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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1090 del 18 gennaio 2007
«La domanda giudiziale è un evento idoneo ad impedire la decadenza di un diritto, non in quanto costituisca la manifestazione di una volontà sostanziale, ma perché instaura un rapporto processuale diretto ad ottenere l'effettivo intervento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6777 del 17 maggio 2001
«...che possa l'agente conseguire indirettamente, ma pur sempre per via giudiziaria, quel vantaggio che si era ripromesso di ottenere nel porre in essere l'attività penalmente illecita e che in via diretta gli è precluso dagli artt. 1346 e 1418 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15259 del 4 luglio 2006
«Stante la diversità di ambito del giudizio dinanzi al giudice ordinario sulla domanda risarcitoria rispetto a quello che si svolge dinanzi al giudice amministrativo rivolto all'accertamento della illegittimità del provvedimento impugnato e al suo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11107 del 26 luglio 2002
«La disposizione dell'art. 2213, primo comma, c.c., che stabilisce l'invalidità delle rinunzie e transazioni aventi per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti collettivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17245 del 5 dicembre 2002
«Nella prima ipotesi, la delibera di esclusione non è direttamente impugnabile dinanzi all'autorità giudiziaria, impugnabili essendo le. sole determinazioni del collegio dei probiviri, destinate, per l'effetto ad assumere il valore di decisioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30568 del 21 luglio 2003
«...i procedimenti riguardanti magistrati trova applicazione anche con riguardo ai giudici di pace, essendo a costoro attribuito, sia pure per il periodo di tempo indicato nel decreto di nomina, il pieno e stabile esercizio della funzione giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6044 del 13 maggio 1999
«L'incompatibilità ex articolo 34, secondo comma, c.p.p. non attiene alla capacità del giudice, intesa quale capacità ad esercitare la funzione giudiziaria, in difetto della quale e soltanto per tale causa, opera utilmente la nullità assoluta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1970 del 26 settembre 2000
«...che permettesse una definitiva organizzazione della macchina giudiziaria evitando il proliferare di astensioni e ricusazioni destinate a divenire sempre più frequenti specie dopo la riduzione delle condizioni di ammissibilità del rito abbreviato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1975 del 22 luglio 1997
«I vigili urbani addetti al controllo, in virtù dell'art. 5 L. 7 marzo 1986, n. 65 (legge quadro sull'ordinamento della polizia municipale), quando procedono ad un sequestro di polizia giudiziaria in presenza di un reato di costruzione abusiva,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25 del 14 gennaio 1994
«L'operatività dei limiti e delle garanzie previsti dall'art. 103 c.p.p. per le ispezioni e perquisizioni da eseguire negli uffici dei difensori non è subordinata alla condizione che tali atti siano disposti dall'autorità giudiziaria nello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3513 del 22 maggio 1997
«In tema di garanzie di libertà del difensore, la disposizione di cui all'art. 103, quarto comma, c.p.p., secondo cui all'attività di ispezione, perquisizione e sequestro da compiersi presso gli studi professionali legali deve procedere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5386 del 10 maggio 1994
«La disposizione di cui all'art. 197, lett. d), c.p.p., che limita la possibilità di testimoniare a coloro che hanno svolto la funzione di ausiliari del P.M. nel procedimento, va applicata esclusivamente all'attività svolta dalla P.G. nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2793 del 27 dicembre 1995
«...svolta da costoro nella redazione degli atti di cui all'art. 373 c.p.p. e non anche all'attività che gli stessi hanno direttamente compiuto nella loro funzione di polizia giudiziaria, in riferimento alla quale possono essere sentiti come testi.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20066 del 26 maggio 2010
«...polizia giudiziaria senza instaurazione del contraddittorio, e consistita nel mero confronto tra le parti mancanti dell'autovettura dell'imputato ed i frammenti rinvenuti sul luogo dell'incidente, che ne aveva evidenziato la sovrapponibilità).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1557 del 22 maggio 1991
«...o penale, non impediscono che, in attesa della successiva emissione di valido sequestro, sulla cosa si realizzi quanto meno uno stato di «fermo reale» analogo a quello che l'art. 354 c.p.p. riconosce nei poteri degli agenti di polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8245 del 30 agosto 1993
