla massa ereditaria, a seguito della collazione per imputazione effettuata dai coeredi donatari, devono essere stimati per il valore che avevano al tempo dell'apertura della successione - e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4244 del 14 maggio 1997
«L'adesione ad un'associazione non riconosciuta, presupponendo l'accordo delle parti anche in ordine allo scopo dell'associazione stessa ed alle regole del suo ordinamento interno, comporta — come espressione del libero estrinsecarsi dell'autonomia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15241 del 6 agosto 2004
«In tema di separazione personale tra coniugi, il mutamento di fede religiosa — e la conseguente partecipazione alle pratiche collettive del nuovo culto —, connettendosi all'esercizio dei diritti garantiti dall'art. 19 della Costituzione, non può,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2817 del 16 marzo 1991
«In materia di affidamento di figli di genitori separati — nella quale il giudice deve attenersi al criterio fondamentale, posto dall'art. 155, comma primo, c.c., dell'interesse esclusivo della prole, privilegiando quel genitore che appare il più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5115 del 3 aprile 2003
«Il riconoscimento del figlio naturale minore infrasedicenne, già riconosciuto da un genitore, è diritto soggettivo primario dell'altro genitore, costituzionalmente garantito dall'art. 30 Cost.: in quanto tale, esso non si pone in termini di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3524 del 10 giugno 1982
«L'esercizio della servitù, nell'armonico contemperamento dei principi stabiliti dagli artt. 1064 e 1065 c.c., è dominato dal criterio oggettivo del minimo mezzo, nel senso che il titolare della servitù attiva ha il diritto di realizzare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8945 del 29 agosto 1990
«Qualora il proprietario di un fondo gravato da una servitù di passaggio proceda ad opere di ristrutturazione incidenti sull'esercizio della servitù, il giudice non può ritenere giustificata la trasformazione solo in considerazione della dinamica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5396 del 6 novembre 1985
«Il principio secondo cui l'impossibilità di fatto di usare della servitù o il venir meno dell'utilità della medesima non fanno estinguere la servitù se non è decorso il termine di venti anni ex artt. 1073 e 1074 c.c., si applica qualunque sia la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1572 del 1 giugno 1974
«La locuzione «meno garantito», usata nell'art. 1193 c.c. per indicare il secondo dei criteri suppletivi — destinato ad entrare in funzione quando non vi sia stata imputazione espressa da parte del debitore e sussista una pluralità dei debiti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7978 del 7 aprile 2011
«In tema di effetti del concordato preventivo, alla realizzazione dell'oggetto di una garanzia reale - nella specie, la vendita, successiva all'ammissione alla procedura, dei titoli costituiti in pegno da un terzo a garanzia delle obbligazioni del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29216 del 12 dicembre 2008
«In tema di surrogazione legale, il fideiussore che intenda surrogarsi al creditore garantito nei diritti vantati verso il debitore subentra ai sensi dell'art. 1204 cod. civ anche nelle garanzie concesse da terzi in favore del creditore originario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 916 del 29 gennaio 1997
«In tema di fideiussione, nel debitore del credito ceduto a scopo di garanzia non è possibile ravvisare uno di quei «terzi che hanno prestato garanzia», ai quali si riferisce l'art. 1204 c.c. Di conseguenza deve escludersi che nella titolarità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12477 del 26 agosto 2002
«In tema di inadempimento delle obbligazioni del contratto, a norma degli artt. 1218 e 1256 c.c., la colpa del contraente inadempiente si presume, e, pertanto, al fine di vincere la presunzione di colpa, quest'ultimo deve fornire gli elementi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1335 del 20 gennaio 2009
«Il debito avente ad oggetto il risarcimento del danno da inadempimento di obbligazioni contrattuali diverse da quelle pecuniarie ha natura di debito di valore, in quanto tiene luogo della materiale utilità che il creditore avrebbe percepito se...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19499 del 16 luglio 2008
«Nel caso di ritardato adempimento di una obbligazione di valuta, il maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma, cod. civ può ritenersi esistente in via presuntiva in tutti i casi in cui, durante la mora, il saggio medio di rendimento netto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3794 del 15 febbraio 2008