«...quale si trovi ristretto - non importa per quanto tempo e con quale destinazione - perché la ratio dell'incriminazione risiede nella necessità che egli non si sottragga alla costante possibilità di controllo da parte della polizia giudiziaria.»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 4172 del 15 marzo 2012
«Ne consegue che l'annullamento dell'atto lesivo (nella specie il provvedimento di contestazione di violazioni in materia di pesca, poi annullato dall'autorità giudiziaria a seguito della normativa sopravvenuta) non è sufficiente ad integrare il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 9 marzo 2000
«...effettuata mediante dichiarazione raccolta a verbale da un ufficiale di polizia giudiziaria, alla quale nessuna disposizione conferisce l'idoneità a provare la verità del fatto denunciato e la preesistenza del documento asseritamente smarrito.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1170 del 25 giugno 1992
«La polizia giudiziaria non ha un generale e autonomo potere di sequestro, ma può eseguire di propria iniziativa, a determinate condizioni, tanto sequestri probatori e cioè di cose necessarie per l'accertamento dei fatti (art. 354, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4328 del 7 aprile 1999
«La mancata convalida del sequestro operato dalla polizia giudiziaria — ex art. 355 c.p.p. — non incide sull'utilizzazione a fini probatori delle cose sequetrate ma soltanto sulla possibilità di mantenimento del sequestro stesso: la convalida — i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13623 del 25 marzo 2003
«Sono inutilizzazibili le dichiarazioni “provocate” da un operatore della polizia giudiziaria il quale, dissimulando tale sua qualifica e funzione, rivolga domande inerenti ai fatti criminosi oggetto di indagine a chi appaia fin dall'inizio in tali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5547 del 31 gennaio 1996
«L'attività di polizia giudiziaria disciplinata dall'art. 103 del T.U. delle leggi in materia di stupefacenti (D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309) non concreta formale perquisizione ai sensi dell'art. 352 c.p.p., differenziandosi da quest'ultima sia per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2591 del 7 agosto 1995
«L'art. 354 c.p.p., che dispone in materia di sequestri effettuati ad iniziativa della polizia giudiziaria, non richiede, per l'esecuzione ed il permanere del sequestro, che la corretta e definitiva qualificazione giuridica del fatto addebitabile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41178 del 10 dicembre 2002
«Ai fini della convalida del sequestro probatorio, il pubblico ministero deve motivare il relativo provvedimento solo ove si discosti dalle ragioni indicate dalla polizia giudiziaria; qualora, invece, dette ragioni siano ritenute, anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6504 del 2 giugno 2000
«L'irripetibilità va valutata in relazione al contenuto dell'atto, e non al documento che dà atto di quella attività, e deve rappresentare un connotato originario dello stesso, che cioè, in quanto irripetibile, non può essere ripetuto al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11924 del 25 marzo 2005
«...è posto esclusivamente in relazione all'attività di documentazione degli atti prevista dall'art. 373 dello stesso codice e non anche a quella che l'agente o l'ufficiale di P.G. abbia compiuto nell'esercizio della funzione di polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21088 del 5 maggio 2004
«Ai fini della legittimità della lettura e acquisizione al fascicolo del dibattimento delle sommarie dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria nel corso delle indagini preliminari da persone che non siano poi comparse al dibattimento in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23197 del 17 maggio 2004
«...primo prevede che la persona arrestata venga presentata direttamente al giudice del dibattimento, e questo non può che essere quello del luogo in cui gli ufficiali o gli agenti della polizia giudiziaria hanno eseguito l'arresto in flagranza. v.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39342 del 21 novembre 2002
«Non è configurabile, neanche sub specie di caso analogo, un conflitto di competenza tra Magistrato di sorveglianza e Procuratore generale presso la Corte d'appello in ordine all'istruzione della domanda di grazia, di cui all'art. 681, comma 2,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14761 del 23 giugno 2009
«L'art. 30 bis c.p.c., che regola la competenza nei procedimenti in cui siano parte i magistrati, a garanzia della terzietà ed indipendenza dell'esercizio della funzione giudiziaria, trova applicazione soltanto nei casi in cui, in base alle regole...»