«Il pegno di un libretto di deposito bancario al portatore, costituito a favore della banca depositaria che lo ha emesso, si configura come pegno irregolare soltanto allorché sia conferita espressamente alla banca la facoltà di disporre del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2573 del 22 febbraio 2002
«L'opposizione al decreto ingiuntivo non è un'impugnazione del decreto, volta a farne valere vizi ovvero originarie ragioni di invalidità, ma dà luogo ad un ordinario giudizio di cognizione di merito, volto all'accertamento dell'esistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9801 del 26 luglio 2000
«La clausola con la quale le parti abbiano espressamente previsto la possibilità per il creditore garantito di esigere dal garante il pagamento incondizionatamente e su semplice richiesta è incompatibile con l'eccezione fideiussoria di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13661 del 24 dicembre 1992
«La fidejussione cauzionale (o cauzione fidejussoria o assicurazione cauzionale) costituisce una figura contrattuale atipica, intermedia fra il deposito cauzionale e la fideiussione, la quale pur avendo come parte un'impresa di assicurazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4796 del 2 aprile 2001
«La cessione del credito, avendo causa variabile, può avere anche funzione esclusiva di garanzia, comportando in tal caso il medesimo effetto, tipico della cessione ordinaria, immediatamente traslativo del diritto al cessionario, nel senso che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4102 del 9 dicembre 1974
«L'art. 1263 c.c., pur vietando al cedente di trasferire al cessionario la cosa data in pegno, non limita in alcun modo gli effetti della cessione, che produce il trasferimento al cessionario della titolarità del credito con i relativi accessori....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 609 del 5 marzo 1973
«Il criterio discriminatore essenziale tra espromissione e fidejussione è fondato sulla diversa causa delle due figure giuridiche: nell'espromissione, in cui l'attività dell'espromittente si manifesta nei confronti del creditore come del tutto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3805 del 25 febbraio 2004
«In relazione al contratto di fideiussione, la mancata previsione di un limite la quale attenga ai soli accessori del debito principale non comporta l'effetto della caducazione della garanzia, perché l'estensione della limitazione prevista per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3843 del 6 giugno 1983
«La vendita fiduciaria a scopo di garanzia si distingue dalla vendita con patto di riscatto dissimulante un mutuo con patto commissorio perché nel negozio fiduciario la proprietà si trasferisce al compratore che, però, assume l'obbligo, derivante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22973 del 7 dicembre 2004
«II contratto con il quale l'amministrazione pubblica conferisce un incarico professionale deve essere redatto, a pena di nullità, in forma scritta, e non può essere concluso a distanza, a mezzo di corrispondenza, dovendo ritenersi tale modalità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13457 del 20 luglio 2004
«L'art. 1359 c.c. — a norma del quale la condizione si ha per avverata se è mancata per causa imputabile alla parte interessata al non avveramento — non intende riferirsi soltanto a coloro che, per contratto, apparivano avere interesse al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15380 del 1 dicembre 2000
«Il promissario acquirente di un immobile, garantito libero da ipoteche, ma in realtà, da esse gravato, ha la facoltà, non l'obbligo, ai sensi dell'art. 1482, primo comma, c.c., applicabile al contratto preliminare, di chiedere al giudice la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10690 del 20 maggio 2005
«L'estensione all'intero contratto della nullità delle singole clausole o del singolo patto, secondo la previsione dell'art. 1419 c.c. - applicabile ex art. 1324 c.c. anche agli atti unilaterali - ha carattere eccezionale, perché deroga al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8290 del 24 luglio 1993
«L'errore sul valore della cosa oggetto della compravendita può dar luogo, se ne ricorrono i presupposti, all'azione di rescissione per lesione e non a quella di annullamento del contratto per vizi della volontà.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1413 del 25 luglio 2006
«In tema di azione revocatoria promossa dalla banca nei confronti del fideiussore, al fine di verificare l'anteriorità del credito per gli effetti di cui all'art. 2901 c.c., occorre fare riferimento al momento dell'accreditamento a favore del...»